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Ultimo Accesso: 22/01/2011

rakk

Città dei Dogi ↗
Lasciati affascinare da una Venezia ambientata nel XVI secolo e scrivi la tua storia perdendoti tra le calli, i campi e i canali della Serenissima.

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Age of Rebellion

22/01/2011 - Ecco il perchè:

Ti iscrivi e poi: o ti adegui alle regole di chi pensa che tu sia presuntuoso e borioso e quant'altro di fastidioso come una mosca possa esserci se proponi o domandi il perchè di qualcosa non possa quadrarti, oppure a fine mese vieni sbattuto fuori.

Ho trovato un'utenza che faticava a distinguere gli articoli maschili da quelli femminili.

Ho trovato uno staff che regolisticamente mi ha dato da pensare, non sapendo destreggiarsi tra round, numeri, incantesimi..

Ho trovato pessima la maniera di gestione degli eventi, con descrizioni scialbe e minime, dei master.

Ho trovato l'amministratore particolarmente odioso: Gesù Cristo è morto duemila anni fa!! Che lei ci offrà il suo vino ed il sua pietanza, per riportare le sue parole, e ci sorrida nell'attesa che caliamo il capo per ritenerci degni di lei e del suo poter dire che noi SCRIVIAMO CORRETTAMENTE E GIOCHIAMO ADEGUATAMENTE ai SUOI standard [Perchè quelli sono i parametri di riferimento] ..allora ecco che, dopo pochi giorni, le lascio un commento NEGATIVO.

Sconsigliatissima, assolutamente, a meno che non siate nuovi del D&D e abbiate intenzione di crescere in seno alle idee di qualcun altro che condizioneranno le vostre. Per quanto riguarda la frequenza, è scarsa. Non ho incontrato altri che i commenti positivi diffusi per la pagina, e non me ne stupisco, anche perchè è RARO vedere un'utenza che supera i dieci.. Quindici? Ma a voler essere generosi.. VENTI.

Mi fermo qui altrimenti.. comuque negativo, assolutamente NEGATIVO. Per non parlare dell'assoluta mancanza di rispetto nei riguardi della persona al di là dello schermo!! Il posto giusto per farsi umiliare.

Recensione lasciata più di un anno fa

Il gestore di Age of Rebellion ha risposto alla recensione il 22/01/2011:

Cito, col consenso dell'autore, uno stralcio della risposta che il collega di Dragonland ha lasciato ad un altro commento negativo. Sarà forse per le curiose analogie fra i due soggetti? Sarà per uno stupefacente caso? Sarà perchè i "piantagrane" sono cosi pervicaci nel confermare l'attendibilità di quel vecchio adagio sulla perenne "gravidanza di alcune madri"?....sarà perchè parliamo della stessa persona? Rimaniamo nel dubbio e ripetiamo:

"[...] è avvilente vedere la facilità con la quale si dà la colpa del proprio non inserimento in gioco agli altri, e mai a sè stessi, al proprio non sapersi appunto confrontare, o semplicemente saper giocare. Si accusa uno staff di incompetenza dando per scontato di essere gli unici a conoscere le regole (eppure nessuno li vuole all'interno di uno staff, chissà perchè) sempre con una supponenza che fa comprendere che tipo di persona ci sia dietro al personaggio [...] talvolta troverei saggio farsi un'autoanalisi, prima di attaccare per puro livore una land, perchè questa non ha dato il "giochino" richiesto o non ha agito esattamente come si voleva che facesse per sè stessi [...] Capita comunque...non si può accontentare tutti e gli utenti che quando non ottengono la qualifica di unico eroe della land nel giro di un paio di giorni, si arrabbiano o si offendono, ci saranno sempre, purtroppo"

Mi permetto di aggiungere che questi "Dei dell'interpretazione", possessori e custodi dell'unico vero "Verbo del GDR", questi individui erranti che vagano di comunità in comunità per diffondere il loro "messaggio millenaristico" che incita a "spezzare le catene dell'oppressore" e favoleggia di una nuova alleanza fra gli uomini e gli Dei (loro appunto)....chissà perchè....chissà com'è....finiscono per essere presi a calci nel deretano (mi si passi la colorita metafora) da ogni gestione con cui abbiano a che fare.

Ragazzi ma fatevene una ragione, se nessuno vi ci vuole, un motivo ci sarà pure.

PS: concordo con l'invito di Gianluca quando auspica risposte prive di polemica, volte a ringraziare anche e soprattutto i commenti negativi quali utile fonte di crescita e miglioramento. Però va detto che gratitudine e gentilezza trovano il loro limite quando vengono inevitabilmente a cozzare con inciviltà e scorrettezza.