L'importanza di certificarsi W3C postato il 29/07/2012 14:55:19 nel forum programmazione, gdrcd, open source, hosting
C'era una volta (e c'è ancora) il W3C, che con il suo grande e magnanimo spirito, certificava, tramite un apposito tool HTML e CSS del sito web in questione.
Certificare W3C significava ottenere un "bollino" attestante che avevamo fatto il nostro lavoro di web-designer "a mestiere", che non c'erano errori di forma nel codice e che quel codice sarebbe stato riconosciuto come 'corretto' anche dal più intransigente dei puritani.
La domanda che oggi voglio porre è questa: E' ancora così? Validare in W3C, alla luce degli sviluppi del web moderno, dove molto spesso validare diventa spinoso, e alla luce delle migliaia di plugin, affarini e widget in Javascript... validare è ancora sinonimo di qualità del codice?
E il CSS? Validarlo era impossibile e rimane ostico a tutt'oggi: vale la pena prevedere un CSS modulare, e ragionato nello specifico per ogni singolo browser (IE, come sappiamo, ha le sue manie da principessa, e anche Opera non scherza). Se nel mio CSS infilo i fantastici filtri di IE, il W3C mi risponde picche.
Noi abbiamo validato per l'HTML 5. Ma nella vostra opinione... questo "bollino" serve davvero?
A voi! 😄
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29/07/2012 20:38:29
Mah, non sono molto concorde. Per quanto esistano tesi discordanti il W3C rappresenta uno standard di professionalità e di massima fruibilità del codice in questione. Ovviamente questi standard sono così elevati da escludere molte delle ciarabattole luccicose che fanno tanto gola a buona parte dell'utenza del net ed è questo punto che ha trasformato la validazione da segno distintivo di un sito fatto a regola d'arte ad una noiosa restrizione da non considerare.
Poi del fatto che alcuni siti cubino banda e risorse a manetta a chi importa quando ho il mio bel paciocco in java?
Di sicuro non all'utente medio.
E' la dura legge del mercato, non importa quel che è giusto e corretto, importa solo quel che segue il trend del momento.
E poi insomma, ben pochi sanno creare un sito in termini di W3C Strict, quindi tantovale deprecarlo a prescindere e far finta che non esista, no?
29/07/2012 20:39:16
Il mio parere è il seguente. Sicuramente un sito che rispetti i parametri W3C è un sito ben fatto anche se, molto spesso capita di dover usare degli accorgimenti per IE e quindi non poter validare il sito con i suddetti bollini. Io ritengo che un sito prima di rispettare tutte queste norme debba essere usufruibile da quanti più utenti possibili e se io vedo male un sito con IE ma lo vedo bollato con il W3C sinceramente non me ne importa molto perchè per me sarà un sito non ben adeguato a tutti i browser circolanti e in uso. E' sicuramente una marcia in più ma prima di tutto occorre che il sito sia veramente usufruibile.
Per i CSS e quant'altro aggiungo che come ha detto kidemonas, molti neppure sanno cosa siano queste paroline quindi a che pro?
30/07/2012 06:26:49
Tutto dipende dal sito e da cosa dovrà fare questo e a chi è rivolto. La validazione W3C per quanto spinosa e complicata in alcuni casi, in certi altri diventa additttura un blocco per certi versi dato che alcuni codici non vengono accettati in alcuna forma. Già se vuoi utilizzare framework ad esempio esterni, di google o simili, spesso passando le pagina a validazione W3C falliscono perchè gli stessi contenuti di questi non risultano validi.
La validazione W3C ti da l'assoluta certezza che la tua pagina sarà fruibile da chiunque, e per chiunque si intende davvero chiunque anche chi ha ancora un po' più datato e usa magari IE6 o IE5 se fai una validazione di HTML 1.1. Poi appunto dipende anche dalla validazione che vuoi farne, in base a quali canoni e regole vuoi validare il codice.
Per me è relativamente valido unicamente in base al tipo di prodotto e al pubblico che devi raggiungere e per quale scopo. Se devi "abbagliare" a volte è meglio distaccarsi dalla validazione per poter appunto usare qualche framework e qualche funzione relativa, che magari non ti farebbe passare la convalida. Di certo è che sono pochi i siti validati è vero anche quelli professionali.. perchè è difficile, ci vuole pazienza e tanta per far passare la validazione, se ne hai e hai piacere, di sicuro è una piccola "certificazione" del lavoro svolto che può sempre risultare un piccolo fiore all'occhiello, a volte, è una cosa molto soggettiva in realtà.. dato che c'è poi anche chi pensa che sia una cosa inutile e non vede troppo di buon occhio chi, a parer loro, "spreca tempo" per far passare la validazione W3C quando con lo stesso impiegato per questo spesso, se usato per sviluppare ci metti su altri svariati siti non validati.
