Consiglio caloroso :p postato il 29/11/2004 14:20:59 nel forum giochi online
siete appassionati di D&D e il cartaceo vi sembra un po` riduttivo poichè praticato sempre tra lo stesso gruppo di 5 persone? soluzione= tana del ladro... vi assicuro che merita davvero di essere visitato... e se vi prende il gioco, vi assicuro che non vi lascia più..... :p
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30/11/2004 05:49:17
si, soprattutto per come i gestori trattano i vari PG che partecipano, io evito di tornarci.
30/11/2004 10:06:59
Se siete appassionati di D&D smettete e provate un gioco di ruolo, credetemi guarire si può :)
KT1 "D&D non è un gdr" mode on
04/12/2004 12:29:02
kt1, io non generalizzerei così.
E` vero si che D&D è inflazionato e portato al Beat&Up dati i vari videogiochi: BG, NWN, e altri.
però chi a D&D gioca dai tempi che furono è un OTTIMO giocatore di ruolo.
Se giochi a NWN poi Interpretare diventa MOLTO proibitivo.
Non vale x tutte le persone, non è un accosa ai Videogiochi, però è un dato di fatto.
Non basarti solo su fatti recenti che definire "modaioli" è poco.
Purtroppo la commercializzazione di D&D ha portato a una eleata diffuzione del prodotto, ma ad un ababssamento spaventoso dei livelli di gioco [soprattutto per i tanti ragazzini che si buttano a "giocarci"]
05/12/2004 09:27:50
Personalmente Tana non mi piace, per il fatto che preferisco l`Interpretativo totale al GDR "numerico" ancora legato alle fondamenta del cartaceo.
Ma a parte quello, oggettivamente, Tana è fatta bene...
P.S. D&D è un GDR... pessimo, ma lo è :-P
Se almeno avessero avuto la decenza di restare alla prima versione di Gary Gygax... un pezzo da museo ok, ma amabile come antiquariato. la Terza Ed fa ridere i polli :D
05/12/2004 10:51:50
[Quote]
preferisco l`Interpretativo totale al GDR "numerico" ancora legato alle fondamenta del cartaceo.
[/Quote]
Anche io (pur non conoscendo TdL) trovo inadeguato il gameplay di D&D 3a Ed. per un gioco online (è del resto il motivo per cui da tempo sto lavorando ad un gameplay proprietario).
Tuttavia desidero lumi sul gameplay di un "Gdr Interpretativo Totale" e, avendone finalmente trovato un esperto, non posso esimermi dal chiedergli come il gioco funzioni, secondo quali regole, con che sistema di calcolo degli esiti e con quali scale di comparazione valori.
Voglio peraltro rassicurare tutti che la mia non è una domanda polemica: semplicemente finora sono stato talmente sfortunato da incontrare solo "sedicenti" giocatori di ruolo interpretativo convinti che (non ridete, vi prego: sono serio) l`esito di un`azione dipenda da come essa viene descritta e che la coerenza del PG sia da affidare solo al suo buon senso e non a dei parametri di riferimento.
E` buffo poi sentire le argomentazioni difensive all`ipotesi di un bambino di dieci anni che ben descriva un attacco ai danni di un veterano d`arme, magari meno ferrato nell`italica lingua, e che per tale motivo esca vincitore senza appello in un duello all`ultimo sangue.
Mi siedo diligentemente al mio banco e attendo che la lezione inizi. ^____^
P.S. - Che curiosa coincidenza: Lohe sembra la contrazione di Lord Hexx, gestore di TdL...
05/12/2004 13:48:55
Come espresso più volte nella mia replica, è un discorso troppo ampio per essere trattato qui.... tanto che alla prima l`eccessiva logorrea pare aver sforato (non compare il post). Vedo di spezzare dunque in due post, dato che non posso esimermi dall`aiutare chi con cotanto desiderio auspica in "lezioni".
Ridurre il mare di linee guida che regolano l`interpretativo alla citazione così riportata è effettivamente assurdo, ma altresì spiegarle brevemente è altrettanto impossibile.
Mi limiterò a due accenni metaforici :
1 - Avete mai arbitrato un cartaceo? Si? Allora lo sapete a cosa serve davvero lo "screen" del master : a far credere ai giocatori che stai seguendo alla lettera i dadi, anche quando in realtà stai giustamente premiando chi sta giocando meglio, o chi offre allo svolgersi della trama spunti più meritevoli ed interessanti. Quando tu, master, giochi verbalmente una discussione fra un PG ed un PNG, ti baserai soprattutto sulla bravura del giocatore di interpretare quella fase, e non semplicemente sul Carisma del PG. Altrimenti, stai facendo diventare un Gioco di Ruolo (il cui nome è tutt`altro che casuale) il giro dell`oca. E se quel PG ha un Carisma basso giudicherai buona l`interpretazione se il giocatore cerca di far trasparire questa caratteristica. Da lì a capire che una simile costituente di un PG possa essere espressa da un Backround ed una descrizione, da un modus operandi, e non solo da un singolo numerino, il passo è breve.
