Il pg compagnone postato il 11/03/2018 18:42:59 nel forum giochi online e modificato da pleiades il 11/03/2018 18:47:03
Riflessione sortami di recente, mentre pensavo a un nuovo pg.
In genere leggendo l'ambientazione mi vengono in mente diversi pg che potrei fare e il tipo di personalità che potrebbero avere mi sorge spontaneo: da lì definire una storia che spieghi il carattere o come il pg ha imparato certe cose è facile.
Semmai mi soffermo prima, in fase di scelta tra le idee che mi vengono per diversi pg, a pensare se poi sarà o meno divertente da giocare.
E appunto ho realizzato di colpo quanto sia troppo più "comodo" il pg compagnone.
Intendiamoci: ritengo sempre un mio dovere evitare di tagliarmi le gambe da sola con eccessi di caratterizzazione, come ritengo mia responsabilità cercare di crearmi gioco e spazio.
Quindi valuto sempre cose come "se faccio un pg taciturno e burbero devo pensare a un motivo per cui gli altri dovrebbero voler giocare con me" o "se faccio un pg arrogante perché gli altri non dovrebbero mandarmi a quel paese?".
Ma è innegabile che le caratterizzazioni più marcate della personalità ti riducano lo spazio di interazione e di gioco in generale.
Non serve arrivare a disturbi mentali (che ormai odio, per quanto se ne abusa a cavolo): basta una forte convinzione etica/morale, per dire; o una fede religiosa ferma.
Mi è capitato ripetutamente o di dover lasciar perdere un pg perché magari era l'unico con delle convinzioni rigide in mezzo a una marea di pg "liberal" a cui andava bene tutto, oppure di dover forzare cambiamenti della personalità per riuscire a giocare.
Il pg compagnone, viceversa, non ha mai di questi problemi.
Per pg compagnone non intendo uno che cerchi di fare il simpatico con tutti.
Intendo piuttosto un pg che ha tutti gli angoli smussati, cosicché può star bene in quasi tutte le situazioni e compagnie. Un camaleonte sociale.
Un tipico esempio è il bardo spensierato. O in modo più sottile il pg sociale smaliziato, che ti sorride pure se vorrebbe bruciarti casa dopo avertici chiuso dentro e barricato le uscite.
E' un tipo di pg che ha immensamente più possibilità di gioco: non ha locali troppi malfamati in cui non andrebbe mai, non è troppo schizzinoso per fare certi lavori, o troppo serio per attività ludiche/goliardiche, né troppo ottuso per poter occasionalmente sentire una lezione accademica, ecc.; non è razzista verso nessuno, non ha odio per questa o quella organizzazione, non ha una fede così stringente da schifare gli eretici e miscredenti.
Può andare ovunque, parlare con chiunque, partecipare a qualunque cosa.
In certi gdr da tavolo cose come essere onesti, osservare la legge, avere credenze limitanti (anche se nobili) vengono considerate come un difetto/svantaggio: proprio perché limita la libertà d'azione.
Viceversa, nei pbc ho sempre visto considerare la cosa in modo relativamente superficiale: l'idea più diffusa sembra essere che "dare svantaggi al pg lo rende più divertente da giocare" rispetto alle tante Mary Sue.
Il che è ovviamente vero, ma quello su cui mi trovo a riflettere non è il divertimento di giocare un certo pg, quanto proprio il fatto che dare lati del carattere "meno facili" porti proprio a ridurre le possibilità di gioco: se ti giochi un pg nobile con coerenza non puoi unirti alla gara di rutti alla bettola (e allora tutti i nobili sono degli ammirevoli democratici tolleranti), se fai il tipico drow razzista ti ritrovi a giocare solo con altri drow o giù di lì, e così via.
C'è, davvero, una soluzione alla cosa?
E' solo un problema dalla parte dei giocatori? Oppure è fisiologico il fatto che interpretare personaggi di maggiore profondità porti a chiudersi tendenzialmente in una nicchia?
