Anche questo è un atteggiamento raro e intelligente. Concordiamo. Quasi nessuno, peraltro, è brutto e puzzone. E' che riscontriamo spesso un eccessiva facilità a considerare un ingresso in uno staff con tutto quello che comporta, una cosetta semplice. Un onore, con poco onere. Far parte di uno staff significa anche abbracciare l'intendimento off game di una gestione e anche una "policy". Così come una gestione non dovrebbe e non deve basarsi sulla sola educazione o disponibilità. Ma anche sulla *capacità* di un player che, in ambito organizzativo, non è sempre scontata. Quando hai uno staff seguito e "vigilato" è importante cercare di essere franchi nelle valutazioni ma non inclini alla bolla. E questo non è facile.
Spesso ho sentito la frase: "...dal vivo non sei male..."
Ora potremmo stare ore a discutere su come gli altri mi percepiscono o come mi pongo, ma di fatto io ho sempre trovato lati positivi nel frequentare di quando in quando i giocatori e colleghi. A volte il livello si è mantenuto su una cordiale conoscenza, altre volte su una amicizia (per quanto, purtroppo, quasi sempre a distanza).
Secondo me, e con questo rispondo ad altri interventi di colleghi, la cosa è deleteria quando iscriversi ad un gioco significhi de facto cercare "compagnia" (non so se rendo l'idea).