19/12/2009 21:56:29
Potremmo avere questo tipo di "regole universali" quando le gestioni avranno raggiunto un unico punto in comune: quella di voler fare un gioco di qualità separata dal gioco di quantità.
Molte gestioni interessano i numeri/fare i gestori/avere il png potentissimo, a discapito di poter fare buon gioco (ribadisco che il buon gioco non è determinato dal numero di quest che fai al giorno, ma da quanto i giocatori diventano autonomi nell'essere protagonisti del gioco e non comparse dei master.
Esistono molte land valide che fanno buon gioco, eppure non ha arrestato la creazione di nuove realta a che fine?
30/12/2009 02:11:29
Sono sempre stata ripresa anche io per questo motivo.
All'inizio me la prendevo e ci rimanevo male perche questo è il mio odo di giocare e solitamente detesto quando qualcuno si accanisce cercando di obbligarmi a cambiarlo
Il pensiero in azione a mio parere non è sbagliato dipende da come viene usato. Certo se un azione contiene solamente un pensiero senza nessun elemeto che il resto dei giocatori possa cogliere per interagirvi .. beh allora l'azone è decisamente inutile per il semplice fatto che è esattamente come giocare da soli, ma se un azione contiene una parte interattiva coglibile dagli altri giocatori che hanno cosi la possibilità di interagire , allora non vedo il motivo per cui non la si posa farcire con un indagine piu emotiva ed interiore del carattere e del modo di essere di un personaggio.
Il fatto che un pensiero in azione induca a sbagliare, perdonatemi ma lo trovo quantomeno assurdo... è una motivazione che a mio parere non ha decisamente senso, perche non ci va una laurea in ingenieria aereospaziale per distinguere in un testo quello che viene detto e quello che viene pensato , e se proprio vogliamo andare a vedere , chi non fa differenza tra queste due cose fa l'errore 200 volt peggiore fa Metagame.
Detto questo comunque posso dire che giocare senza pensiero in azione se ci si trov in mezzo a buoni giocatori, è molto piu divertente perche tutto è una sopresa.
Dipende dalla situazione insomma
(Scusate i probabili errori di battitura)
31/12/2009 02:11:21
Credo che ciò che rende un gioco di ruolo ... un gioco di ruolo. Sia la fantasia di un giocatore , che si deve muovere in un ambientazione , che sia questa supportata da un server o dalle regole di un libro. Questo non è per mettere il livello delle ambientazioni alla pari , ma per mettere in evidenza che ciò che rende un gdr un buon gdr è la capacità del gruppo ceh permette l'esistenza di quel gioco.
Dare la colpa a uno sceario accusandolo di essere solo fintamene vario , è come dare la colpa a noi stessi che facciamo parte di queste comunità.
Quello che manca non è un gdr con una ambientazione strafiga (i bravi giocatori riescono a fare buon gioco anche con pochi spunti, perche se li creano) o con un regolamento chiaro che identifichi esattamente cosa si trova in quel determinato gdr , per il semplice fatto che una situazione del genere è impossibile. Siamo tutti diversi , ognuno ha le sue idee e la sua concezioe del gioco, sarebbe come dire che a D&D si gioca solo in quel modo quando è semplicemente più fattibile che i gruppi di gioco vengano formati in base ai gusti dei giocatori che ci si dedicano.
Chi organzzai una campagna a un cartaceo, tendenzialmente inviterà a giocare solo i giocatori con cui si trova bene , ma per arrivare a trovare quel giocatori sicuramente avra dovuto giocare anche con tipologie di giocatori che non ha gradito, altrimenti non avrebbe potuto farne una selezione
Lo stesso vale per un gdr online, la varietà del gioco è importante , permentte di farsi un idea del panorma possibile , delle idee diverse dalle proprie rispetto al gioco senza contare che idealizzare un sistema di land dove ogni gioco specifichi esattamente quale è la tipologia di gioco , e quindi di giocatori che vi partecipano, significa negare ai giocatori con idea diversa , la possibilità di giocare in una determinata ambientazione, il chè è sciocco a mio pare poichè si può tranquillamente convivere e portare avanti il gioco prediligedo i giocatori con cui ci si trova meglio con lo stile di gioco che preferisce convivendo con chi la pensa diversamente. Cioè perche deve esserci un solo modo di giocare per ogni land? E' paranoia , si parla di un Gioco di ruolo Online , la cosa che mi pare ovvia è che si deve convivere , e se in un gdr non trovo nulla che mi stimoli a coltivarci una storia perche non riesco a sopportare che qualcuno possa concepire l'eistenza o la non esistenza del pensiero in azione, nessuno mi obbliga a continuare a giocarci , e non c'è nulla di male ne di antipatico in questo. Nessuno comprerebbe mai un libro che gli fa schifo leggere.
02/01/2010 13:46:49
Il fatto che i chiami " Gioco di Ruolo" non presuppone che la fantasia non sia presa in causa in tutta la sua importanza. Il concetto di fantasia non presuppone nemmeno che non esistano delle regole da seguire, ma queste regole non devono andare a limitare la mia libertà di esprimermi.
Sarebbe come dire a un disegnatore che, se vuole descrireve quella determinata storia deve farlo in quel determinato modo, se non ne scrive un altra
I giochi che mi hai citato, non sono affatto paragonabili al GDR su questo punto di vista, ma anche se volessimo metterli confronto, sarebbe come se nella pallavolo esistesse la regola che ogni giocatore debba essere alto uguale, schiacciare la palla con la medesima potenza , correre alla stessa velocità
Il tipo di chiarezza che vorresti inserire tu , da quello che ho capito, si riferisce allo stile di gioco( azioni lunghe o corte, pensiero in azione o no, tempi di risposta ecc) poi magari ho capito male io , ma se non è così , cioè se intendi specificare che tipo di giocatori sarà possibile trovare in una determinata land, allora mi trovo semplicmente in profondo disaccordo. Il limite per i giocatori esiste perche: se a me Player piacerebbe giocare in una determinata land per la sua ambientazione ma quella determinata land prevede di regolameto che io debba stravolgere il mio modo di vedere il gioco , allora vuol dire che se voglio giocare devo cambiare il mio modo di esprimermi...perche il mio non va bene...
