02/12/2014 18:34:03
L'idea di una categorizzazione tramite i tag, rendendo come dicono sopra i tag da inserire più controllati sia a livello di possibilità di scelta, che a livello di cosa inserisce il gestore (nel senso mi aspetto anche che qualche furbo poss ainserire "moderno" come tag in una land del signore degli anelli solo per avere visibilità) mi è sempre piaciuta come idea, anche perchè come detto sopra permette una catalogazione che permette ricerche più mirate.
Categorizzazione che non è detto che impedisca di mantenere anche la vecchia categorizzazione se si includono le categorie attuali tra i tag inseribili.
per esempio una land potrebbe inserire tra i tag: [fantasy] [fantasy d'autore] [signore degli annelli]
e apparire sia nella lista fantasy che nelle altre due:
senza perdere visibilità se uno cerca tra le land fantasy
e mantenendola se uno cerca specificatamente tra le land del signore degli anelli.
Insomma vedo la cosa solo come vantaggiosa per le land alla fine.
02/12/2014 19:15:46
02/12/2014 19:42:10
03/12/2014 03:05:03 e modificato da ilgrandeinverno il 03/12/2014 03:07:37
04/12/2014 21:22:26
Ohw... no Messeri.
05/12/2014 00:01:22
05/12/2014 00:43:11 e modificato da ghennadi72 il 05/12/2014 01:13:20
Faccio una banale riflessione sulla presunta contrapposizione tra interesse pubblico (quel che è più chiaro per il visitatore del portale in cerca di un gioco) e interesse privato (interesse dei gestori a non ritrovarsi penalizzati in termini di visibilità).
Già la distinzione di per sè è piuttosto antipatica e fuorviante, dato che gdr-online.com non è una public utility. E' "solo" il portale di riferimento per il genere, almeno in ambito italiano e per conseguenza diretta é la vetrina a cui nessun gestore, a meno che non voglia intenzionalmente basarsi solo sul passaparola, può permettersi di ignorare. Ma diamola pure per scontata.
La contrapposizione tra i due aspetti è semplicemente folle e alimentarla a mio parere risponde ad una logica schizoide e (probabilmente) vendicativa. Guardiamoci attorno. Il mondo del PbC, inteso come offerta (land attive e vitali) e come domanda (utenza potenziale) è in continua contrazione.
Idealmente queste sono le condizioni in cui, se si tiene a che da qui a qualche anno esista ancora un mondo di appassionati al PbC/PbF, la cosa più idiota da fare è togliere visibilità alle land e alle esperienze che già funzionano, in nome di una teorica pari opportunità offerta a carrettate di land aperte dall'entusiasta di turno che chiude dopo tre mesi.
In questo senso a mio parere, interesse del potenziale giocatore in visita sul portale e interesse dei gestori, convergono. Un potenziale giocatore alla ricerca di un gioco frequentabile e sufficientemente frequentato da non ridurre le giocate a una serie continua di tete-a-tete-io-te-e-mammeta-emio-cuggino, non ricava alcun vantaggio dal trovare elenchi lunghissimi in cui una ventina (siamo generosi, si) di land funzionanti sono seppellite in mezzo a cento altre moribonde e, peggio, a cento altre in perenne alpha/beta test alle quali, ad oggi, paradossalmente il portale dà maggiore visibilità grazie al sistema dei thread di presentazione, che restano aperti mesi, catalizzando ovviamente le attenzioni dei visitatori del portale.
Continuare con questa tiritera ridicola dei gestori cattivi ed egoisti, nel momento in cui si preoccupano della visibilità dei giochi che animano, lo trovo piuttosto miope (per chi è in buona fede) e sintomo di pochezza intellettuale (per chi è in cattiva fede e/o animato da ansie di rivalsa nei confronti di chi è ancora vivo e vegeto nonostante tutti i pronostici negativi).
Fine della riflessione. Non ho e non propongo soluzioni, ma mi limito a suggerire questa riflessione agli amministratori del portale che a mio parere farebbero bene a chiedersi in che modo l'organizzazione dei contenuti del portale può aiutare, sostenere o piuttosto penalizzare (fino ad affossarle seppellendole in un indistinto rumore di fondo) anche le esperienze che ancora funzionano, inseguendo un'idea astratta di par condicio. O, peggio, prestando orecchio e cassa di risonanza agli spurghi vendicativi del rosicone di turno che assume surrettiziamente lo stendardo della pubblica utilità.
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