Buongiorno e grazie per aver concesso questa intervista a GDR-Online.com. Iniziamo subito a parlare del vostro progetto! Cos'è esattamente Black Sails Chronicles? Raccontateci il concept alla base del vostro gioco e l'universo che i giocatori si troveranno a esplorare.
Black Sails Chronicles è un play by chat fantasy d’avventura ambientato nel vasto continente di Taloria, un mondo ricco di misteri, leggende e mari in continuo mutamento.
Il gioco unisce il fascino dell’esplorazione marina con le trame politiche e i misteri di antiche civiltà, che esistevano prima che tutto andasse in malora.
Ogni giocatore può vivere la propria storia: dal marinaio che cerca fortuna tra le isole, al mistico che indaga i segreti delle stirpi, fino al nobile che trama tra le corti portando prestigio al proprio dominio di appartenenza.
In Black Sails Chronicles, il mondo non è un semplice scenario: è vivo, mutevole e reagisce alle scelte dei personaggi.
Per creare questo mondo, avete tratto ispirazione da opere letterarie, cinematografiche o ludiche in particolare, oppure è un universo interamente originale?
Taloria è un universo originale, frutto di anni di scrittura, mappe e racconti intrecciati.
Ci siamo ispirati a opere che sanno unire l’avventura e la profondità narrativa - come The Witcher, Pirates of the Caribbean, Pillars of Eternity e Elder Scrolls - ma senza volerle imitare totalmente.
Il nostro intento è stato quello di creare un mondo coerente e credibile, dove ogni luogo, popolo e leggenda abbia una propria voce e una propria storia da raccontare.
Dal porto brulicante alle isole dimenticate, ogni angolo di Taloria custodisce segreti da scoprire.
Il nome stesso, Black Sails Chronicles, evoca un forte immaginario piratesco. Quanto è centrale questo elemento? È il fulcro dell'esperienza di gioco o uno dei tanti aspetti che è possibile approfondire?
Il mare è il cuore oscuro di Black Sails Chronicles, ma non è l'unico aspetto che trattiamo.
Le vele nere sono simbolo di libertà, ma anche di condanna. La pirateria non è solo un mestiere: è una scelta di vita, o di morte.
Il giocatore può prendere la via del mare e diventare corsaro o pirata, o restare a terra, tra le corti e i misteri che in essa si annidano, dove il potere corrompe più del sale e del rum.
Il giocatore può anche intraprendere strade completamente diverse: diventare mercante, esploratore, alchimista, cacciatore o servitore delle Triarchie.
La pirateria è una via, ma non l’unica: Taloria offre infinite rotte, tutte pericolose, tutte reali. Il mondo è vasto, e ogni rotta conduce verso nuove possibilità.
Non esiste un unico modo di giocare: solo la direzione che il singolo sceglierà di seguire.
Una delle vostre caratteristiche è l'assenza di razze fantasy classiche (elfi, nani, ecc.), a favore di un'ambientazione 'human-centric'. Da dove nasce questa precisa scelta di game design?
Abbiamo deciso di non includere le razze classiche del fantasy per concentrarci sull’essere umano e sulle sue infinite sfumature.
Le Maledizioni su Taloria - i Morovar, i Deinòs, i Rhaen, gli Ormeth e i Velka - sono deformazioni dell’umanità, nate da antichi patti, malefici e mutazioni spirituali. Differenti nature dell’uomo, segnate da antichi eventi o legami con forze arcane.
Non esistono razze, ma eredità di colpe.
Questa scelta ci permette di raccontare un mondo dove la magia e la diversità nascono dall’interno, non da creature esterne, e dove la storia di ogni personaggio è sempre profondamente umana.
Un mondo dove la magia non è dono, ma un peso.
Dove ogni potere sottrae qualcosa, e ogni miracolo ha un prezzo.
Inoltre, dopo molti anni di esperienza in gdr che comprendevano la possibilità di poter avere razze di questo tipo (comuni alla maggior parte dei fantasy), ci siamo resi conto del fatto che, non tutte venivano scelte o giocate con una certa “precisione”.
