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13/06/2021 18:29:33
Mi è capitata sott'occhio per caso questa discussione da Facebook e torno con piacere a distanza di non so quanti anni a scrivere in questo forum.
Ho letto i vostri commenti e facendo parte di quella generazione che 22 anni fa aveva 14 anni mi sento di condividere la mia opinione.
Il pbc è morto. Fatevene una ragione, almeno come dicono alcuni in queste modalità. Leggo che vi fa piacere vedere 20 persone connesse, prima se non ce ne erano +100 non eri nessuno (e lo posso dire da fondatore di uno dei giochi che andava meglio in quel periodo).
Le nuove generazioni, ma come anche la mia, ormai hanno un modo di giocare dove l'attesa non è più contemplata. La modalità Battle Royale dei vari giochi la dice lunga. Nessuno ha più voglia di giocare 2 ore per fare 3 azioni che di media portano a innescare una discussione, figuriamoci una quest intera.
Inoltre da imprenditore vi dico che non c'è un ritorno economico nella fatica che serve per gestire queste piattaforme. Non avendo un ritorno non ci sono investimenti, la tecnologia alla base rimane quella di 20 anni fa (cavolo ho visto nuovi giochi ancora con il GDR-CD, ma davvero?), non ci sono investimenti in adv (lasciate perdere Lucca) e non c'è una crescita del settore.
Inoltre il livello di è terribilmente abbassato, ma intendo come qualità dei giocatori. Nelle ultime volte che sono entrato qua e là ho visto Master&co con evidenti lacune grammaticali. Questa roba scaccia via i buoni giocatori.
Pochi giocatori, troppi giochi. Ma questa frammentazione è sempre esistita, ma con pochi giocatori è più accentuata. Copie su copie di giochi uguali solo per sostenere l'ego di chi voleva assolutamente essere il capo. Quelli che ne pagano le conseguenze sono i giocatori che non trovano compagni di gioco connessi e quindi si scazzano.
Ora, la domanda è: cosa bisognerebbe fare per risollevare le sorti?
Scrivendo questo post, visto che l'ho citato, si dovrebbero prendere esempi che funzionano dal mondo videoludico.
Tipo? La butto lì senza pensarci troppo: Battle Royale. Quest a numero chiuso che partono ogni tot al raggiungimento del numero giocatori, a tempo, con accelerazione per far sì che i giocatori non ci mettano una vita a scrivere.
Inserire meccaniche di gioco avanzate. Mi piace ricordare GeArcani che fu la prima a sviluppare una modalità di combattimento innovativa 20 anni fa (andatevela a vedere), ma che lo sarebbe ancora. In questo modo si toglie carico alla gestione.
Investimenti in tecnologia. Tipo AI per la creazione di quest. Lo so, è brutto, ma questo permetterebbe di gestirne molte in contemporanea e senza la necessità di una supervisione. Ma torniamo al problema iniziale: chi ha voglia di investire in qualcosa che non porta soldi? Va bene la passione, ma non sempre basta.
Inoltre andrebbe sviluppato meglio il concetto di community in modo che tutti si sentano parte di qualcosa. Negli anni scorsi ho provato a recuperare le chat del mio vecchio gioco, ma ahimé gestii tecnologicamente male quella parte. Mi sarebbe piaciuto fare un self-publishing delle migliori giocate (e vi assicuro che ce ne erano di altissimo livello).
Peccato, sono certo che anche a distanza di anni da quando andai via avrebbe fatto piacere ai giocatori perché ci avrebbe riunito in qualcosa di più di un semplice gioco via chat. E chissà che non sarebbe stato un modo per tirare su qualche soldo da reinvestire.
Se poi mi viene altro in mente vi faccio sapere. Cercherò di seguire l'evoluzione della discussione.
Buona domenica.