11/03/2018 19:14:06 e modificato da nick nightingale il 11/03/2018 19:15:55
Secondo me la soluzione sta tra il buon senso del giocatore e il gioco della Land: quando mi iscrivo devo capire benissimo che tipo di gioco viene offerto e in quali ambiti posso sviluppare il mio personaggio. A questo punto so se è fattibile creare il nobile spocchioso; mentre il livello di spocchiosità lo valuto sul mio buon senso, sapendo che più estremizzo più il personaggio è complicato da giocare.
Stessa cosa per gli obiettivi da dare al personaggio, che andrebbero pensati subito, magari dividendo in obiettivi a breve (più specifici) e lungo (più generici) termine.
11/03/2018 19:24:13
Beh è ovvio che un pg camaleonte viene fatto per diversi motivi:
- Voglio infilarmi in ogni situazione o quest possibile!!
Diciamo che spesso i giocatori hanno difficoltà a dire che il loro pg da quella faccenda si tira indietro e quindi, di conseguenza, viene fuori il solito neutrale puro a cui va bene tutto e sta con tutti.
- Può anche essere una risposta al fatto che pg molto particolari possono venire ostracizzati, ma non per cattiveria degli altri giocatori.
Esempio pratico io ho un pg nel gruppo cartaceo che è veramente di un'antipatia mortale, ma c'è un motivo che lo lega al party. Lo giocassi in un gdr pbc saprei perfettamente che gli altri personaggi lo manderebbero a quel paese in tre secondi, cosa giustissima interpretativamente parlando. Quindi diventa quasi impossibile giocarlo, a meno che egli non sia in partenza una figura a cui gli altri sono costretti a fare riferimento.
Questa cosa limita molto le possibilità del giocatore, ma spesso è un'ovvia reazione praticamente obbligata.
Certo, se uno si iscrive su di un sito e si rende conto che sono quasi tutti dei manigoldi, magari fare il paladino legale buono non è la più grande delle idee..
11/03/2018 23:53:58 e modificato da pleiades il 11/03/2018 23:57:59
Credo di aver notato, nella mia esperienza, che troppe volte forse lo staff stesso di una land non ha le idee chiare su cosa sia effettivamente giocabile, su cosa funzioni e cosa no.
Insomma, un po' tutti abbiamo sentito dire "cerchiamo di dare spazio a tutti", "vogliamo che tutti possano sviluppare il gioco che vogliono": ma poi, quanto spesso è vero?
Parlando di pg artisti a vario titolo, per dire, ho avuto UNA sola volta la possibilità di giocare davvero un pg del genere: non sapeva far altro che cantare, ballare, suonare e recitare (e conosceva la letteratura).
Con quella pg ho avuto davvero un sacco di gioco per un paio d'anni, con i master che supplivano alle poche richieste dei pg per spettacoli vari.
Più spesso si dice che ognuno possa sviluppare il gioco che vuole... ma poi mancano le condizioni, e la colpa non è dei giocatori se i tentativi di creare spunti cadono nel vuoto; dopo averci provato e riprovato senza trovare riscontro è ovvio che si lascia perdere.
Ormai quando entro in una nuova land chiedo gentilmente ma molto direttamente ai gestori di dirmi subito se l'idea di pg che ho pensano sia giocabile o meno, oppure di darmi qualche alternativa praticabile: insomma, meglio dirmi cosa effettivamente può funzionare che non "sei liberissima, fai quello che preferisci!" e poi dopo qualche mese mollo tutto per frustrazione. :P
12/03/2018 08:37:53
12/03/2018 12:02:01
Questo è un problema che si deve porre soprattutto l'autore del gioco al momento della creazione.
Tenendo in disparte i giocatori che estremizzano in maniera insensata alcuni tratti caratteriali, e che come hai detto bene tu, si tagliano le gambe da soli, è l'autore che deve creare dei punti di convergenza necessari fra personaggi anche molto diversi.
