Asfodelum et Aconitum Vulparia

Le sbarre si ruppero con un cigolio e i muri esplosero, facendo decisamente più rumore.
Ma nessuno riuscì ad arrivare in tempo e lui risucì a scappare.
Lui.
L'Alpha Oscuro che il mondo magico aveva da sempre temuto e che, dieci anni orsono, venne imprigionato.
Ma la pace, lo sapevano tutti i mangiamorte, non era destinata a durare. E nessuno, in quel mondo, aveva intenzione di credere all'ipocrisia del Ministro che, pur cercando di nascondere l'accaduto, non poteva trovare una spiegazione plausibile alla grande quantità di Auror riversati nella strada, alla ricerca di un presunto colpevole.
Trovarlo era decisamente difficile.
Non solo era un Lupo Mannaro, un Alpha, ma era anche un Metamorphomagus, in grado di mischiarsi tra la gente.
I crimini di cui si era macchiato erano molteplici e, tra quelli, spiccava il morso volontario con cui si assicurava un gran numero di seguaci. Un Omega sarebbe sopravvissuto poco in quel mondo. Ed ora l'uomo era nuovamente a piede libero.
I membri del suo branco tornarono a lui come cani e anche qualche Mangiamorte che non era stato trasformato. La ragione era semplice: paura.
Eppure gli ideali dell'Alpha Oscuro erano condivisi con foga. L'uomo, infatti, voleva un modo governato dai migliori, Purosangue e Lupi Mannari, le razze più forti del mondo magico. Nessun Omega a gironzolare libero, nessuna Volpe a ingannare la gente, nessun Nato Babbano a dirigire il Mondo Magico. Voleva una corona.
Tuttavia molti branchi e molti maghi continuarono ad opporsi a Lui, non temendo la sua resurrezione. Erano convinti che Azkaban l'avesse indebolito e loro godevano di qualche creatura in più.
L'Ordine della Fenice cominciò a cercare seguaci tra le Volpi e cominciò a tenere sotto sua protezione i Lupi senza Branco.
Il Ministero, invece, assoldò sempre più Cacciatori per uccidere le creature dell'Alpha Oscuro.
E Hogwarts che ruolo aveva?
Circondata dai pericoli la scuola sopravvisse a lungo ma la morte prematura del Preside portò la figlia al potere.
La giovane Penelope Frost cercò di svincolarsi in ogni modo ma non ci riuscì e a lei finì la carica tanto ambita da persone più anziane ed esperte di lei.
Lei.
L'emissario del branco dell'Alpha Oscuro, un legame che non poteva sciogliere.
Lei.
Un Darach.
Diventata tale per l'amore che provava nei confronti dell'Oscuro non riuscì più a tornare un semplice Druido, macchiandosi di crimini e sacrifici per darsi potere e tutto questo solo per continuare a stare affianco all'uomo che la considerava uno strumento, uno strumento per arrivare alla scuola che, però, era sotto la protezione degli Auror, dei Cacciatori, di un'innumerevole legione di Lupi Mannari e della coscienza della donna.
Tutti pronti a scagliarsi contro la prima minaccia.