Kingdom Hearts Memories

Capitolo primo,il manifestarsi delle ombre...

La storia inizia qui,fra le scure ombre della notte che ricoprono il bosco dei 100 acri dove una strana presenza oscura sembra turbare persino la naturale freschezza del luogo.Una carrozza è trasportato da degli animali simili a dei cavalli ma dalla criniera molto più lucente e dalle gambe assai più fragili ma capaci di trasportare enormi pesi.Ed è lì che nel bel mezzo della via terrosa il carro va a sostarsi,come se quello fosse un punto di incontro.La porta sinistra si spalanca dinanzi un enorme albero,forse il più vecchio e possente che la foresta abbia mai avuto nella sua estensione sussurro proveniente dall'interno della carrozza da cui sembra uscire della nebbia così conclude freddo il ronzio della voce che risuona in quel luogo perduto persino dai signori del cielo.Un piede per primo esce dalla postazione all'interno del trasporto,questo è coperto da un lungo trench di colore nero dai riflessi argentati,ecco ora uscire anche il busto accompagnato da una mano destra che poggiandosi sull'estremità della porta spinge il resto del corpo al di fuori della carrozza.Il volto dell'anonima figura è coperto da un cappuccio che lascia intravedere solo la lucentezza degli occhi,la sagoma del viso sembra alzarsi a puntare l'alberoun grido proveniente dalla figura incappucciata ancora grida provenienti dall'oscura figura,un suono viene di risposta ed anche questo risuona acuto nella fitta boscaglia acuta quella frase proferita verso la sagoma coperta a tali parole le foglie dell'enorme albero vengono come smosse da un vento invisibile che nemmeno soffia in quel luogo dove la luna non si vuole avvicinare.Così che dalla rugiada vien formata un enorme figura di uomo che pian piano va stabilizzandosi per formare al vedere un vero corpo umano dalle sembianze di un anziano signore dalla barba argentea e lunga,quasi a toccare il petto, volto pieno di rughe che però donano solo aria saggia all'uomo mentre quei pochi capelli rimasti ancora sul capo sono quasi spenti sul di un grigio cenere Lo scenario così cambia tornando a 7 anni prima in un luogo assai diverso,una cittadina è presente su una collina radiosa,dove il sole illumina ogni vicolo e dimora dell'umile città. grida entusiasta viene pronunciata da un bambino di appena 8 anni, aveva occhi di un azzurro cielo,molto grandi anche se coperti per metà dai lunghi capelli castani nocciola accompagnati da un piccolo nasino all'insù,il bambino teneva in mano quello che apparentemente sembrava una trota fresca fresca,impugnata come se fosse un trofeo,a rispondere si presenta una seconda figura presente nel giardino di una casa sostata sulla collina più alta del villaggiosarcastica la fraseinsiste tenero subito una risposta è presentata dal bambino che insistente tiene un tono tenero un abbozza di sorriso amaro si presenta sul volto dell'anziano tempo a finire la frase che una terza persona si manifesta nel discorso iniziando subito con un tono assai irritato un piccolo broncio sul volto del bambino una lacrima è evidente sulle guancia destra del piccolo volto roseo,interviene l'anziano pronunciando tali parole in tono basso così da non farsi sentire dal piccolo.Rose all'udire sembra calmarsi poco a poco Conclude così la madre.La discussione si ferma e le normali routine pomeridiane vengono effettuate da tutta la famiglia,così poi al calar del sole.Lo scenario si ritrasforma,tornando in quella boscaglia,quel piazzale terrato dove i presenti sono solo il vecchio e la sagoma di quello che ora si riconosce come nipote dell'anziano saggio pronuncia secco osservando le rugose guance del nonno l'aria a tali parole si gelida come se anche gli spiriti sapessero degli eventi accaduti in passatopronuncia silente continuando il dialogo col nonno silenzio e poi una voce la prima voce udibile alle prime luci del mattino, una nuova alba