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La storia del Regno Perduto

Correva l'anno 890 del 5° Ciclo Runico, la guerra diventa la realtà dell'Umanità.
Nel Regno si Salazar, la nazione pacifica, la terra dei miracoli, la patria dei maestri della magia, l'equilibrio era basato sul semplice rispetto reciproco e la condivisione di tutto; ma quell'anno il Reame dei Signori degli Arcani Poteri avrebbe vissuto i tempi più oscuri di tutta la sua storia; le pure e bianche mani dei suoi abitanti presto sarebbero state coperte dal sangue di innocenti colpevoli, il fluido vitale che scorre in ogni essere umano, quel liquido rosso scarlatto che avrebbe macchiato le serafiche terre verdi, dallo stesso colore del peccato, un peccato che avrebbe segnato la vita degli antenati e lacerato gli animi innocenti dei posteri. La guerra, che avrebbe cancellato tutti i ricordi di quella pace duratura e stravolto le misere vite degli inconsapevoli abitanti, soldati al servizio di un destino crudele, sarebbe durata per lunghi mille anni e il suo ricordo sarebbe rimasto impresso in ogni cosa, foglio, quadro, casa, terreno, pietra e colore... tutto sarebbe diventato nero.
La vita stava per essere sostituita dalla Morte, tutti i colori che rendevano vivace il mondo si sarebbero sciolti; le porte stavano per aprirsi ad un nuovo paesaggio scuro e monotono. La libertà di parola e di espressione avrebbero visto la loro fine e ai miseri umani sarebbe stato impossibile vedere la bianca luce di un futuro gioioso, sostituito dall'immagine di una tomba grigia e una macabra mano scheletrica, che indicava quella pietra fredda come la loro unica strada; parole di fuoco e sangue erano incise su di esse, i loro nomi era scritti sul libro nero del Dio della Morte.

Correva l'anno 890 del 5° Ciclo Runico, quella data sarebbe rimasta nella storia come l'inizio dell'Era dell'Oblio.
Gli Oscuri reclamarono il loro potere, imponendolo su tutto.
Tra sangue e morte, il Male stese il proprio mantello sul mondo conosciuto, trasformandolo in un territorio di desolazione e distruzione, rendendo la luce delle stelle invisibili. La Guerra continuò per tutto il secolo, il ricordo della libertà perso tra le morti, cancellato dalle menti delle vittime e dei colpevoli, costretti in un credo che, prepotentemente, aveva sostituito gli Dei.
Molti lo considerano l'anno post-apocalittico, dove le battaglie avevano cancellato il tempo addietro. Molti altri lo ritengono l'inizio di una Nuova Era, chi di Oblio, chi di Potere. La voce del Destino l'aveva predetto, macerie disperse tra fiamme che danzavano fameliche e urla di dolore dei sopravvissuti. E così ebbe inizio la distruzione, tutto ciò che era conosciuto si perse come granelli di sabbia nel vento. La Sacerdotessa del Tempo l'aveva predetto, colei che conosce il passato, presente e futuro, aveva parlato e dalla sua bocca erano uscite le parole del Fato, quelle che erano considerate tanto maledette quanto un avvertimento. Quelle parole decidevano la vita dei giocatori, tinte del rosso scarlatto, la rosa dei loro destini era stata tagliata e gli animi urlavano impauriti nel silenzio, rotto dai rintocchi della clessidra del tempo: ogni istante era prezioso, in ogni istante potevi perdere.
La Profezia del Destino era sepolta, ma la verità non poteva rimanere tale per sempre:
"Il regno al Male si piegherà,
l'antica capitale il proprio nome perderà.
La lancetta del tempo si consumerà , sparendo nel vento
e la ricerca di arcani tesori all'animo umano porterà tormento;
i sopravvissuti per la libertà combatteranno
e gli Dei il loro futuro in 4 strade divideranno."

