Destiny Rim

Oh, Terra...
Vorrei tanto poter dire che questa è ancora la nostra amata Terra.
Ho capito che le nazioni non esistono senza le persone, di queste ultime non si può certo dire che siano rimaste molte. No amici miei, questa è la Terra dei mostri.
È incredibile come tutto possa precipitare così in fretta nel caos totale.
Ma perché io sono ancora vivo mentre la maggior parte delle persone sono passate a miglior vita?
Ah, amici miei, tutta fortuna. Molta fortuna.
Nel 2013 sembrava che, finalmente, le battaglie contro i Kaiju avessero avuto una svolta grazie all’eroica missione svolta dai nostri formidabili piloti di Jaeger: la chiusura della Breccia.
Ricordo ancora i titoloni che parlavano del sacrificio degli americani e della volontà del mondo di ripartire ricordandoli come degli eroi. Quelle bestie sono molto difficili a morire e sapete cosa è successo? Sono tornate e per farlo hanno sfruttato la nostra tecnologia.
Non si era mai capito bene cosa volessero e, ahimè, un intero pianeta di cervelloni ci è arrivato troppo tardi per riuscire a fermarli. Un Kaiju di Categoria 3 ha fatto un bel tuffo nel monte Fuji e si può dire che in quel momento tutto è finito, ma al contempo qualcosa di nuovo è iniziato.
Chi è sopravvissuto ricorda bene dove si trovava in quel momento… io lo ricordo?
Certo! Ero a Klimovsk… e cosa ci facevo?
Non penso che vi riguardi ma comunque ero lì con la mia squadra, i miei buon vecchi compagni di scorribande.
La prima cosa che abbiamo sentito? Il silenzio.
Improvvisamente è calata una tale quiete che ha annientato qualsiasi suono.
Un lampo blu, accecante e che ha finito per friggere le retini di Ash, l’ho sentito cadere a terra vicino a me poco prima che un boato annientasse completamente il nostro udito. Non sapevamo cosa era accaduto, nessuno sapeva niente.
Siamo rimasti per terra agonizzanti nella neve per parecchio, era giorno nell’ultimo dei nostri ricordi, mentre quando i nostri occhi sono tornati a vedere hanno messo a fuoco un cielo buio ma insolito. Nessuna stella ed una coltre grigia a coprirlo totalmente.
Ah, ma non era la cosa più strana!
Eh no!
Guardando sopra la nostra testa ci siamo accorti di essere all’interno di una volta rossa, enorme e senza fine.
Qualcosa che però aveva tutta l’aria di essere una cupola.
Abbiamo iniziato a camminare incontrando gente confusa quanto noi, tutti parlavano di un’enorme catastrofe, ma nessuno sapeva spiegare cosa fosse realmente accaduto. Le comunicazioni erano andate, tutto era andato e non c’era verso di sapere cosa stesse accadendo nel mondo.
Potrei parlarti del soggiorno a Klimovsk tra gente confusa ed altri che dicevano che eravamo gli unici sopravvissuti alla furia dei Kaiju, ma credo che passerò direttamente a ciò che vuoi sentirti dire.
Giusto? Tu vuoi sapere cosa è accaduto nel mondo ed è ciò che ti dirò.
Tieniti forte, allaccia le cinture ed apri bene le tue orecchie perché scoprirai quanto la Terra sia passata da regno dell’uomo a regno dei Kaiju invertendo i ruoli tra razza in estinzione e razza dominante.

_____


Da cosa si parte se non dalle informazioni più importanti.
Nella lotta per la sopravvivenza, chi è rimasto in piedi?
Iniziamo dal "numerone", quello che ha fatto rabbrividire tutti quando è stato comunicato dalla riunione delle nazioni ancora in piedi dopo il Giant Impact.
Già, così l’hanno chiamato, Giant Impact, bel nome vero?
Immagino come i burocrati si siano messi tutti attorno ad un tavolo per discutere il nome della catastrofe che ha depennato la maggior parte della popolazione mondiale dall’equazione della vita.

7 000 000 000 miliardi di morti, ebbene sì.
Un numero importante se si fa conto che al mondo esistevano 7 767 000 000 miliardi di persone.
Eh già, abbiamo finito per diminuire di molto la popolazione e sebbene per l’ossigeno sia un bel toccasana, è diventato estremamente problematico sopravvivere.

L’esplosione non ha eliminato solo le persone, ma anche tutto il resto.

Ma arriviamo alle nazioni sopravvissute! Chi c’era alla riunione? Indovina un po', al primo posto…
Abbiamo gli Stati Uniti, già. L’esplosione ha raso al suolo buona parte della costa occidentale ma quella orientale non è stata intaccata e… qui arriva il bello.
Erano pronti a quel genere di attacco, erano fottutamente pronti.
In segreto erano riusciti a creare un potente scudo che, attivato al momento giusto, li avrebbe protetti dalla catastrofe imminente.
E così è stato.
Travis Grady, il presidente degli Stati Uniti è stato il primo a rivelare l’esistenza delle Menti Belliche: potenti computer grandi quanto una nazione, in grado di proteggerla da qualsiasi genere di attacco a lunga distanza. Ego. Già, eccolo il nome del loro difensore in grado, malauguratamente, di difendere solo loro.

I russi, però, non furono da meno e se gli Stati Uniti calarono il pezzo da novanta, dovevano ovviamente dimostrarsi all’altezza. Rivelarono di avere anche loro una Mente Bellica in grado di proteggerli: Rasputin. La cupola rossa che avevamo visto era opera sua ed era stata la barriera che ci aveva impedito di finire fritti come insetti investiti da una fiamma.

Cina ed India, in parte, riuscirono a salvarsi grazie al sistema di rifugi sfruttato durante gli anni di maggiore attività Kaiju.

Canada? Ah, i buon vecchi canadesi.
All’ombra dei vicini di casa prima del Giant Impact, invisibili anche durante la catastrofe che li ha colpiti ma che si scontrata con la scelta strategica di questa gentaglia - con più sciroppo d’acero che sangue nelle vene - di chiudersi sotto terra ben prima dell’avvicinamento del Kaiju al vulcano.

Se vuoi fare una vacanza in Europa immagino che dovrai rinunciare, ormai quello è un territorio morto ed i vicini del continente africano preferiscono stare a casa loro.

Africa? Come detto esiste ancora, ma non sognarti di cercare qualcosa dal Sudan in giù: lì è diventato tutto un deserto a meno che non riesci ad arrivare in Sud Africa dove, miracolosamente, la popolazione è sopravvissuta.

Ed ora ti starai chiedendo perché non ho ancora parlato del Giappone.
Già, lo splendido paese del Sol Levante ripassato due volte dalle carezze atomiche degli americani ed amato come villeggiatura da molti Kaiju.
Sono sopravvissuti e non con una Mente Bellica, no: con la mente umana.
Quei folli hanno sviluppato un sistema contorto in grado di portare sotto terra intere città salvaguardandole anche dalla più totale distruzione avvenuta al piano di sopra.
Folli, ingegnosi… ma funzionali.
Sono sopravvissuti al più terribile attacco sul loro territorio e sono vivi per raccontarlo.

Morale di questa favola? I mostri non sono più sotto al letto ma intorno a noi e se vogliamo sopravvivere dobbiamo essere più mostri di loro.