è sorta,l'alba di libertà.La frase proviene da una via sulle vie metalliche della città di Tech-city,sul pianeta mercury,sede terrestre del governo galattico.Un gruppo di ragazzi è già sveglio alle 6 di mattina e questo non è molto gradito dalle guardie robotiche che in un trio si avvicinano al gruppo per il riconoscimento di routineil gruppo formato da due ragazzi alti circa sul metro e 65,uno castano con una cresta,mentre l'altro biondo con i capelli alzati senza ordine,accompagnati da una ragazza da insoliti capelli rosa,lisci con la frangetta.Per primo risponde il biondo a tali parole una lucetta verde si accende sulla testa del robot a forma di un triangolo rovesciato,che levita a mezz'aria.Per seconda eccola presentarsi la ragazzaancora di nuovo il robot lampeggia con la luce verde puntando sull'ultimo elemento del gruppo,ripete a cantilena aspettando risposta dal castano, a tali parole i due compagni quasi strillano per sgridare il loro amico che ripete le loro vere intenzioni,ma poco prima di intervenire i due sono fermati dal robot che ripete nuovamenteilluminandosi di nuovo del colore verde.Senza troppi indulgi i tre fuggono non lasciando traccia di loro in quella via dominata dal ferro e dalla tecnologia.La corsa li ha stancati,per questo il gruppo di nuovo fermo si poggia su una panchina rimasta come ricordo dei vecchi tempi,iniziando una discussionechiede Nazen accompagnato dal broncio di Malu aspettando rispostariferendosi a Malu conclude tranquillo come nemmeno ricordandosi la presenza dei passanti che a tratti odono le parole del ragazzino di 14 anni.Infine i due concludono attoniti con un .Il luogo ora raffigurato è una stanza dalle pareti di colore bianco anche se al momento queste sono macchiate da chiazze rosse restanti lì da molti anni,forse di sangue,forse di altro...Una sola figura è presente lì in quelle quattro mura,posizionata al centro,non era uomo eppure aveva forza,ne animale eppure aveva bestialità,sembrava una spada che emetteva aura propria,tremante forse dal freddo,come se potesse provare freddo,un'arma che fredda per natura aveva distrutto molte vite,spente molte luci,chiuso molte Porte.Là un muro cominciò a tremare,un muro che al contrario degli altri sembrava intatto dai segni del tempo,maestro migliore di tutti,ma che uccide i suoi allievi.Uno strano simboli viene ora simboleggiato sulla parete,simbolo che è fonte di luce,questo ha una forma insolita,un cerchio contenente un altro cerchio contenente a sua volta una corona,rumore proveniente dal muro crollante,da dove proviene molta polvere che per le rocce cadute,si alza.Eccola lì,apparire un altra figura,un figura di media stazza,così scendendo il polverone,lascia intravedere il volto e il corpo della nuova sagoma,sul metro e 70,folta chioma bionda che arriva poco sotto le sopracciglia, viso rosso,per la fatica,labbro spaccato,e vestiti brandi sporchi di sudore,sangue e polvere,sembra che questo nuovo arrivato infatti abbia appena combattuto una lotta da cui sicuramente è uscito fiero vincitoreal dire la fiera spada s'alza in aria per poi sparire con una fiammata blu,di fuoco fatuo,obbedendo al branditore nemmeno proferite le parole,che la figura del ragazzo sparisce anch'essa in una fiammata blu di un fuoco assai sotto lo zero.La stanza così,rimase vuota per alcune ore, fino a chè dal soffitto non sembra scendere neve,pioggia,grandine,è così questi elementi danzanti nell'aria della stanza, formano una nube dalla quale si presenta una ragazza sulla diciassettesima,bionda,alta all'incirca 1 metro e 64.Non interaggisce col luogo,limitandosi ad individuare i particolari,stanza senza un muro crollato,con un anatema magico inciso al centro della mattonellata,non proferisce alcuna parola,e con un gesto secco,la sua sagoma pare immeggersi nella nube dalla quale è venuta, portandosi via con sé anche i la neve,l'acqua,il ghiaccio,apparsi poco prima.