Poss giocare il quella land solo se sono quel tipo di giocatore.
Sono d'accordo che ci debbano essere delle regole che devono essere rispettate (Vietare il Metagame, i Power Player, la mescolanza di on e Off , la correttezza grammaticale ecc, sono anche daccordo a limitare il tempo di risposta durante le quest) ma per il resto , il modo di giocare, e interagire deve essere libero saranno poi i giocatori tra di loro a scegliersi per affinità , e quando si troveranno a dover interagire anche con persone con metodi diversi , sta all'intelligenza di ognuno venirsi un po incontro.
Se tutto sta nella sfiducia che questo possa avvenire...beh non credo che sia possibile avere una visione di comunità
02/01/2010 22:11:57
Io credo che per quanto venga vietato e per quanto vengano ammoniti i pensieri e derivati nelle azioni di un pbc, il 99 % dei giocatori li utilizza.
Si utilizzano riferimenti al passato, paragoni, ricordi, attribuzioni di qualità a sè stessi o ad altri personaggi ad esempio < storce il naso e scuote la testa alla risposta ignorante e inappropriata dell elfo> oppure < il fascino irresistibile della giovane naga> o ancora <tenta di portarsi dietro alle due creature, sebbene non abbia intenzione di attaccarle>
Nel primo screditi una mia risposta in metaplayng e non posso arrabbiarmi, nel secondo esempio mi costringi a vederti affascinante quindi limiti la mia interpretazione del tuo personaggio, nel terzo esempio mi mandi in confusione perchè passo male se mi difendo e allo stesso modo se poi mi attacchi senza essermi difesa e non posso contestare ( alla fin fine il mio pg come poteva saperlo?)
Quindi i pensieri nelle azioni ( e derivati ) in principio non mi piacciono, sarebbe bene cominciare a considerarli come errori.
27/01/2010 18:12:40
Io mi sento di spezzare "un'arancia" a favore del nostro amico.
Non ho letto tutte le risposte, solo un pò le ultime e così ho deciso di scrivere.
Ci sono momenti fondamentali nella vita di ognuno di noi in cui il nostro pensiero scaturisce e provoca un determinato aspetto estetico del nostro volto, un'espressione.
Quando si ruola sarebbe invece buona norma (coi dovuti limiti di tempo e di aderenza a ciò che si sta giocando) proporre i propri pensieri...non perché qualcuno abbia i poteri magici di leggerli e profanarli (qui subentra la bravura del player che hai di fronte!!!), ma per il semplice motivo che si potrebbe rendere l'idea sull'espressione che si ha!
Adesso partiranno un'infinità di post sul fatto che per "scrivere" l'espressione del volto devi essere bravo nella ruolata e questo commento ci sta. Ma ci sono delle situazioni in cui "dicendo" una cosa e "pensandone" un'altra rendi l'idea di ciò che accade.
Es.:
<Gina è davanti al più grande maestro di arti marziali che tra l'altro è anche molto bello; lui la guarda con discrezione e lei ricambia con un tiepido sorriso facendosi sfuggire un semplice ed ammiccante> adoro le arti marziali ne sono una grande appassionata! <..."ma de che, non me le so' mai filate" dice a sé, mentendo e continuando a sfoggiare un sorriso tirato ed una ruga di menzogna>
Se provassimo a dire la stessa frase senza aggiungere sentimenti, emozioni e soprattutto "pensieri" (che in questo caso è necessario per rendere l'idea della scena), si capirebbe che la pg è un'amante delle arti marziali e basta! ;))
Non so, questa è la mia idea. Ripeto, entro certi limiti credo sia giusto!
Ciao ciao.
27/01/2010 21:55:47
In linea di principio è sbagliatissimo scrivere i pensieri. Lo hanno detto in tanti, ed i motivi sono quelli elencati.
Si può tranquillamente giocare per ore senza farlo, trovando il modo per farlo trasparire.
Poi entra il discorso del regolamento interno al gioco. Se ci sono razze telepatiche, sarebbe logico che i pensieri venissero scritti per agevolare il loro gioco.
Oppure ci può essere una gestione che lo permette, magari implementando una funzione che cambia il colore delle lettere se uno usa il pensiero, così da permettere una gista giocata.
28/01/2010 10:59:01 e modificato da la kaiah il 28/01/2010 11:25:46
ace, ma che hai scritto?! ?___?
IMHO giocare con un player che ha l'abitudine di mettere i pensieri nelle azioni per me è come andare al cinema con qualcuno che per tutto il film ti racconta cosa succederà nei prossimi 10 minuti.
Nonostante tutto, sono fondamentalmente tollerante verso chi usa i pensieri in azione, ci sono occasioni in cui un pensiero inserito è innocente e incide poco sul "flusso" di gioco, altre che fanno storcere il naso. in ogni caso, nell'esempio che ha lasciato clori, nei panni di chi muove il maestro troverei più divertente leggere che Gina vola appiccicandosi al muro perchè non sa neanche tentare una parata appena il maestro fa una mossa di karate, piuttosto che aspettarmi una reazione simile già solo leggendo la sua prima azione.
28/01/2010 14:57:28 e modificato da mikee il 28/01/2010 15:02:11
29/01/2010 07:47:09 e modificato da himbro il 29/01/2010 17:41:16
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