Alcune di queste sono sempre state lasciate in disparte, e non volendo ritrovarci in un contesto strutturato come il nostro, con la mancanza di qualcuno che potesse ricoprire un ruolo integrato nelle varie storie/trame create, abbiamo preferito lasciare la scelta alla sola condizione umana, ed attraverso le maledizioni, darle quel quid che potesse concederle una particolarità intrinseca.
Passiamo alle meccaniche. Quale sistema di gioco avete implementato? Si basa sul lancio di dadi, su un sistema di abilità e caratteristiche, o su un approccio più narrativo?
Il nostro sistema è narrativo e dinamico, pensato per mettere al centro la storia e la coerenza del personaggio, oltre ad essere costruito per valorizzarne l’interpretazione.
Non utilizziamo dadi in forma “semplice”, ma come motore principale, che si basano su caratteristiche, abilità e buon senso narrativo, sia con il supporto dei Master che senza, unito alle azioni del personaggio.
L’obiettivo non è “vincere”, ma raccontare e vivere un’avventura che lasci il segno nel mondo condiviso.
Non ci sono dadi o tiri casuali: le azioni si basano su caratteristiche, abilità e logica di gioco, descritta anche attraverso le giocate autogestite.
L’obiettivo è dare vita a una narrazione corale, dove le decisioni abbiano conseguenze reali e dove ogni scena diventi parte delle cronache del mondo.
Approfondendo il sistema di gioco, come vengono gestiti i poteri e la magia? Esistono dei limiti, dei costi o dei rischi specifici legati al loro utilizzo?
La magia in Black Sails Chronicles è una forza affascinante e misteriosa, che varia da luogo a luogo. Alcune culture la trattano come una scienza, altre come un dono o una forma d’arte, altri ancora la disprezzano.
Ogni potere comporta responsabilità e limiti: il suo utilizzo può influenzare la reputazione, la salute o le relazioni del personaggio.
A Taloria, la magia non è uno strumento da usare, ma una via da comprendere. Si manifesta in forme diverse: rituale per gli Ormeth, istintiva per i Rhaen, studiata per i sapienti delle Accademie, spirituale per chi ne è portatore.
Non esistono incantatori onnipotenti: ogni potere ha un limite, ogni dono richiede equilibrio.
Usare la magia, significa accettarne le conseguenze, perché non è mai neutrale, e spesso rivela più su chi la maneggia che sul mondo stesso.
Nella vostra scheda menzionate il PvP (Player vs Player) con delle limitazioni. Potete spiegarci come funziona, a quali regole è soggetto e come si bilancia con le opportunità di PvE (Player vs Environment)? Quale dei due approcci è più centrale nell'esperienza quotidiana di gioco?
Il PvP (Player vs Player) è presente, ma sempre regolato dal contesto narrativo e dal consenso dei partecipanti. Ogni conflitto deve nascere da motivazioni coerenti e arricchire la storia.
Il PvE (Player vs Environment) invece è il cuore pulsante del gioco: eventi, missioni, esplorazioni e trame ambientali che coinvolgono gruppi o intere fazioni.
Entrambi convivono armoniosamente, perché ogni sfida, che sia contro un giocatore o contro il mondo, serve sempre la narrazione.
In Black Sails Chronicles, il mondo stesso è un avversario e un alleato, e le sue storie si intrecciano con quelle dei giocatori.
Oltre all'avventura, quali sono le principali attività e carriere che un personaggio può intraprendere? Potete parlarci del sistema di corporazioni, dei mestieri e magari svelarci qualche altra feature di gameplay non immediatamente evidente a un nuovo utente?
Taloria è un continente di opportunità.
I giocatori possono fondare corporazioni, unirsi a compagnie di ventura, creare gilde o seguire ordini militari, oppure vivere da indipendenti.
Mercanti, mistici, corsari, cacciatori di reliquie, studiosi o esploratori: ogni carriera si sviluppa attraverso l’esperienza e le scelte del personaggio.
Sistemi come il commercio, la navigazione e le missioni cooperative danno al gioco una dimensione viva e comunitaria, uniti alla diplomazia sono sistemi vivi, intrecciati con la trama generale e in costante evoluzione grazie alla community.