Terminava l'anno 1890 del 5° Ciclo Runico, mille anni di guerre conclusi grazie a quattro eroi mandati dagli Dei.
Tutto ciò che si conosceva era andato distrutto, i Malvagi avevano messo le loro mani sui quei tesori arcani, capaci di dominare o distruggere tutto; ma il cielo nero e cupo era stato infranto, una luce aveva trafitto le nubi minacciose e si era fatta strada tra di esse; gli Dei, spettatori della vita dell'Umanità, avevano mandato 4 messaggeri; la Spada Divina del giudizio era calata sulle teste dei Peccatori e la falce mietitrice stava per essere spezzata.I 4 eroi risplendevano di luce divina, tanto potenti da infrangere il nero mantello che v'era sul mondo e crearne uno nuovo, cancellando costui dove non v'era né certezza né salvezza.Saggezza e potere dei 4 cavalieri si unirono e abbatterono il Male. Cent'anni passarono da quando il Mondo era stato liberato, "i 100 anni di vuoto". La vita riprese come un tempo, i tesori arcani, caduti nelle mani del Male, erano stati consegnati ai 4 eroi e da allora dispersi, in modo che non ricadessero in mani sbagliate. I loro ricordi, i loro nomi, il potere che essi emanavano venne eliminato dalla mente della gente e nessuno ne fece mai parola.
La Sacerdotessa si ritirò nel Tempio dei Ricordi, dove il tempo non ha tempo e della di lei memoria è l'unica a conservare il ricordo dei tesori perduti e della loro potenza. I sopravvissuti temevano che gli Oscuri Signori potessero risorgere e calare la loro scure sul nuovo Regno di Salazar, così i saggi si riunirono, e i giovani di quell'oscuro passato, ormai adulti, proferirono le parole di salvezza. Furono decisi molti editti: ogni memoria della guerra doveva essere cancellata, il solo parlarne era una maledizione, chi riavrebbe portato alla luce tali ricordi sarebbe stato fatto prigioniero, se non peggio: esiliato o ucciso; tutto sarebbe rinato con nuove sembianze, dalle ceneri del passato il futuro sarebbe risorto brillante e pieno di vita. Successivamente si creò un comando superiore, la bilancia della giustizia, e così nacque Synapsé, il Conclave dei Maghi, composto da 5 membri, giovani e potenti, che conoscevano il passato e che avevano il compito di ricostruire il presente. Tra essi vi era lei, l'artefice del Tempo, la serva del Fato, la giovane Voce dell'Oracolo. Il tempo passò e le cose tornarono normali, sotto il comando dei 5, i quali volevano che le leggi venissero rispettate e che nessuno osasse contraddirli.
Dopo la vittoria i leggendari messaggeri, sotto ordine degli Dei, fondarono rispettivamente 4 'Case della Magia', chiamate successivamente Gilde. Esse avevano il compito di accogliere tutte le vittime della guerra. Vennero definite le dimore terrene, dove il giudizio Divino era uguale per tutti; gli Dei tramite i loro servi potevano punire o aiutare gli umani, ancora deboli dopo la guerra. Le 4 gilde, pur essendo di origine sovrumana, rappresentavano 4 caratteristiche degli uomini e, in parte, degli Dei: Orgoglio, mondani o divini erano condizionati da questo elemento nelle loro scelte, se veniva infranto la punizione da scontare era la morte; Coraggio, virtù capace di rendere forti i più deboli, di sostenere gli animi impavidi e di dare la forza di difendere i propri ideali; Oscurità, non vi è animo, umano o divino che sia, senza questa essa dentro di se, non vi è luce senza buio, questo lato permette di sopportare il dolore della vita nella solitudine e di rifiutare le promesse della follia; infine, la Fedeltà, ciò che lega due o più persone, ciò che fa mantenere viva una promessa, una promessa che non può essere spezzata nemmeno da esseri superiori, è ciò che regola in parte la pace del mondo. E così con queste quattro strade poste nel cammino dell'uomo, gli Dei cominciavano a tessere quel gioco di sopravvivenza, dove era necessario lottare per vedere la luce della speranza.

Corre l'anno 1367 del 6° Ciclo Runico, il presente pacifico viene scosso da un vecchio male.
i Maghi provenienti da ogni parte del mondo conosciuto si uniscono alle gilde per ampliare e comprendere i loro poteri, vengono addestrati, istruiti. Il Regno di Salazar appare immortale, eterno, potente, nulla potrebbe mai distruggerlo, nulla potrebbe scalfirlo. I giovani sono i pilastri del futuro, questa nuova pace sembra immortale, ma gli umani si sbagliano, nulla dura per sempre e il loro incubo peggiore sta per risorgere. Così si riapre il Teatro del Destino dove gli Dei, abili burattinai, decideranno le sorti delle innocenti marionette, e gli umani dovranno lottare tra loro per un speranza di vita. I figli del Male faranno la loro comparsa a breve, i servi del Conclave giudicheranno gli infedeli e le stelle, nobili spettatrici, muoveranno la loro pedina sulla scacchiera Infinita; i discendenti dei 4 Cavalieri scenderanno in campo e i maghi e le streghe scateneranno i loro poteri. Il gioco della sopravvivenza si riapre con un nuovo capitolo tutto da scrivere, tutto è appeso ad un filo rosso tra vita e morte, e tu sei pronto a fare la tua scelta?