Calypso's Island gdr

Un tempo, gli esseri umani e le creature leggendarie vivevano insieme, fianco a fianco. Non c’erano distinzioni fra le une e le altre, e in un mondo vasto ricco di tutto ciò che si potesse desiderare, non c’erano incomprensioni abbastanza grandi capaci di scatenare guerre in un’amicizia con basi tanto solide.
Poi però, quando gli uomini cominciarono a staccarsi dai miti e presero le proprie strade, optando per il possesso ed il dominio su tutte le cose, quegli esseri tanto puri dovettero a loro volta fare una scelta: poteva restare, nella speranza che gli umani ricordassero i patti su cui era fondato il loro legame, o scomparire altrove, in un luogo dove nessuno avrebbe potuto mai penetrare se non coloro con le anime limpide, piene di brama per la bellezza, per la libertà e per le arti.

In principio furono in pochi ad optare per la seconda opzione, fra quelle creature c’era ancora chi provava fiducia verso i propri vecchi compagni, ma ben presto anche questi ultimi individui si ritrovarono dinanzi l’enorme oscurità insito nel cuore di ogni umano. Sirene, draghi, ninfe… I più buoni e i più vicini alla natura degli esseri umani vennero traditi, oltraggiati fino al punto in cui non fu assolutamente più possibile convivere con simili figuri.

E così tutta la magia del mondo si raccolse in un unico, piccolo, sprazzo di terra a confronto con le lande infinite della Terra: nacque l’isola di Calypso, ove vennero raccolti tutti coloro che avevano il cuore spezzato per via del grande dispiacere subito. Tuttavia la vita su quell’isola maestosa, su quel pezzo di paradiso che mai avrebbe potuto – o dovuto – essere scoperto dagli uomini, non partì nel migliore dei modi: ogni clan era abituato ad avere molti spazi per sé, non potevano sopportare di essere così tanti in un luogo così ristretto, e per via forse della cattiva influenza di coloro che un tempo avevano chiamato amici, cominciarono a farsi la guerra fra loro senza trovare mai riposo.

Le vittime di tali atrocità, ispirate da piccoli frammenti di invidia lasciati dagli umani stessi nei cuori degli abitanti di Calypso, non si possono contare sulle dita di due mani. Furono così tanti a morire per motivi futili, che ben presto cominciò a figurarsi il problema contrario al precedente: c’era molta terra, per pochi sopravvissuti.

Furono i dragoni a porre fine alle stoltezze che perfino loro avevano perorato per tanti anni.

Proclamando la fine delle lotte, fermarono ogni genere di atrocità, ritrovandosi a spartire l’isola in egual modo per ogni fazione rimasta. Improvvisamente si riuscì a ritrovare lo spirito di cameratismo del glorioso passato, e mentre nuove città venivano costruite con l’aiuto di tutti, nuovi figli di quella splendente terra vennero al mondo pronti a governare una nuova era di pace ed accettazione. Ogni tribù elesse un sovrano, i quali si sarebbero uniti nei momenti del bisogno per seguire la saggia guida del più alto fra tutti loro, ovvero il Re dei Draghi, Hydraph il bianco: i dragoni vennero scelti come custodi della legge su Calypso e infine ogni ostilità venne facilmente dimenticata.

Però, come spesso accade, nuove stranezze cominciarono a verificarsi sull’isola ed una strana figura fece la sua comparsa qualche anno più tardi. Un vecchio in umili costumi si presentò come il “Guardiano”, indicando a tutti il cancello di Léthé. Poco distante dalla spiaggia a nord, si eresse un piccolissimo atollo in cui un cancello venne costruito: il Guardiano parlò chiaro a riguardo, nessuno poté in alcun modo fraintendere le sue parole.

”Chiunque osi varcare questa soglia, è destinato a perdere ogni potere che per natura possiede. Questa è la porta che conduce al mondo che voi stessi avete rinnegato, e tale decisione ha maledetto infine questo luogo: è una porta a due vie, ma mentre voi che siete pieni di magia potrete andare e tornare conservando il vostro corpo e non solo lo spirito, i visitatori che ben presto arriveranno dovranno contare unicamente sull’inconscio.”

Con queste parole scomparve nella sua dimora nei pressi del cancello magico, senza aggiungere altro, senza spiegare chi o che cosa lo avesse condotto a sua volta in quel luogo. Il Guardiano non apparteneva a nessun clan, non era una creatura magica, eppure conservava qualcosa di sinistro, di misterioso, capace di incantare anche il più saggio fra i condottieri.

Ben presto la curiosità fu tale, che non solo gli abitanti di Calypso presero a fare amicizia con i visitatori, scelsero loro stessi di tornare a far parte del mondo degli umani per vedere come questi erano cambiati. Se erano cambiati. Quando però fu chiaro che nessuno di loro avrebbe fatto ritorno e che i pochi che erano stati capaci di farcela per tornare indietro non erano più gli stessi, il Re Hydraph decise di rendere illegale il viaggio dall’isola alla terra ferma.
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Oggi a Calypso regna ancora la pace, ma non tutti sono disposti a seguire la legge. Sono in molti che ancora nutrono curiosità verso il mondo esterno…e sono sempre di più i visitatori che approdano, nel sonno, nel mondo magico dell’isola perduta. L’isola maledetta, per alcuni. Graziata per altri.
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12 Gennaio 2014
“Con oggi, gli scomparsi dopo un misterioso coma salgono a dieci.
In svariate città del globo, si sono verificate moti comi cominciati durante il sonno, che hanno condotto persone di età, sesso e provenienza diverse a non aprire più gli occhi. Ora, dopo alcuni mesi dai primi episodi, sono effettivamente dieci i pazienti che erano stati ricoverati ma che durante la notte sono letteralmente scomparsi nel nulla.
I medici non capiscono cosa stia succedendo, alcuni addirittura parlano di qualche sorta di scherzo deciso mediante il web, ma siccome nessuno può essere sicuro che questi comi siano stati indotti e poiché nessuno può decidere di rimanere dormiente per tutto questo tempo, si pensa piuttosto che i questi sfortunati abbiano preso le proprie cose e se ne siano semplicemente andati.
La cosa curiosa in tutto ciò, è il ritrovamento di terriccio nei lettini su cui i pazienti stavano riposando.
Che cosa sta succedendo? Ci ritroviamo di fronte ad una nuova, strana ed orribile malattia virale?
Se sì, come potremo difenderci da qualcosa che non comprendiamo?”