Ogni carriera, dal marinaio al mercante, dal mistico al cartografo, è costruita su progressione narrativa: le scelte e le azioni influenzano il mondo e la reputazione del personaggio.
Inoltre, per mantenere una coerenza di gioco e lasciare tutto alla scoperta ed all'iterazione tra i vari personaggi, per alcune realtà (corporazioni/gilde) solo chi ne fa parte può conoscerne i membri, mentre agli altri, saranno ignoti.
Parliamo dell'interfaccia e della veste grafica. Qual è la filosofia dietro al vostro design attuale e avete in programma evoluzioni o aggiornamenti stilistici per il futuro?
L’interfaccia di Black Sails Chronicles è ispirata ai diari di bordo e mappe antiche, con uno stile semplice, leggibile ed immersivo.
La scelta cromatica è stata pensata per non appesantire la vista e non risultare né troppo chiara o scura, in modo che aiutasse l’utente a immergersi pienamente nell’esperienza.
Abbiamo prestato attenzione a mantenere una coerenza stilistica in ogni parte dell’interfaccia: dalle schermate principali fino ai dettagli delle sezioni interne, tutto è pensato per restituire una sensazione di continuità.
Si è scelto un design che richiami l’avventura e la scoperta, evitando eccessi grafici per lasciare spazio all’immaginazione.
In futuro introdurremo mappe interattive, personalizzazioni estetiche e nuove funzioni, per rendere ancora più coinvolgente la navigazione e gli spostamenti delle navi.
Un tema caldo nei play by chat è il ritmo di gioco. La vostra scelta di non imporre limiti di caratteri è sempre meno comune. Come gestite le tempistiche e come incentivate un gioco dinamico, bilanciando la libertà descrittiva con la fluidità dell'azione?
Non imponiamo limiti di caratteri: ogni scena deve avere il suo tempo e la sua voce. Ciò che conta è mantenere il ritmo del racconto e il rispetto dei tempi condivisi.
La nostra filosofia è semplice: dare libertà creativa ai giocatori, incoraggiando una narrazione fluida, collaborativa e accessibile.
In quest ed a seconda del numero dei partecipanti, ci sono delle tempistiche per rendere più veloce il contesto narrativo, ma in libera, tutto dipende dall'accordo che i giocatori possono prendere tra loro.
Cerchiamo di fare in modo che tutti possano sentirsi tranquilli e passare il loro tempo nella libertà che gli è concessa, condividendo questo spazio con tempistiche e rispetto reciproco.
Il tutto sembra essere piuttosto apprezzato e siamo contenti che i player che giocano nella nostra realtà, condividano l'intento.
Favoriamo uno stile fluido, collaborativo e rispettoso dei tempi, perché Black Sails Chronicles è un mondo che cresce al passo di chi lo vive.
Qual è lo stato di salute della vostra community? Quanti giocatori attivi conta attualmente Black Sails Chronicles e quali sono le medie di presenza online che registrate?
La nostra community è accogliente, appassionata e in crescita costante. Piccola ma vivace, composta da giocatori che amano creare e condividere.
Contiamo tra i 40 e i 45 giocatori attivi con una presenza online di 20/25 giocatori ogni giorno e picchi di attività nelle ore serali, ma non ci lamentiamo nemmeno nelle ore diurne. Inoltre, una presenza costante di nuovi iscritti, cosa che ci fa ben sperare.
Molti di loro non solo giocano, ma contribuiscono all’espansione della lore, alla scrittura di eventi e alla costruzione del mondo.
Taloria è viva perché è costruita insieme a chi la abita. È una comunità che partecipa, scrive, propone e arricchisce con idee e personaggi memorabili.
Ogni nuovo iscritto è accolto come un nuovo viaggiatore pronto a salpare.
Avete già raccolto un buon numero di recensioni positive. Che tipo di feedback state ricevendo dalla vostra utenza e come sta influenzando le priorità del vostro sviluppo?
Le recensioni sono state estremamente positive: i giocatori apprezzano l’atmosfera, la libertà interpretativa e la profondità dell’universo narrativo, la coerenza dell’universo e la particolarità dei domini e delle culture di Taloria.
