Dragon Age: Online GDR

Il Flagello si è concluso da due anni, e dalla sua incoronazione re Alistair Theirin sta facendo di tutto per ricostruire la nazione che a lungo è stata piegata dalla corruzione non ancora cessata. Cercando di portare ordine nella politica del paese ha consentito ai maghi di praticare la magia senza che la Chiesa supervisionasse i maghi come, invece, ha sempre fatto, accendendo però il malcontento di quest’ultima, nonché blande ribellioni nei Circoli degli altri imperi e nazioni. L'istituzione religiosa, sentendosi oltraggiata, ha così aumentato la sorveglianza per le strade e le città, sguinzagliando i suoi spietati templari.
Pur volendo trovare una soluzione alle enclavi elfiche, esse continuano a rimanere piccoli villaggi in avanzato stato di degrado ai margini delle città.
Nelle foreste Brecilian nuove orde di prole oscura stanno distruggendo ed infettando tutto ciò che trovano nel loro cammino, compresi i campi dei dalish che, da sempre, hanno fatto dei boschi la loro casa e che ora, piegandosi così al loro ferreo orgoglio e risentimento, sono costretti a cercare asilo nei dintorni dei villaggi degli umani grazie alle loro carovane utili allo scopo.
Al tempo stesso, menefreghisti e prepotenti, bande di criminali – tra cui figura la gilda dei Corvi di Antiva – approfittando del momentaneo quanto ingannevole assopimento dei prole oscura, sta facendo razzia nelle Vie Profonde, impossessandosi così di inestimabili tesori, pronti a venderli al miglior offerente.
I nani, da che si ha memoria, continuano ad ammazzare quanti più Prole Oscura possibili, per poter salvaguardare i pochi Thaig ancora rimasti in piedi.
I qunari, invece, continuano a riversarsi sulle coste del Ferelden ricoprendo il ruolo di mercenari.