Un GDR-online sull'italia

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jackthesmoker

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22/08/2008 02:43:29

empofdark ha scritto: Io faccio il Black Bloc e al primo G8 che organizzate, do fuoco alla Land 🤣

Porta un passamontagna anche per me allora.

"C´è chi pensa che la filosofia sia una materia inutile...e c´è chi pensa!"

quota

mr_faber

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22/08/2008 12:10:51

Se ti vuoi rilassare di certo non giochi di ruolo.

Vuoi mettere?
Leggere e sapere l'ambientazione, scrivere un background, scendere e giocare, seguire il gioco, litigare con probabili giocatori che dicono che il tuo gioco e noioso e tutti problemi ad essi collegati, essere ripresi dai master per non so quale arcano motivo, ecc ecc.
E' decisamente troppo impegnativo per definirlo poi svago di un'ora che non i hai nulla da fare.

Ma stai scherzando Yan? :D Di sicuro il GdR e' un hobby, e di una certa complessita', non e' certo una partita a Monopoli, pero' dal canto mio ci gioco per divertirmi e rilassarmi, anche quando lavoro a gratis per l'associazione di GRV, se no che ci si gioca a fare? Mica e' un lavoro. Mi pare uno di quei discorsi che facevano su un MUD da cui scappai vari anni fa.

Homo Faber Fortunae Suae

quota

cicciokr

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22/08/2008 13:15:21

non posso che quotare faber in pieno...

E´ proprio quando un popolo è all´apice del successo, che ha inizio il suo declino..

quota

ramsay

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27/08/2008 20:22:21

mr_faber ha scritto:

Secondo me yan non ha tutti i torti, almeno per quanto concerne i Gdr nella tipologia Play-by-chat, dei quali si stava discutendo. Per potersi divertire devi ambire a qualche carica o potere speciale, altrimenti sarai sempre surclassato; per raggiungere questi obiettivi i pbc impongono una presenza assidua, non dico giornaliera ma quasi, soprattutto se si ricopre qualche ruolo chiave in On o si fa parte di una Corporazione. Dunque diventa un impegno costante, non proprio un hobby. Certo nessuno obbliga gli utenti a stagnare dinnanzi al pc per poter raggiungere risultati virtuali, ma è altrettanto vero che per divertirsi devi sostanzialmente essere qualcuno nel gioco.

Nel caso invece di live, cartaceo o anche giochi di narrazione, la presenza è meno assidua e morbosa.