Room Of Requirement Gdr

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Una nuova minaccia.
Il male si affaccia di nuovo sul nostro mondo. Chi porterà la luce questa volta? Chi si alzerà in piedi per combattere?
Potrà la pace tornare di nuovo? Un nemico terribile si sta affacciando sulla nostra realtà. Un potere nuovo che sta sorgendo e sta riprendendo le fila dell'esercito dei Mangiamorte, così come il Signore Oscuro lo aveva immaginato. Nuovi nemici e vecchi giochi di potere.
Chi saprà opporsi? Gli Auror continuano a lavorare e lottare, cercare le origini di questa nuova minaccia. Si troveranno costretti a dare di nuovo vita all'Ordine della Fenice? Potranno combattere da soli contro questo nuovo nemico?
E' la tempesta che arriva. Il buio calerà.

Hai mai sognato di passeggiare sul limitare della Foresta Proibita. Hai mai desiderato girovagare nei corridoi di Hogwarts o per le strade di Hosmeade? Visitare il Ministero della Magia, o magari raderlo al suolo? Qui puoi tutto. Puoi essere qualsiasi cosa tu voglia. Viaggia con la mente e scopri le tue potenzialità.
Sei ancora in tempo per incarnare il tuo beniamino, così come per creare il personaggio che più ti rispecchia. Decidi a che schieramento appartenere, che divisa portare addosso. Chi essere.
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Trama:
2 maggio 1998
Tutto comincia la notte della Battaglia di Hogwarts. Si, è vero, per alcuni quella fu la fine di tutto: fine della guerra, dei dolori, dei dispiaceri; della vita stessa, per molti, ed è questo il caso della donna che per un breve momento sarà la protagonista della nostra storia. I più romantici -o i più squilibrati- tra i mangiamorte avranno anche pensato che la momentanea distrazione che aveva portato il loro Signore alla morte fosse anche legata a quella donna: era chiaro che l'abilità di un sudicio mezzosangue quale Potter non avrebbe mai potuto superare l'immenso potere di Lord Voldemort, se la mente di questi non fosse stata per poco offuscata dal pensiero di lei, che in quel momento, distesa sul pavimento sudicio di Riddle Manor, con la sola compagnia di suo fratello gemello, metteva al mondo il figlio dell'Oscuro Signore.
Il bambino, un maschietto, uguale in tutto alla madre, avrebbe dovuto nascere all'ombra della ribalta del loro padre, ma purtroppo la notte della sua nascita fu la stessa della sua disfatta.
Quando la notizia arrivò al Maniero, la donna era ancora in travaglio. Salazar sembrava particolarmente affezionato al grembo materno, cosa che cominciava a nuocere alla donna, che quasi non udì il fedele mangiamorte, uno dei pochi al corrente della sua esistenza, annunciare la caduta dell'Oscuro.
"Zeno!" gridava, invocava l'attenzione di suo fratello, ma l'attenzione di lui era tutto sul piccolo pargolo, che finalmente era nato.
"Ha i capelli scuri." constatò l'uomo, con una nota di eccessiva soddisfazione, per quello che ad altri sarebbe sembrato un dettagli insignificante.
Guardò sua sorella con un'espressione sbrigativa. Ormai aveva l'erede, quello che sarebbe stato di lei non gli importava granchè.
Cinque ore più tardi, la donna morì, dissanguata.

Nonostante si fosse preso la briga di aspettare, Zeno Grindelwald aveva una certa fretta di lasciare quel luogo, che presto sarebbe stato invaso dagli auror. In pochi sapevano della sua esistenza, ma era essenziale che quei pochi sapessero dell'esistenza del bambino, che la comunicassero a quei mangiamorte che non sarebbero stati catturati o uccisi quella notte. Non si aspettava la disfatta di Riddle, ma in qualche modo questa poteva rivelarsi una fortuna.
Così convocò quei pochi maghi rimasti a Riddle Manor e mostrò il neonato.
"Lui è mio nipote. Mia sorella ha dato la vita per mettere al mondo il figlio del nostro Signore. Ora lui è caduto, ma il bambino, amici miei, è il futuro della nostra causa. Ha il sangue di mio padre, Gellert Grindelwald, e quello del mago più potente di tutti i tempi, Lord Voldemort!" i mangiamorte, per quanto terrorizzati dalla fine che avrebbero potuto fare una volta arrivati gli auror, guardavano il bambino, ammirati, rivedendo nel neonato il loro Signore. "Amici, vi prometto che crescerò questo bambino come avrebbe fatto lui e che quando sarà pronto guiderà di nuovo voi e me alla gloria più alta. Restategli fedeli, sopravvivete, rimettete la maschera di bravi cittadini e attendete pazienti! I fedeli saranno premiati, i traditori puniti e il potere sarà di nuovo nostro!"
Poichè il carisma di Zeno era quello di suo padre, nessuno dei mangiamorte presenti quella sera pensò di tradire i gemelli. Molti morirono coprendo la fuga del bimbo e del loro zio, alcuni si presero il disturbo di seppellire il corpo di Adele Grindelwald prima di gettare le armi. Alcuni vennero condotti ad Azkaban, altri scagionati e, come suggerito, rimisero la maschera dei bravi cittadini, in attesa di tornare alla ribalta.


