Aesma

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Anno 2180 circa.

Il mio nome è Isaac e sono l'unico sopravvissuto dell'era del grande caos ... Questa è la mia storia, che oggi vi racconterò.

Dopo la distruzione della terra nell'anno 2060 masse di popoli migrarono su altri pianeti in cerca di una nuova terra, cercammo per più di 5 anni e alla fine trovammo una nuova terra nel centro di Andromeda che chiamammo AESMA.

Mi ricordo che tutto è iniziato nell'anno 2123 a circa le 10 della notte di un giorno di febbraio di cui non ricordo il giorno esatto, il cielo fù illuminato da grandi luci di colore rossastro che annunciarono l'arrivo di una nuova razza aliena che presto si sarebbe stabilita nel nostro pianeta. Il loro comandante ordinò l'attacco del pianeta, in pochi ore ogni nostra città fù distrutta dalle bombe che cadevano come pioggia dal cielo. Molti di noi, tra cui io, cercarono di nascondersi nelle gallerie sottorranee sotto la città sperando di trovare rifugio dalla distruzione di questi esseri. Dopo 2 lunghissime ore, le navi atterrarono e da esse scesero degli esseri (non ero sicuro se si trattasse di una razza biologica o robotica), era qualcosa di nuovo che non avevo mai visto in 15 anni di vita, fin da subito questi esseri raccolsero tutte le risorse del nostro pianeta seminando distruzione ovunque passassero.

Dopo qualche settimana e dopo aver razziato tutto abbandonarono il nostro pianeta ma tornarono 3 mesi dopo e così ancora quelli successivi, dopo 3 anni dal primo attacco la nostra terra che prima era fiorente e splendida si trasformò in una landa desolata, le persone uscivano dai loro nascondigli solo molto raramente e per cercare cibo o acqua. A causa della mancanza di cibo la popolazione si decimò.

Ma il 23 giugno 2127, in un laboratorio sotterraneo, un team di scienziati e biologi riuscì a progettare un arma di un livello tecnologico mai visto prima. L'arma rilasciava enormi quantità di energia nell'atmosfera che assorbiva i colpi e bombe dell'astronavi aliene. Preso quest'arma avrebbe cambiato il corso della storia.

Tale arma fù tenuta nascosta per un altro anno durante il quale lo stesso team di scienziati ideò un piano di difesa costituito da nuovi potentissimi cannoni in grado di lasciare un buco del terreno profondo fino a 30km. Sapendo che la superiorità degli invasori era superiore nel cielo gli scienziati progettarono una nuova astronave più leggere e maneggevole delle altre armata di missili C5.

Il giorno della battaglia si avvicinava sempre di più ed era giunto il momento di reclutare gli ultimi uomini rimasti in vita per lottare nell'esercito che ci avrebbe liberato. Passarono mesi e mesi di duro allenamento in preparazione dello scontro, io ero sempre più teso e impaurito dall'imminente lotta che mi avrebbe cambiato la vita per sempre.

Finalmente il 25 maggio 2128 i nostri sensori rilevarono una imponente flotta che si dirigeva verso il nostro pianeta: era l'ora dello scontro. Appena li vedemmo arrivare dal cielo attivammo le difese "Volta di Lopez" (in onore della persona che lo ha concepito), preparammo i cannonni e facemmo decollare il nuovo tipo di navi "Caccia Leggero". Non so se per fortuna o perchè gli cogliemmo di sorpresa ma vincemmo annientando ogni nave nemica. Certo subimmo dei grossi danni anche noi ma furono certamente minori a quelli che infliggemmo ai nostri nemici. Per la prima volta dopo decenni abbandonammo i nostri nascondigli pronti per ridare vita alla nostra civiltà e ricostruire un pianeta devastato dalle invasioni.

Fortunatamente riuscimmo a catturare alcune navi nemiche e a studiarne le tecnologie, che ci permisero di affinare le nostre tecniche di raccolta delle risorse, di battaglia e perchè no anche di comunicazione. Scoprimmo cose incredibili come ad esempio che i nostri nemici avevano costruito, in secoli di dominio, vari imperi e avevano sottomesso molte razze di cui noi ignoravamo l'esistenza.

Ero ancora molto giovane e avevo ancora molte cose da imparare, i miei maestri erano tutti morti in battaglia e per questo dovetti imparare tutto da me. Dopo la mort di mio padre assunsi il titolo di "Guida della razza umane", un titolo che si trasmetteva in via ereditaria da padre in figlio. Furono anno difficili pieni di complotti e congiure, ribellioni e lotte civili. Il mio ruolo di capo mi imponeva di essere parziale negli scontri ma fui costretto a schierarmi per difendere l'integrità e l'equilibrio del pianeta.

Col passare degli anni riuscii a estendere il mio dominio su tutto il pianeta sottomettendo tutte le popolazione. Questi anni di pace favorirono il commercio, le alleanze e la perfezione degli strumenti di cui disponevamo. Furano perfezionati la "Cupola Lopez" e i "Caccia Leggero" che divennero il punto forte della nostra flotta. In questo periodo fù ideata una nuova nave "Incrociatore da Battaglia" su modello delle navi dei nostri vecchi nemici.

