10/08/2007 20:36:29
10/08/2007 21:10:17
Senza dimenticare i personaggi che muoiono proprio perche' ben giocati, tipo il paladino, per dirne una, che si ferma a combattere contro il nemico troppo potente per rallentarlo e permettere la fuga del resto dei compagni. Epico, non c'e' che dire, e un bel modo di concludere un PG... Certo, se poi viene qualcosa tipo "Fuggite, lo trattengo! Ci vediamo martedi' dopo la resurgo!" l'epicita' va un po a marengo :D
10/08/2007 21:27:57
10/08/2007 21:37:22
>Se uno mi attacca di punto in bianco, senza motivo, non coerente da
>personaggio, di certo non gioco in quel gdr, io sono per certi giochi di ruolo
>seri.
E se uno ti attacca di punto in bianco, con un ottimo motivo, coerente al personaggio, tipo un bandito che ti vuole ripulire? O un seguace di una divinita' malvagia che vuole omicidi come tributi, o perche' qualcuno l'ha pagato per toglierti di mezzo, o perche' e' un PG psicopatico, o perche' semplicemente sei entrato dove non avresti dovuto, o perche' e' di una gilda avversaria e sta cercando di eliminare tutti i membri che puo' della tua gilda (certo, con le resurgo questo proprio non avrebbe senso) ecc..
Certo ho giocato in posti dove se questo fosse avvenuto e il personaggio fosse stato di un giocatore ben inserito nella comunita', l'azione sarebbe stata in qualche modo annullata e il giocatore aggressore sarebbe stato sbattuto fuori.
In fondo per molti "giocare di ruolo" significa girare, sia in on che in off, a vantarsi di quanto e' potente e altolocato il proprio PG, in quest'ottica la morte senza resurgo e' davvero scomoda.. :)
10/08/2007 22:04:17
Yan non mi pare di aver nominato D&D e sono ben consapevole che D&d non è l’unico gioco di ruolo esistente. Tuttavia continuo a non capire il senso del tuo discorso, in tutti i gdr o quasi c’è la possibilità che il tuo personaggio venga ucciso e appoggio Mr Faber quando dice che alle volte far morire il pg è quasi inevitabile (vedi esempio del Paladino).
10/08/2007 22:14:11
10/08/2007 22:25:36
Il sudarsi la crescita del PG per anni e' uno degli aspetti che han poco senso del gioco, ho sentito fare discorsi del tipo "si, all'inizio giochi poco e non puoi far quasi nulla, ma vedrai che tra tre anni ti diverti". Non dovrebbero esserci distinzioni significative tra un PG nuovo e uno storico, ok, la fama, lo status e quant'altro, ma questo non dovrebbe "fare la differenza". Uno dovrebbe giocare e divertirsi da subito, e no dovrebbe essere penalizzante avere un personaggio "uno qualasiasi" rispetto a farlo nobile, capogilda e robette simili. Almeno, nella mia associazione di GRV cerchiamo di far giocare di piu' chi ha personaggi di basso livello, e magari ha cominciato a giocare da poco tempo, che non i personaggi grossi, altrimenti giocano sempre i soliti 4 gatti attempati, e gli altri stanno a guardare...
10/08/2007 23:03:48
10/08/2007 23:47:41
Io sto parlando di morti immotivati, fatti da un gioco di ruolo di cui lo staff non è serio, è chiaro che comunque, il rischio di morire c'è e se è motivato ben venga e così sia, così avviene, il pg muore, senza lamentarsi in continuazione, perchè i motivi in gioco possono essere innumerevoli. Punto senza riesurgo.
Non è che di base, un pg entra in una land per uccidere un'altro pg, è chiaro questo no?
La morte fa parte del corso del personaggio e se rifaccio 3 volte un pg a distanza di 2 mesi, mi pongo il dubbio se:
- Sia dovuto ad un mio errore di gioco; è chiaro che se mi metto in rischio muoio. Esempio pratico, che cacchio ci sto a fare in un cimitero (gioco nella chat del cimitero) di notte, in una land di cui so che il genere trattato è horror, di cui chiaramente il personaggio in gioco sa che il mondo in cui vive è pericoloso, va al cimitero perchè per il giocatore andare li "fa figo" (cosa di cui mi è stato risposto così da qualche giocatore), senza un valido motivo in on per farlo, poi scappa fuori il vampiro o il lupo mannaro e mi ammazza il personaggio, cioè se questo non è un'errore del giocatore.... Secondo esempio, vado addosso ad un tipo, che è fisicamente due volte piu' grosso di me, con chiari intenti omicidi e che sai dall'inizio che non potrò batterlo, non faccio l'eroe e mi butto addosso magari poi prentendo che non muoio dopo che intelligentemente mi ci scontro senza un motivo o perchè mi ha offeso. Questo per me si chiamano errori di gioco, per questo serve leggere l'ambientazione per evitare che "mi impicco con le mie stesse mani". (tradotto, se incontro un Mike Tyson che mi offende, non ci vado di certo a fare a botte è chiarissimo questa cosa, non è che tiro il dado e spero che il colpo vadi a segno o che lo butto giu', non credo ci sia bisogno di un dado per determinare chi vince);
- Sia dovuto dallo staff; pg che vanno in giro senza motivo che ammazzano senza motivo.
Capita che la fatalità o la sfortuna ti porta a scontrarti con un pg che non sapevi che era pericoloso. Capita, il pg muore, la prossima volta invece di andare alla ceca beatamente camminando "nel pallido plenilunio", chiedo all'oste o al barista, chi sono gli avventori della taverna/ bar, se c'è un tipo pericoloso in città, le ultime notizie dalla città, giornale, mi informo, ecc ecc.
Giocare di ruolo, utilizzare la testa, cercando di aggirare, per quel che si può, i guai.
Prima è chiaro che farò di tutto per evitare di rischiare, per documentarmi e cerco di informarmi per quello che posso ciò che accade attorno a me e non mi vado a fidare del primo che incontro, non me ne sto con le mani in mano ad aspettare il "fato" o che le informazioni cadano dal cielo.
11/08/2007 00:26:16
Ho specificato e ri-specificato.. E ri-ri-specifico ancora una volta.
*Era Un Esempio*
Non era da prendere come evento effettivo, Yan, ma come "esempio". Ovvero, come un modo per rendere comprensibile [seppur portato all'eccesso] l'argomento trattato.
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pagods ha recensito La Tana del Ladro