Proposta Gdr George Orwell "1984" postato il 27/06/2015 18:08:48 nel forum giochi online e modificato da gdr-online.com il 29/06/2015 11:30:59
Salve a tutti, volevo fare una proposta a chi è in vena di aprire un un gdr play by chat... perchè non farne uno basato sul libro di George Orwell "1984"?... a mio parere ne uscirebbe una cosa a dir poco favolosa...
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27/06/2015 19:50:22
Ci hanno già provato a fare qualcosa del genere, secondo me non sono mai riusciti granchè come gdr, perchè spesso alla fine ci si ritrova un gioco pieno di ribelli e basta.
28/06/2015 15:14:33 e modificato da ilgrandeinverno il 28/06/2015 15:50:44
Come ambientazione sarebbe interessantissima, al solito l'eventuale successo o meno dipenderebbe dalla traduzione in termini di giocabilità.
Personalmente (scrive Ghennadi) la vedo già molto più facile da fare rispetto ad altre ambientazioni che sulla carta risultano molto più facili perchè simili ad ambientazioni già sfruttrate e strasfruttate. Ma non sarebbe neanche una passeggiata.
I problemi principali che vedo sono:
1) Attrattiva della fazione "potere" ossia il Partito Interno.
2) Difficoltà di rendere ongame il "potere" che ha il Partito Interno, in termini di controllo sui membri del partito e sui prolet, senza rischiare un continuo verificarsi di metagame, dal momento che il PI ha accesso a una videosorveglianza asfissiante, h24 e 7 giorni la settimana, sui membri del partito.
3) Squilibrio terrificante tra le due fazioni e difficoltà di considerare eventuali ribelli come una fazione organizzata dato che avrebbero problemi insormontabili già solo a incontrarsi in due senza attirare le attenzioni della Psicopolizia. La storia di 1984 è una storia di ribellione interiore ed individuale, che occasionalmente coinvolge due persone che si incontrano condividendo gli stessi sentimenti: e proprio il fatto che si incontrino e inizino a frequentarsi è l'origine [spoiler]del loro fallimento[/spoiler].
4) La mancanza, di conseguenza, in ambientazione di un sostrato che giustifichi l'esistenza di una ribellione collettiva (o anche solo individuale), in una società (aldifuori del Partito Interno) divisa tra prolet mantenuti a un livello di ignoranza abissale fin dalla nascita e controllati con un efficacissimo sistema di panem et circenses che dà loro come massimo obiettivo della vita vincere il primo premio di una lotteria truccata (win 4 life?), col dargli in pasto storie/romanzi/racconti generati a random da macchine (Soap opera? Reality Show? VIP Gossip?) per distrarli dalle brutture della miseria quotidiana, e con l'istigazione all'odio viscerale e continuato verso il Grande Nemico Esterno di turno ("Stati canaglia"? Migranti? Rom? Ebrei?) su cui indirizzare tutta la rabbia e la frustrazione per una vita di stenti; e membri del partito esterno videosorvegliati e indottrinati fin da piccoli col controllo di una psicopolizia che a volte, tanto per andare sul sicuro, ti prende in consegna e ti "rieduca" o semplicemente ti fa sparire nel nulla al minimo sospetto che tu stia iniziando a sviluppare qualcosa di diverso da una fede assoluta e una cieca obbedienza inquadrata nei ranghi del sistema.
Dire che in una situazione del genere lo sviluppo di una ribellione individuale, prima ancora che la possibilità di una resistenza collettiva, è un evento altamente improbabile è un eufemismo.
Insomma bisognerebbe rimaneggiarla parecchio. Ma se qualcuno ci riesce avrà il mio plauso.
Già solo riuscire a dare in pasto ai giocatori, anzichè il trito e ritrito conflitto tra bene assoluto e male assoluto, la possibilità di riflettere sui sistemi di controllo e manipolazione delle masse o sulla "neolingua" ideata da Orwell avrebbe una funzione socialmente utile, se questo li spingesse a fare il salto e domandarsi se non ci sia qualche vaga relazione col mondo di oggi, con l'intenzionale incentivo ad abbandonare la scrittura come forma di espressione e l'intenzionale incentivo verso forme di comunicazione sempre più "brevi", disarticolate e sintetiche, con la creazione a intervalli regolari del Grande Nemico (label più utilizzata "Nuovo Hitler") per distrarre l'opinione pubblica dai reali interessi che sostengono certe guerre, col il ricorso sempre più massiccio a "pacchetti" full optional di pensieri prefabbricati da riutilizzarsi a pappagallo, senza rielaborazione, come librerie closed-source e Apps del pensiero, per dare forma e incanalare in modo prevedibile (e gradito) i propri pensieri/desideri/emozioni e comunicarli agli altri.
Orwell l'aveva pensato come sistema di controllo sociale e culturale da parte di un ipotetico regime socialista. Oggi le stesse cose, le fa un sistema integrato di interessi commerciali e finanziari per ridurci da esseri umani a consumatori "dalla culla alla bara", che non c'entra nulla col Grande Fratello comunista. Ma fa qualche differenza? :-)
29/06/2015 21:14:51
Ghenny, per questo la considero ottima da giocare io, te e altri due amici ad un tavolo che un gdr persistente.
Nulla poi vieterebbe di rendere la cosa molto peggiore, renderla quasi cyberpunk per certi versi, la Multinazionale/Partito ti vende tutto, il cibo, i vestiti, l'intrattenimento, tutto, e te lo fa passare che è l'unico di qualità, che il resto ti fa male, che gli altri vogliono solo approfittarsene, questa cosa c'è in Bioshock Infinite per fare un esempio recente, anche se non è cyberpunk, ma è una roba che nel XIX facevano le aziende.
Un altro esempio di "distopia" sarebbe, per esempio, il biopunk alla Gattaca, ma seriamente, o si fa un sistema veramente buono oppure tutti si farebbero il geneticamente perfetto per intenderci.
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