13/06/2021 18:33:16 e modificato da quod il 13/06/2021 18:40:32
Mah... io non credo che il problema sia la concorrenza dei giochi di ultima generazione, quella c'era anche vent'anni fa (per dire, World of Warcraft esiste come MMORPG dal 2004). Il fatto che la stragrande maggioranza della popolazione preferisca giocare a un gioco di ultima generazione piuttosto che a un pbc è vero adesso ma era vero anche prima, proprio come a priori mi aspetto che un ragazzino delle medie vada regolarmente a giocare a calcio piuttosto che a biliardo. Probabilmente in questo momento qualcuno della Federazione Italiana Biliardo Sportivo si sta facendo le nostre stesse domande, ma ce la fanno perfino loro a mantenere una sezione giovanile:
https://www.fibis.it/fibiscuola-juniores.html
Insomma, non ci vedo nulla di male nel partire dal presupposto di essere di nicchia. Piuttosto dovremmo chiederci cos'è che definisce la nostra nicchia e iniziare a presentarlo come un punto di forza. Il pbc non è solo un mezzo tecnologico per giocare in chat con gli amici (chi la vede così a quest'ora si sarà già spostato su piattaforme ottimizzate per essere una chat e basta). A livello molto generale, direi che il play by chat è:
- quasi esclusivamente testuale
- molto descrittivo
- lento
Non sono difetti, sono una componente intrinseca del gioco (ok, magari fare tre azioni all'ora è un difetto, ma anche se sparassimo un'azione al minuto sarebbe comunque estremamente più lento rispetto a un videogioco standard dove in un minuto succedono mille robe). Valgono sia per una land moderna che per una di D&D. Un tizio a cui non piace leggere e piace ancora meno scrivere non diventerà mai un appassionato dei pbc, non importa quanto glielo rendiamo snello. Piuttosto dovremmo trovare quelli a cui piace leggere e scrivere in partenza, che non saranno la maggioranza ma suppongo siano comunque molti di più degli appassionati di biliardo. Concordo con quelli sopra sul fatto che dovremmo innanzitutto ampliare la platea di gente che sa dell'esistenza dei pbc.
13/06/2021 18:42:51
13/06/2021 18:46:47
13/06/2021 18:58:11 e modificato da mirmidone il 13/06/2021 19:07:58
Non ho particolari soluzioni da dire, perlomeno non diverse da quelle già snocciolate negli anni passati e in questo topic.
Lucca è una bella idea solo sulla carta, non tanto per i gestori che si potrebbero scornare fra loro(la vicinanza fisica potrebbe anzi limare certi spigoli sociali), ma per il fatto che se pubblicizzi un prodotto, quel prodotto dev'essere pronto ad accogliere nuovi clienti in una modalità "promozione" mentre a leggervi par che tutti o quasi condividono l'impressione di un PbC ancora da rinnovare.
Attirare le persone e non saperle accogliere significa che non le rivedi più a prescindere da un successivo prodotto rinnovato.
13/06/2021 18:59:38
Credo di essere una dei booooomer del gioco di ruolo, una di quelle vecchie cariatidi che gioca da vent'anni. Considerato che il mio primo pg "serio" da pbc è nato su Extremelot nel... credo 99, forse 98, sono in giro per Land da un bel po' di tempo.
Ragazzi, paradossalmente, si stava meglio quando si stava peggio.
Nel corso degli anni, nello sforzo di "dare regolamenti" , dare "serietà" al gioco, "dare dignità" al gioco, si sono accumulati chili e chili di regole farragginose e stucchevoli. I provini? Sul serio? i provini per entrare in razza? no, non sono sempre esistiti, ve lo posso assicurare, io sono caduta dal pero la prima volta che ho visto una cosa che si chiama "provino". Provino de che? Come se andassi a prendere un ruolo in un film?
Avevo due occhioni così, da lemure scappato ai bombardamenti col napalm.
Le vidime, segnalate, controllate, vivisezionate dallo staff... altra novità che ha cominciato ad andare fortissimo, non è una cosa che rientrasse nel mio campo di gioco almeno finchè non ho cacciato la testa in una UF, tentando disperatamente di continuare a giocare.
Le giocate chilometriche, con azioni lunghissime? Più passano gli anni, più le azioni si allungano e non ho mai capito perchè. Che accidenti è venuto a tutti? Il dramma è che poi si viene morsi e contagiati dalla grafomania, perchè se la persona con cui stai giocando impiega venti minuti, tu cosa fai? scrivi, addobbi l'azione, prepari un po' la struttura, poi arriva l'azione, con mille argomenti e mille caratteri di parlato e tu che fa? rispondi.