4 settembre 2018
Ginny sospirava davanti alla tastiera della sua macchina da scrivere. Il foglio che aveva davanti da quasi un'ora era ancora completamente in bianco e ogni tanto si guardava intorno, quasi aspettandosi che saltasse fuori qualcuno. Harry sapeva perfettamente che quel qualcuno dovesse essere Lily Luna. Da ben tra giorni anche l'ultima dei loro tre figli era andata ad Hogwarts e, per quanto Ginny fosse stata felice di vedere l'entusiasmo dei ragazzi che partivano per la prima volta tutti insieme verso la scuola di Magia, ne sentiva la mancanza.
Un altro sospiro davanti al foglio bianco che avrebbe dovuto consegnare l'indomani alla redazione sportiva della Gazzetta del profeta, spinsero Harry a parlare.
"Che ne pensi del nuovo ministro?" disse in tono vago, ripiegando il giornale dove l'immagine del nuovo Ministro della Magia sorrideva ed agitava le mani verso le macchine fotografiche.
Ginny si voltò verso suo marito, con lo sguardo penetrante di chi sta per dire qualcosa di poco gentile, ma di vero.
"E' un idiota." disse categorica. "Non capisco come abbiano fatto a votarlo. Kingsley avrebbe potuto fare ancora tanto perla comunità magica"
"A Kingsley non interessava più quel lavoro. E' giusto che sia andato in pensione per godersi il meritato riposo"
"Bhe chiunque sarebbe andato meglio di quel..." e disse una parola che, se i suoi figli fossero stati presenti, non avrebbe mai pronunciato.

28 agosto 2022
Il coro di "Tanti auguri a te" riecheggiava in tutta la casa dei Potter, a Godric's Hollow. James Sirius Potter era seduto a capo tavola, con il petto gonfio nell'atto si spegnere le diciassette candeline dalla sua torta di compleanno rossa e oro, come i colori della sua casa, a cui era attaccato orgogliosamente, anche più di quanto potessero esserlo stati i suoi genitori.
Era piuttosto emozionato di essere finalmente maggiorenne. Il mese prima aveva preso la patente per la smaterializzazione e quello prima ancora per il motorino babbano, con cui portava fratelli e cugini un po' ovunque.
Il fatto che quell'anno avrebbe dovuto sostenere i MAGO non lo preoccupava , come due anni prima non lo avevano preoccupato i GUFO. Albus, invece, era di tutt'altra tempra. E questo gli aveva permesso di avere tutti voti eccellenti, mentre il fratello maggiore non era stato particolarmente brillante. Il quinto anno di Albus e Rose diede grandi soddisfazione ai Potter-Weasley, e Hugo e Lily promettevano di essere una buona via di mezzo.
Mentre James scartava l'ultimo regalo, quello di suo zio George e famiglia, e mostrava a tutti con orgoglio i nuovi aggeggi che avrebbe usato per fare scherzi a fratelli e cugini -e soprattutto a Serpeverde, sospettava Harry-, Hermione prese da parte il suo migliore amico di sempre.
"Pensi che dovremmo dirglielo?" disse la sottosegretaria anziana del ministero.
"Del nuovo preside? Quel Vane?" chiese Harry, senza riuscire a trattenere una nota di sospetto. No, il nuovo preside non gli piaceva affatto, ma era stato il Ministro della Magia in persona a spingere perchè Zeno Vane avesse quel posto. Per quanto nè Harry, nè nessuno della sua famiglia o dei suoi amici lo avesse mai sentito nominare.
"Non ti piace, eh?" insistette Hermione.
"No. Ma in fondo non mi piace nemmeno il Ministro e per ora non ha fatto grandi danni." rispose pensieroso. "Dirò ai ragazzi che non ci sarà più la preside McGrannitt dopo la festa."

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