30/07/2012 08:02:51
Trovo personalmente importante la certificazione W3C nel caso in cui si metta al primo posto l'"accessibilità" al sito (un parametro per me fondamentale).
Accessibilità, peraltro, non significa garantire l'utilizzo di browser obsoleti, ma assicurare la fruizione dei contenuti a qualsivoglia utente.
http://www.codestyle.org/css/media/braille-BrowserSummary.shtml ↗
30/07/2012 09:43:16
Personalmente trovo la certificazione W3C una cosa molto importante, perchè attesta che almeno con la visualizzazione grafica, NON si dovrebbero avere problemi.
Che poi la cosa sia vera solo per la home, molto spesso, è un altro paio di maniche :D
Però trovo inaccettabile vedere siti che hanno più di 100 errori...
Voglio dire, il validatore del W3C ve li corregge pure, ascoltatelo! xD
Quando scrivo del codice html, sinceramente, me ne infischio di IE, finché è validato.
Gli ultimi IE alla fine funzionano abbastanza bene, ed anche se non funziona un gingillo grafico, non ho intenzione di sbattermici per sistemarlo (attenzione, parliamo di gingilli, non di problemi effettivi di visualizzazione).
30/07/2012 12:59:52
Mah, che sia prova di un buon lavoro non c'è dubbio ma è solo un "complimento" per chi l'ha creato. Visto da un utente che sa poco di questa roba non è che pensa che il sito è superfigo solo perchè validato! Quindi se c'è meglio ma consideriamo anche che chi se ne intende sono davvero poche persone, e forse, sarebbe pure meglio educare l'utenza in queste piccole cose che potrebbero fargli capire la qualità di un sito
30/07/2012 22:08:11
Ricordo il tempo in cui nacquero le validazioni; i certificati per garantire che si è dentro delle norme prestabilite da altri... magari pagando per avere un bollino.
Oggi viviamo in un mondo sempre più certificato. Si spera che siano un modo di garantire un prodotto o un servizio. Spesso e volentieri non lo è.
Nel caso di un sito per un gioco che cosa si può dire? Bravo al programmatore che ha passato il vaglio del codice.
Ma se poi il gioco è orripilante??? La certificazione può avvisarmi di questo???
30/07/2012 23:28:02
Siamo consci che ovviamente un buon codice non sia sinonimo di buon gioco ma l'argomento è se sia importante validare il codice, indifferentemente che l'opera finale sia gradevole o meno.
Un programmatore che sta sviluppando un gioco di ruolo deve essere attento che il codice sia pienamente certificato o può permettersi di ridurre l'accessibilità da determinati browser pur di implementare scelte di codice "singolari"?
31/07/2012 00:28:06
Una certificazione w3c tra la tante possibili (e non compatibili tra loro) certificano unicamente il rispetto di una certa "grammatica" e per quanto non rispettare la grammatica sia un possibile (dato che a seconda della certificazione a cui si punta cambiano le regole) errore, rispettarla non significa un successo.
Non rispettare il w3c per la validazione dell'html non ha comunque a che fare con la sicurezza di un sito dato che l'html per natura non può essere insicuro.
Può esserlo il codice lato server o il codice client (tipo js), ma non l'html.
Rispettare la grammatica w3c non significa necessariamente che si sta dicendo qualcosa di sensato con l'HTML o che non sia inutilmente ridondante o pesante.
"il cane decolla la valigia nel sottomarino" è grammaticalmente corretto e il validatore sarebbe contento, peccato che non si è detto niente di sensato.
La valutazione w3c va presa come un termometro iniziale di valutazione del proprio lavoro, non è un bollino di merito verso l'utenza finale.
Tra i peggiori siti sulla rete ci sono quelli che mostrano il bollino w3c.
Probabilmente convinti che basti esporre quello per dimostrare di aver fatto un buon lavoro.
Già solo provare a discutere di "buon sito" accostato a "validazioni w3c" per me è un pericoloso campanello d'allarme.
31/07/2012 00:43:15 e modificato da clemence il 31/07/2012 01:12:47
Integro il pensiero.
La conoscenza della grammatica della lingua in cui si vuole comunicare non è un merito, ma il minimo indispensabile per comunicare.
Andando oltre l'ovvio quindi, per valutare la professionalità nella comunicazione, si deve guardare unicamente al contenuto dando inevitabilmente per scontato che la forma debba essere pressocchè perfetta.
E i validatori w3c non possono entrare in quel merito (contenuto), ma solo in quello iniziale (la forma).
I validatori w3c possono essere un "abc", ma sapere l'abc non è neanche preso in considerazione per una valutazione professionale in quanto senza quello...beh...non c'è niente proprio.
Cercando un parallelo è come dire: l'importanza di saper coniugare il verbo essere per vincere il premio Strega.
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