E BABAM tremila caratteri che manco tu volevi scrivere.
Le quest? talmente lente da diventare filmati, dove l'interazione è minima, faticosissima, spesso svolte in un carnaio di otto, dieci persone perchè i master sono pochi e si cerca di ottimizzare, col risultato di divertirsi poco o nulla, neanche il master perchè star dietro ad un burdell del genere è un macello, soprattutto se TUTTI si ostinano a cacciar giù minimo mille cinquecento caratteri, anche se si è in un reggimento in chat. Sfido qualunque master a non avere una crisi isterica dopo due turni e a finire la quest senza attaccarsi ad un fiascone di vino.
A questo aggiungiamo una serie di cose che inevitabilmente non funzionano, ma che inevitabilmente tutti i gestori non riescono a dribblare, ma che tu che hai già visto esplodere almeno dieci land capisci lontano un miglio che sono cazzate:
-1:
Razze e ruoli troppo rigidamente incasellati e incastonati, senza possibilità di sfumature interpretative (di solito il gestore ha un trauma derivato da Drizzt do Urden e decide che nella sua land si giocano solo stereotipi bidimensionali infilati in uno schedario perfetto e inamovibile, chi se ne frega dell'evoluzione del gioco).
Questo prevede essere maniaci del controllo e rompere costantemente i coglioni ai giocatori perchè restino dentro la casellina prestabilita.
DIN DIN DIN: sveglia, è un gioco di interpretazione, i personaggi devono potersi evolvere e cambiare e devono avere lo spazio per farlo. E soprattutto stare sulla spalla dei giocatori come corvi in attesa della carogna vuol dire farli scappare urlando e perdere un sacco di tempo che potrebbe essere dedicato alle trame.
DIN DIN DIN 2: scrivere le razze in modo che siano obbligate a menarsi tra loro non è uno spunto di gioco perpetuo. Se scrivete un'ambientazione, dimenticatevi che il gioco arrivi perchè le razze o i ruoli sono obbligati ad affrontarsi. La vostra ambientazione deve di suo dare motivi ai pg di affrontarsi per ottenere qualcosa che vogliono e devono farlo le trame, non potete cavarvela con "i poliziotti devono prendere i criminali, i supereroi picchiano i villain, i mannari odiano i vampiri, andate e giocate e noi arbitriamo.".
-2
Malagestione dei tempi
Una quest improvvisata non può cominciare alle dieci e mezza di sera se non prevedi di chiuderla in breve.
Una quest non può durare quasi quattro ore per quattro turni.
Una quest non può far fare le due del mattino TUTTE LE VOLTE ai giocatori.
Una role produttiva non può essere per forza di quattro ore perchè ci mettete quaranta minuti a scrivere. NON ESISTE. I giocatori devono essere rieducati alla celerità, perchè c'è un limite tra scrittura interpretativa e azioni al limite dell'ingiocabilità.
Ai miei tempi in due ore si giocava bene e si giocava tanto, adesso a stento facciamo i saluti, chi ha poco tempo non è scappato per la fatica di ottenere le cose, è scappato perchè non può fisicamente più giocare. Io resisto perchè mi attacco come una sanguisuga ai giocatori veloci.
-3
Sistema punitivo-masochistico
Nel tentativo di darsi un tono di serietà e realismo, in determinate land, avanzare è praticamente impossibile e quando sei arrivato alla build, l'idea che sta dietro alla gestione è buttare via il pg e farne uno nuovo. E questo incoraggia i giocatori a cambiare i pg come le mutande, ad affrontare le cose come se i pg fossero usa e getta. I pg devono crepare, i pg devono salire lentamente e poi crepare, i pg se crepano hanno vinto, i giocatori che si tengono un pg per più di sei mesi vengono considerati dei "pivelletti da UF" e guai mostrare un po' di rimpianto per la perdita, magari dovuta ad un dado secco, sei un giocatore poco serio se lo fai.
Ragazzi, sul serio, la mentalità consumistica sui pg non paga.
