HelBreath

Helbreath è un MMORPG fantasy 2D che offre battaglie su vasta scala, personaggi e mostri unici, avatar personalizzabili, equipaggiamento speciale e molto altro. I giocatori possono scegliere tra le statistiche iniziali di Guerriero, Mago e Mago, e l'avanzamento del personaggio avviene attraverso un mix di missioni, PvP e caccia, a seconda delle preferenze del giocatore.


[TRAMA]

Episodio I – Buio perfetto
Su consiglio dell'Arcivescovo, la Principessa di Elvine si era recata nelle Terre di Mezzo per celebrare riti sacrificali. Durante uno di questi riti, una misteriosa Forza Oscura assalì la principessa e le sue guardie. Le Guardie Reali combatterono ammirevolmente al fianco del Cavaliere Reale e dello Stregone Reale, ma la Forza Oscura si rivelò troppo potente. Solo la Principessa riuscì a sfuggire al massacro con l'aiuto dell'Anello d'Oro Fortunato e del Sacrificio della Pietra Zem, entrambi donatile dalla sua amata madre, la Regina.

I frenetici Principi Elvini fuggirono rapidamente e senza meta, lontano dal pericolo sconosciuto che aveva così selvaggiamente massacrato il suo seguito. Presto si ritrovò sola e persa nelle vaste Terre di Mezzo. Sembrava che la principessa non avrebbe ritrovato la strada di casa finché non apparve un cavaliere che le offrì la sua guida. Dopo che la Principessa disse al cavaliere di appartenere a Elvini, l'uomo misterioso si rivelò essere un Cavaliere di Aresden e nipote del Sommo Sacerdote di Aresden. L'unica speranza della principessa riponeva nel suo nemico giurato. Eppure, il cavaliere, in un atto di buona volontà e cavalleria senza precedenti, insistette che l'avrebbe riportata a casa sana e salva nonostante l'aspra faida tra le rispettive nazioni. Il cavaliere riportò la Principessa in patria illesa. Tuttavia, il cavaliere dal cuore gentile fu emarginato per le sue azioni traditrici al suo ritorno in patria.

Quando i leader di Elvine vennero a conoscenza del brutale attacco alla Principessa, pensarono che solo Aresden potesse coordinare un crimine così efferato. Elvine dichiarò prontamente guerra ad Aresden per i suoi atti traditori. Entrambe le nazioni, preparandosi all'imminente battaglia, presidiarono le loro linee del fronte con Cavalieri della Protezione Suprema. In una fortunata svolta degli eventi, la diplomazia tra Elvine e il Re di Aresden impedì l'inutile distruzione. I due re concordarono una tregua e la guerra fu annullata. Nonostante la pace temporanea, la paranoia travolse entrambe le terre. Entrambe rimasero preparate alla guerra.

Allo stesso tempo, una forza sconosciuta stava devastando i paesi confinanti di Elvine e Aresden. Entrambe le nazioni erano profondamente preoccupate che questa misteriosa minaccia potesse oltrepassare i loro confini. Vedendo questa come un'occasione d'oro per riconquistare il rispetto del suo paese, il Cavaliere Arseden, che aveva salvato con tanto coraggio la Principessa Elvina, si offrì di indagare sulla nuova minaccia. Il cavaliere scoprì presto che dietro quella distruzione c'erano due mostri orribili.

I due mostri erano chiamati "Artiglio Infernale" e "Verme Tigre" e si credeva che i loro poteri superassero quasi qualsiasi cosa conosciuta. Dopo aver ricevuto tali informazioni e considerata la gravità della situazione, le nazioni di Elvine e Arseden accettarono di collaborare e indagare sulla fonte e le intenzioni di queste bestie. Scoprirono presto che i mostri erano diretti verso la mitica Terra della Distruzione, al cui interno era sigillato Abaddon.

Dopo ulteriori studi, i saggi rivelarono che i mostri erano i guardiani dell'Antica Civiltà esistita prima della Grande Guerra degli Dei. Erano stati attirati dalla Forza Oscura a tornare in questo mondo per liberare Abaddon. I saggi avvertirono il popolo che questi due mostri furiosi dovevano essere fermati prima che raggiungessero la Terra della Distruzione.

Episodio 2 – La resurrezione di Abaddon
Elvine e Arseden, uniti dalla loro nuova tregua, catturarono Hellclaw e Tigerworm e li rinchiusero nella terra sotterranea dei prigionieri. Nella ricerca dei due mostri, il coraggioso cavaliere di Arseden, salvatore della Principessa Elvina, scoprì la verità su Abaddon e le sue intenzioni mentre esplorava l'Antica Civiltà. Il suo popolo non volle credere a ciò che aveva scoperto; così, con l'aiuto della Principessa Elvina, spiegò ciò che aveva trovato al re degli Elvini.

Nel frattempo, a Elvine e ad Abaddon, tutte le armi e le armature benedette da Dio iniziarono a scomparire. I Cattivi, adoratori di Abaddon, avevano rubato gli oggetti sacri e fatto prigionieri tutti coloro che li possedevano. I Cattivi consegnarono questi oggetti alla Terra del Crollo, la prigione del malvagio Abaddon. Queste armature e armi benedette erano necessarie per liberare Abaddon dalla sua prigionia.

Nella Terra del Collasso, i Cattivi, a corto di tempo, celebrarono la cerimonia per resuscitare Abaddon, mancando una delle armi sacre necessarie. Con attenzione, posizionarono la Spada dell'Elementale di Ghiaccio, la Spada di Medusa, la Spada di Xelima, lo Scudo Merian e la Piastra Merian su sei delle sette colonne che circondavano il santuario che confinava Abaddon. La cerimonia funzionò, ma non come previsto. Abaddon fu resuscitato senza corpo, esistendo solo come spirito. Abaddon progettò di evocare Artiglio Infernale e Verme Tigre per trovare l'"Anello di Abaddon", il cui potere avrebbe potuto riportarlo alla sua piena e possente statura.

Episodio 3 – La Crociata
Abaddon, privo di un corpo fisico, iniziò a manipolare i deboli cittadini di Elvine e Arseden e a sfruttarli per i propri scopi. L'Arcivescovo di Arseden, indebolito e oppresso dalle manipolazioni infide dei cittadini di Aresden, cadde presto sotto il potere di Abaddon. Con l'Arcivescovo sotto il suo controllo, Abaddon lo usò per scatenare una grande guerra di religione tra Elvine e Arseden.

Ben presto i Cavalieri della Protezione Suprema di entrambi i paesi furono quasi annientati. L'Arcivescovo di Arseden si liberò dalla sua maledizione giusto il tempo di rendersi conto del terrore che aveva causato. Rendendosi conto che Abaddon avrebbe potuto di nuovo annebbiargli la mente per i suoi scopi malvagi, l'Arcivescovo si suicidò coraggiosamente. Abaddon aveva perso il controllo sulla guerra e i combattimenti si interruppero presto. Abaddon tornò a nascondersi per pianificare la sua prossima mossa.