2 - Oltre quale livello di QI l`essere umano raggiunge la capacità di pensiero astratto tale da permettergli di capire quali sono i limiti e le possibilità plausibili di un Personaggio basandosi su quello che tale personaggio è, senza necessità di uno schemino per bambini che lo faccia per lui? Quando nel SdA abbiamo riso sino allo stremo nel vedere Legolas far skate sugli scudi o surf sulle proboscidi di olifante, avevamo bisogno di un rapporto fra DES e FOR per capire che era una cavolata cinematografica? Se, leggendo per dire un bel romanzo sci fi, per esempio Abissi d`Acciaio di Asimov, il protagonista Elijah Baley, di colpo, a pagina 50 si fosse messo a fare tripli salti mortali con avvitamento, la narrazione non sarebbe divenuta irrealistica, ridicola, grottesca? C`era la scheda del PG Baley in appendice per far capire al lettore come era normale che si comportasse un certo personaggio narrativo?
05/12/2004 13:49:20
Il GDRPI preme sull`interpretazione, in quanto il GDR portato a questi punti diviene una vera e propria gestione di un alterego complesso e credibile. Le regole ci sono, tante, e profonde. E questo limita l`accessibilità d`utenza, in quanto si, entro certi limiti, al giocatore tocca studiare, e studiare sodo.
L`errore più comune commesso nell`interpretativo puro è proprio il cadere in inganno nel dualismo PG/Giocatore, confondere le conoscienze delle due entità, che restano come ovvio distinte, ma richiedono più che mai uno sforzo di oggettività ed estraneazione da parte del giocatore, decisamente non alla portata di tutti.
Nondimeno, richiedono un lavoro costante e continuo dei "moderatori", affinché si possano circoscrivere gli abusi, più che possibili in un sistema che si basa su regole che possono essere male interpretate, o al di sopra delle possibilità di qualcuno. Le problematiche tuttavia ci sono ovunque, in un interpretativo certo non esisterà mai la figura idiota del "Player Killer", per ovvie ragioni. A ciascuno il suo.
Questi sono solo accenni, delucidare anche solo per sommi capi le regole che stanno alla base, in sede quale questa è non solo fuori luogo, ma piuttosto improponibile.
Consiglio dunque agli interessati alla questione di cercare documenti in merito in rete, nella bolgia di "lezioni" azzardate e di produzioni quantomeno discutibili, si possono trovare le opere di chi si è dedicato con profondità analitica a tali questioni, per il supporto proprio dei giocatori.
Personalmente posso dire che con un valido livello organizzativo e gestionale, ci si gioca benissimo, senza demoniaci problemi di incompatibilità interpretativa delle regole, come in tutte le cose ci vuole il cervello. E la voglia di fare e mettersi in discussione.
Magari poi aggiungendoci un pizzico di umiltà raggiungi la perfezione... ma lo ammetto, certe volte pretendere quella è pretendere troppo ^___^
05/12/2004 14:11:27
Grazie della lezione: ora ho finalmente tutte le risposte che cercavo ^____^
05/12/2004 18:27:07
Kadath non credi che tutto quello che hai detto può essere gestito anche con la 3° Ed di D&D?
In fondo è solamente un sistema di gioco, come ne esistono tanti, ti pare?
Tutto quello che hai detto [che mi trova in accordo su ogni singola riga] credo si possa implementare anche col sistema di D&D [3.0//3.5] e in una città virtuale.
07/12/2004 11:48:26
(Gemini, ho tentato di risponderti al PM, ma hai la casella piena ^___*)
Non sono d`accordo Kyle, perché, se in termini di "singolo" la cosa è teoricamente fattibile, in termini di gruppo non lo è più.
In questo faccio mio un commento del PM di Gemini, che in quell`ambito ho in un certo senso contraddetto, ma che in questo mi pare calzare. Finché sei in pochi, e puoi avere un controllo totale del buon senso dei giocatori, è un po` come giocare al cartaceo. Hai un certo contatto continuo con tutti i partecipanti, e puoi reinterpretare le regole a seconda della coerenza. E così come ci può stare nelle regole il backstab con la ballista (come nel mitico The Gamers :P ), hai tutti i mezzi per impedire che una simile assurdità si possa verificare.
Ma quando la gente è più numerosa, non puoi avere un controllo capillare (nè basato sulla fiducia personale), e i valori numerici diventano sostituzione della moderazione umana laddove non può arrivare (e si, credo ci sia una soglia limite oltre la quale o decidi di cominciare ad essere davvero severo con gli esili, o accetti i paradossi e ti affidi ad un supporto macchina - è anche per questo che Lot non è né vuole essere un GDR, non fa nulla per equilibrarsi su nessuno dei due piani, pur avendo sfondato da molti anni la soglia del controllabile).
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