Perchè se fai una cazzata, UNA, di quelle che ti svuotano la land perchè prendi una decisione giusta ma impopolare, non hai NULLA che trattenga i giocatori lì. Non amano il loro pg, non amano più la tua land, sono abituati a lasciarsi indietro i pg come le mutande sporche, quindi semplicemente se lo fanno altrove, un altro pg. X rossa e via, ma senza neanche darsi tempo di adattarsi a quella decisione che magari era giusta sul serio e poteva migliorare il gioco.
Sono una giocatrice vecchia che sempre più a fatica trova spazio per giocare e sempre più spesso deve scendere a compromessi su queste cose. E comincio a non trovare più nessuna land dove riesco a trovarli, quei compromessi.
13/06/2021 19:24:54
13/06/2021 21:08:56 e modificato da mikee il 13/06/2021 21:09:31
13/06/2021 21:57:31
Per salvare il play by chat occorre fare una cosa difficilissima: scendere dal piedistallo.
Apro con uno spunto di riflessione.
Secondo voi è normale che per aprire un gioco GRATUITO, con si e no a una ventina di utenti attivi, occorra una presentazione progetto in pompa magna, pre-alpha, alpha, beta ad accesso limitato, due anni di beta, centinaia o migliaia di euro per programmazione/grafica e, dulcis in fundo, la critica fine a se stessa dei grandi teorici del gdr?
Basti pensare a questa enormità per capire la sprirale distruttiva in cui il play by chat si è avvitato per anni prima di arrivare a questo stadio terminale. La forma e la critica da bar dello sport hanno distrutto l'iniziativa e la volontà di aprire nuove land, portando a una evidente scollatura tra offerta (delle poche land superstiti) e domanda.
In questo gioco al massacro i player che sono rimasti sono quelli appartenenti alla categoria più coriacea: quella dei gruppetti, quella a cui basta spammare azioni da 7000 caratteri con l'amico di turno per raggiungere il nirvana.
Avete voluto trasformare il play by chat in un concorso per scrittori/grafici/game disigner e avete trovato il deserto dei tartari. Sipario.
13/06/2021 22:54:42
Magari futuro dei pbc non sarà nero totale ma di certo sarà grigio molto scuro, roseo nemmeno con un intervento divino. L'idea dello "stand comune a Lucca" è una follia, ci sono gestori che si fanno la guerra pur di farsi chiudere a vicenda e rubarsi utenza, figuriamoci fare fronte comune. Lascia perdere l'idea. I problemi dei pbc sono molto, moltissimi: gdr gestiti da gestori incompetenti che si sono aperti il gioco perchè magari cacciati da un gdr dove non potevano fare quello che volevano, gdr vuoti totalmente, gdr con parcheggiatori, gdr con gestori che puntano più al numero delle azioni piuttosto che alla qualità del gioco, gdr con gestori che lasciano fare quello che si vuole ai giocatori pur di farli contenti, gdr con numeri bassi popolati da gruppetti di amici che non accolgono minimamente il nuovo iscritto ed anzi se prova ad inserirsi nel gioco il nuovo iscritto viene fatto sentire di troppo e quindi cambia aria subito, giocatori con mentalità ferma a 15 anni fa che non capiscono che, come tutto, anche il mondo dei pbc evolve e cambia, gdr che non hanno assolutamente nulla da offrire se non la quotidianità che una persona vive per davvero nel mondo reale e se ne potrebbero aggiungere anche molti, moltissimi altri. Ah si dimenticavo forse il più motivo più importante: una cattiveria tra giocatori che trattandosi di giochi sinceramente spaventa (gente che si offende sui social, gente che ti offende in off per cose on, gente che ti fa ripercussioni ecc).
Diciamo che oramai il pbc è un ambiente che è diventato vecchio e tossico che con il vero gioco, quello fatto per il semplice gusto di divertirsi, ha ben poco. Fintanto che la gente non capisce che si tratta di un gioco e non della vita reale, di un gioco per cui non serve essere cattivi con altre persone, di un gioco che evolve come tutto nel mondo non ci sarà un gran futuro per i pbc.
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bunnyboo ha risposto alla discussione: Perché non avete più voglia di giocare?