Fulcrum

Nulla è mai stato semplice. Niente sarà mai.
Le nostre esistenze sono composte da una miriade di forze uguali ma opposte che esigono da noi delle scelte. Scegliamo di alzarci dal letto la mattina. Scegliamo le nostre carriere. Scegliamo di agire in base al nostro amore o al nostro odio. Solo nel peggior intrattenimento una qualsiasi di queste scelte è senza conseguenze. Molti cercano la fantasia di potere di avere ciò che vogliamo senza pagarne il prezzo.
Bene e male. Egoismo e altruismo. Creazione e distruzione. Ordine e caos. Permeano ogni momento della nostra vita, complicando cose che avremmo voluto non fossero complicate. Ma alla fine, la purezza è un'illusione tanto quanto l'impotenza. Non possiamo sfuggire alla verità che siamo creature elaborate. Tutti noi lo siamo e lo è sempre stato. Gandhi era un razzista anche se noto come un profondo leader spirituale non violento; Hitler amava cani e bambini mentre era famoso per i suoi atroci campi di concentramento.
Esplorare le dimensioni delle nostre stesse esistenze è la più grande storia. È l'unica storia. Dobbiamo soppesare le diverse parti di noi stessi. Dobbiamo definire l'ambito delle nostre azioni. Dobbiamo prevedere il risultato più probabile. Dobbiamo sopportare i risultati. È un fardello pesante, ma è anche glorioso.
Archimede una volta disse: "Dammi un posto dove stare e con una leva muoverò il mondo intero". Questo mondo può essere spostato. Può essere esaltato. Può essere rovesciato. Le nostre storie, dall'inizio alla fine, sono la Trave. Le conseguenze delle nostre decisioni sono i pesi che dobbiamo porre su di essa.
Questo è il Fulcro.