Le osservazioni della community ci hanno permesso di migliorare le guide, semplificare l’accesso alle informazioni e rendere più fluida la progressione.
Ascoltiamo sempre chi ha voglia di interfacciarsi con noi, e ogni aggiornamento nasce dal dialogo e dal confronto con chi vive Taloria ogni giorno.
Siamo entusiasti di poter dire che, Taloria è un mondo costruito insieme ai suoi abitanti.
Il gioco è attualmente in alpha test. Avete già una roadmap per le fasi successive? Quali sono i principali traguardi che vi siete posti prima di considerare concluso questo periodo?
Durante l’alpha stiamo perfezionando i sistemi principali - navigazione, economia, poteri, corporazioni e interazioni ambientali.
In questa fase stiamo consolidando i sistemi principali.
Il prossimo obiettivo è l’apertura delle isole periferiche e i domini con eventi dinamici e trame stagionali, ma questo arriverà con la beta.
Con il passaggio, il mondo di gioco diventerà ancora più vasto e interattivo, offrendo nuove sfide e opportunità di esplorazione.
La beta segnerà un’espansione del mondo, nuove rotte commerciali e l’introduzione di meccaniche cooperative avanzate legate alla vita in mare.
Possiamo dire che siamo quasi in procinto di passare alla seconda fase, giusto il tempo di ultimare alcuni accorgimenti e poi procederemo.
Guardando al futuro, oltre al completamento dell'alpha, avete già in cantiere nuove implementazioni o espansioni significative che potete anticiparci?
Stiamo lavorando a una grande espansione dedicata ai mari meridionali e alle leggende che circondano le acque di Fayarr e Morla (due isole del nostro continente).
Nuove rotte, navi, meccaniche di viaggio e sistemi di esplorazione offriranno ai giocatori l’occasione di scoprire il volto più selvaggio e misterioso del mondo.
Superata l'esplorazione delle isole esistenti è già pronto il mare aperto.
Una parte della mappa interamente da esplorare e conoscere, fatta di leggende e storie raccontate da pochi sopravvissuti che, tornando a Taloria, hanno potuto dare adito a quelle che - per il momento - sono leggende. Qui i giocatori potranno scoprire nuovi porti, antiche rovine, e affrontare sfide legate alla navigazione e alla conquista di territori inesplorati.
Nuove meccaniche di viaggio, battaglie navali e interazioni politiche daranno forma alla prossima era di Black Sails Chronicles.
Per concludere, in un panorama così ricco di play by chat fantasy, qual è secondo voi l'elemento che rende Black Sails Chronicles un'esperienza unica? Perché un giocatore dovrebbe scegliere di salpare proprio con voi?
Black Sails Chronicles è un’esperienza di gioco dove ogni storia conta. Non è solo un GdR: è una cronaca condivisa. Perfino dietro il bg di ogni personaggio, costruiamo delle trame per dare un senso a quello che viene scritto da coloro che giocano dando vita a qualcosa che amplia le leggende di questo continente.
Ogni personaggio contribuisce a scrivere la storia di Taloria, ogni azione può mutare l’equilibrio di un regno o cambiare il destino di un’isola.
Non promettiamo potere o gloria immediata, ma la libertà di scrivere un’avventura che resti impressa nelle cronache del mondo.
È un GdR che invita a esplorare, a costruire, a scegliere il proprio destino - da soli o insieme a un equipaggio di sognatori.
È un gioco che invita all’esplorazione, alla meraviglia e alla libertà: chi salpa con noi non cerca solo tesori, ma il piacere di scoprire cosa c’è oltre l’orizzonte.
Grazie mille per il tempo che ci avete dedicato e un grande in bocca al lupo, o forse dovremmo dire "buon vento", per il vostro GdR!
Grazie a voi per l’invito e per lo spazio dedicato.
A chi leggerà, diciamo soltanto questo: preparate la bussola, issate le vele e lasciatevi guidare dal vento.
Taloria vi aspetta.
A tutti coloro che avranno il coraggio di oltrepassare l’orizzonte:
In Black Sails Chronicles il mare non dimentica - ma sa ricompensare chi osa sfidarlo... e nel frattempo... YO HO, beviamoci su!