I punti di convergenza possono essere geografici, temporali, strategici o un mix di tutto. Ma ci devono essere e vanno pensati fin dall'inizio.
Se è prevista la creazione di personaggi xenophobi, l'autore deve immaginare anche un motivo per cui il personaggio in questione debba comunque interagire validamente e frequentemente con l'oggetto della sua xenophobia.
In termini più concreti: se ammetto la giocabilità dei drow, devo precostituire un setting in cui abbia senso che il drow si trovi nel lungo periodo, smussando da solo i suoi tratti più spigolosi per motivi di opportunità. Quindi devo immaginare un posto, un'occasione o un motivo che inducano il drow a voler essere presente in quel posto, in quell'occasione e per quel motivo, anche a costo di dover (faticosamente) tenere a freno il proprio carattere di base.
13/03/2018 10:05:47
13/03/2018 13:33:50
13/03/2018 14:50:11
Il camaleonte sociale devi essere in grado di giocartelo, io ammetto caldamente di non esserne in grado a 360°, ma non mi sono mai sforzata a riguardo ammetto.
Un conto avere il personaggio che ben si adatta a vari strati un altro, ed è quello che regna sovrano è appunto quello che tende a fare il simpatico con tutti, pensando di essere altro.
Avere più particolarità e meno smussature non rende un pg ingiocabile, se si sa come muoverlo ovviamente. Non posso fare un pg cieco sordo muto e dire nessuno vuole giocare con me....
Medioman per me è giocabile come lo sono tutti gli altri, vero è che alcuni tipi di pg non ci azzeccano con le ambientazioni. E qua la colpa se vogliamo è dei gestori che non considerano il fatto che se permetti l'esistenza di un medico devi dargli gioco o presupporre comunque modalità di gioco. Io ho avuto pg medici e mi è capitato di divertirmi un casino come in altri luoghi di ammazzarmi di noia e mollare, dipende da come sono strutturati e da chi ti trovi in corporazione, anni fa ero in una land dove il capo corp oranizzava sempre role e molto divertenti oltre che utili, di norma gli ospedali piangono miseria.
Io per esempio ho fatto un errore madornale nella cernita dei lavori "liberi" che sono stati selezionati apposta in base alla reale giocabilità ed un eventuale (a volte obbligatorio) ingresso in una corporazione. Ho accidentalmente lasciato un lavoro come quello dell'artista, pensando erroneamente che per esempio un artista da strada (motivo per cui è rimasto) possa interagire molto nel gioco e soprattutto farsi carico anche di voci di corridoio visto che lavora in strada in mezzo alla gente (abbiamo anche una sezione voci di corridoio). E' un ruolo semplice, anche per chi non ha molto tempo di giocare o di fare pg impegnativi. Ma non ho calcolato tutti quelli che ti arrivano con il cantante, il batterista, il ballerino, il concertista, l'attore eccetera che onestamente nel mio gioco non danno nulla, non hanno sbocco e non posso dire che siano giocabilissimi.
Oggi se qualcuno mi chiede se quel tipo di pg è giocabile gli dico no non lo è quel lavoro è nato per questo e quel motivo, ma la maggior parte non chiede ti consegna un bg col suo bel personaggino artista più o meno famoso e non serve far notare che non hanno una corporazione e che difficilmente potranno giocarsi il lavoro.
Posso vietarlo? no se non è incoerente ma so che non avrà molto gioco, posso suggerire cosa mi serve all'interno della land? certo lo faccio spesso ma non posso dire ciao mi serve questo tipo di pg fammelo.
13/03/2018 17:01:21
13/03/2018 17:39:04
Per un "compagnone" (carino il termine!) ha statisticamente più probabilità di giocare essendo più "malleabile" ad adattarsi alle varie tipologie di gioco.
In ogni caso se il suo scopo è giocare... ben venga!
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