La situazione di pace intergalattica era destinata a cambiare nel corso di 2 anni. I Gultra, una razza aliena proveniente dalle lontane galassie, dichiarò guerra ai Zehethbra (la razza che ci aveva attaccato decenni prima). I gultra ci proposero un patto di mutuo soccorso per combattere insieme i Zehethbra, che nel frattempo cominciavano a ritirarsi dai loro pianeti. Riunito il consiglio decidemmo di accettare il patto che ci era stato proposto: era ora di vendicarci degli attacchi subiti.

Mentre davamo appoggio ai gultra costruimmo nuove navi da trasporto pesante, caccia super-veloci e difese più resistenti. Grazie agli sforzi di tutti gli umani riuscimmo a finire la "restaurazione" del pianeta che tornò allo splendore di un tempo. Costruimmo molte miniere che ci procurarono grandi quantità di risorse che un po vendemmo e un po utilizzammo per la costruzione di altre navi e difese. Grazie al fiorente commercio le città si arricchirono di enormi quantità di bene di lusso che innalzarono la qualità di vita del pianeta. Con l'afflusso di risorse anche la popolazione crebbe ai livelli di un tempo.

I gultra, popolazione da sempre molto bellica, riuscirono a indebolire così tanto che ormai il nostro nemico comune possedeva solo una città, l'ultimo baluardo da espugnare. La conquista, però fù più difficile del previsto, infatti, la città era protetta da numerose difese e da una enorma flotta che si era riunita nel cielo sopra la città. Grazie a un passaggio sotterraneo, scavato dai Gultra, riuscimmo a penetrare nella città e ad abbassare le difese cosicchè la città era sguarnità dagli attacchi delle nostre navi. I nobili e i generali Zehethbra fuggirono a bordo di grosse navi lasciandoci la città.

Come si sul dire, dopo la tempesta arriva la quiete, ma questa tranquillità durò solo qualche anno perchè i Zehethbra strinsero alleanza con popolazioni locali riunendo un flotta smisurata che annientò di sorpresa il pianeta madre dei Gultra. Su questo attacco sono nate molte leggende, ma quella più reale fù quella che il principe dei Gultra si sacrificò per permettere alla popolazione di fuggire. In questi anni turbolenti eravamo impauriti perchè ci arrivò una lettera di aiuto da un pianeta amico che diceva che il nemico avanzava velocemente e che non c'era possibilità di porre resistenza.

Alcuni scienziati scoprirono una nuova risorsa la "Materia Oscura" che rendeva le navi indistruttibili. Organizzammo varie spedizione ma nessuna tornò mai a casa. Alla fine, preparata la flotta, partii personalmente diretto verso un pianeta abitato daesseri sconosciuti di natura specifica. Non posso raccontare come finì però posso dire che ritornammo pochi mesi dopo con i depositi pieni di questa materia nuova. I nostri tecnici la montarono su tutte le navi e difese pronti per la battaglia che si intravedeva all'orizzonte.

Nell'aprile del 2140 una flotta imponente di navi rosso sangue comparì all'orizzonte, dato l'allarme fù riunito il consiglio di guerra per decidere la tattica di guerra. Capimmo che per vincere dovevamo sfruttare la velocità della nostra flotta e per questo spostare la battaglia fuori dal pianeta, magari vicino ad un campo di detriti. Io comandai una parte della flotta, quella centrare, che, tra i detriti, riuscì a disperdere la flotta nemica. Le navi avversarie erano molto lente e grosse per questo fù facile per noi abbatterle, anche grazie alle nuove difese e missili. Quando arrivò la flotta di aiuto Gultra la battaglia era giunta al termine, eravamo riusciti a distruggere buona parte della flotta nemica e ad impossessarci della nave madre che scortammo fino al nostro pianeta. Riunimmo il consiglio intergalattico formato da Umani, Gultra e Zehethbra con lo scopo di imporre la pace nel nostro sistema e anche nell'intera galassia.

Ora sono vecchio e ho perso la cognizione del tempo, ho viaggiato per molte galassie, ho visto pianeti sconosciuti all'uomo, combattuto battaglie epiche contro aliene invasori, portato alla luce un nuovo impero e firmata la pace tra tutti i popoli. Ho ancora degli incubi di quando le navi Zehethbra arrivavano e saccheggiavano tutto.

Ho addestrato i ragazzi di tutto il pianeta nelle scuole Gultra, progettato personalmente nuove difese e navi.

Sempre più spesso penso al futuro e a chi quando sarò mi succederà. Spero che la pace si conservi per molto tempo e che i miei successori si impegnino per aumentare lo splendore del nostro impero e delle sue città.

Il Figlio del pronipote di "Smith" [colui che ha inventato la cupola], un ragazzo di nome Martin, ora a 24 anni, ma è molto intelligente, lui sarà il mio successore, e sono sicuro che questa guerra non è finita.

Ci saranno altri scontri, altri morti nei prossimi altri e spero il bene del popolo venga messo sempre davanti ad ogni cosa. Si cerchi sempre di evitare le guerre civili e di imporre un governo solido e forte che si faccia amare dal popolo.

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