MorseMorder Grv

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MorsMordre è un esperimento di laboratorio teatrale, nato da una lunga esperienza nel campo del Mind’s Eye Theatre, gioco di ruolo dal vivo edito dalla White Wolf.

MorsMordre avrà come sua base il sistema edito dal professor Luca Giuliano.

Quest’esperienza sviluppa un concetto contemporaneo di teatro legato all’interpretazione improvvisata e al coinvolgimento totale dei partecipanti, cercando un’evoluzione del “Living Theatre”, ovvero il tentativo di annullare la barriera spettatore-attore.

Il risultato è la totale assenza di palco; chi fruisce della rappresentazione diventa motore e parte integrante della stessa, fino a creare un’atmosfera di totale coinvolgimento. Al metodo e alla sperimentazione teatrale, fondamentalmente legata anche se in maniera dilettantistica all’immedesimazione stanislavskiana dell’attore nel personaggio, a forme di teatro quali lo happening , il teatro de “La Fura dels Baus”, ma anche a radici quali la commedia dell’arte, si affianca un aspetto ludico che rende l’esperienza più coinvolgente e abbordabile a livello amatoriale.

Quest’ultimo aspetto è gestito da un regolamento il quale diventa una sorta di canovaccio come per gli interpreti. Attraverso questo sistema diventa possibile introdurre attori inesperti o alle prime armi direttamente nello happening dando loro modo di formarsi direttamente durante la rappresentazione, evitando un vero e proprio corso preliminare di preparazione.

La formazione dei nuovi attori diventa da subito risorsa concreata e stimolo anche per gli interpreti dotati di una maggiore esperienza.

Il disagio del “battesimo del palco” si annulla così come si annulla il concetto formativo maestro-allievo.

L’interprete si forma attraverso la propria esperienza e quella degli altri.

Non esistendo un copione, ma semplicemente un canovaccio di base e un attento studio dei singoli personaggi interpretati, diventa naturale e importante che ogni singolo partecipante diventi autore di se stesso e dunque di trame che si interessano in un’ambientazione generale.

L’interesse di ogni partecipante è, inoltre, sempre stimolato da trame a sfondo investigativo e di intreccio sociale presentate da un canovaccio narrativo, alle quali ognuno è chiamato a relazionarsi con il proprio personaggio dell’ambientazione.

Il clima generale della rappresentazione può essere definito di stampo “Dark Fantasy” liberamente ispirato all'ambientazione creata da J.K.Rowling. Dal momento che ogni trama si sviluppa dall’iniziativa di ogni interprete, diventa complesso esprimere “in soldoni” l’ambientazione in cui si sviluppa quest’esperienza, molto più semplice risulta calarcisi e viverla.

Ad ogni modo esistono moltissimi riferimenti alla letteratura che possono guidare gli interpreti nell’uscire dalla routine quotidiana per quelle poche ore in cui si condivide l’esperienza teatrale. Gli attori sono di fatto invitati a calarsi in situazioni misteriose, quali quelle presentate, ad esempio, dai racconti di Edgar Allan Poe, ad agire ed investigare quasi come i protagonisti di un romanzo di Agatha Christie in una realtà truce e deviata alla Dick o Barker, generando un clima di relazioni sociali quasi surreali e vittoriane come quelle narrate dalla Shelley o addirittura Shakespeare. Proprio per questo il gruppo tende a spronare ogni partecipante a una grande creatività nell’interpretazione e nella produzione dei costumi, in cui ognuno è tenuto ad esprimersi al meglio delle proprie capacità.

Teniamo a ricordare l’aspetto amatoriale dell’iniziativa, in cui è ben più importante la volontà di mettersi in gioco di ogni attore delle effettive capacità personali, dando modo a chiunque di partecipare agli incontri in maniera serena e attiva.

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