Royal Time High School

Nel 99% delle situazioni la parola scuola è causa di scompiglio e mozioni di antipatia profonda negl'animi tutto fuorchè candidi degli studenti d'ogni loca. Essenzialmente possiamo analizzare la scuola in modo assai aristoteliano: sostanza innominabile a meno che non si voglia prendere una ciabattata è la parola "scuola".
Essendo però che a volte bisogna pur riferirci all'angusto sito, i ragassuoli d'oggi ricorrono a termini minori e categorici come "la tortura", "la condanna", "i lavori forzati" che possiamo identificare come essenze minori della innominabile sostanza scolastica.
Tecnicamente chi vi risiede si divide in 3 categorie: "coloro che passano", "coloro che copiano" e "coloro che si fanno i cazzi propri"

MA NELLA NOSTRA SCUOLA...


E' così! Già, non c'è nulla di diverso dalle compagne del contingente, non ha un fantasma da cercare per spedire le foto agli alieni, non ha una vecchia tomba all'interno e nemmeno una mascotte con le antenne.
Qui si disegna molto più che in altre scuole ed Aka è la nostra prof preferita perchè così detto io.
Informati ciò non fatevi spaventare dalle grate alle finestre e alla porta, dalle scritte di sangue aui muri, dai ratti che ci fanno da bidelli, dalla mancanza della luce pure in bagno e delle porte, dal campanello che riproduce il grido di una scimmia (che poi non è una scimmia) e da chi ha detto che è un luogo da cui non si esce.
Venite, venite..quando sentirete una risata satanica attraversate pure il cortile insieme al gentile signore con i canini troppo cresciuti, quella che avete sentito è la campanella.