Saint Clan

PROLOGO

Cloto,che fila lo stame della vita;Lachesi che svolge il fuso ed Atropo,dalle lucide cesoie,che lo recide con mano inesorabile. Le tre Moire,personificazioni del Destino e della sua ineluttabilita'. Da tempo immemore nelle loro mani risiede il vero potere,entita' supreme a cui tutti devono chinare il capo,compreso lo stesso Zeus,Padre degli Dei.
Terribili cataclismi sconvolgono le terre emerse,gli uomini vivono nella paura costante di di un'ombra oscura che piano piano li sovrasta facendoli sprofondare nel baratro della disperazione. Numerosi villaggi sono improvvisamente scomparsi,inghiottiti nel nulla;altri sono stati dati alle fiamme e gli abitanti condotti via da esseri a cui non si riesce dare un volto.
La Grecia stessa sembra tremare sotto l'ignota minaccia.
Ad Asgard,il potere dei Celebrante di Odino sembra essersi incrinato. I ghiacci si stanno sciogliendo lentamente nonostante gli sforzi dei God Warriors ed il popolo trema rinchiuso nelle case. Esseri di cui non si conosce il nome compiono continue incursioni notturne devastando il territorio e rapendo gli abitanti. Nelle taverne si vocifera di esseri mostruosi,ricoperti di peli e dalla sembianze immense.
Gli oceani sono in tempesta,le Colonne che reggono il Regno dei Mari presentano crepe e si stanno sbriciolando sotto gli sguardi increduli dei loro difensori,senza alcun motivo apparente. Un nemico invisibile stringe i servi di Poseidone in una morsa feroce senza apparente via di scampo.
L'Oltretomba,dominio di Ade,sembra immerso nel mistero. Nessuno sa cosa accada nella terra dei morti,non giungono notizie di attivita' da parte degli Spettri. Che siano loro la causa di tutto? Oppure,inverosimilmente,stanno facendo le spese di questo mistero come tutti gli altri?

LA BATTAGLIA

"Siate veloci e fate piano" La ringhiosa voce di uno dei comandanti si diffuse facilmente nell'aria mattutina,carezzandosi la barba di tre giorni e sputando con noncuranza sul manto erboso calpestato.I soldati del Santuario,il Grande Tempio di Athena,stavano in cima ad una collinetta di forma circolare,con le alabarde rivolte verso il declivio in modo da formare un muro difensivo d'acciaio.Sopra di essi si trovava in tranquilla attesa un contingente di arcieri con gli archi pronti a scoccare il colpo,l'elegante vessillo del Grande Tempio era lasciato cullare dalla brezza.Strani guerrieri emananti un'aura sovrannaturale,sotto il comando di un Cavaliere di Bronzo,guardavano ferocemente in direzione del nemico,apparentemente senza alcun pensiero per le frecce che sarebbero presto state scoccate sopra le loro teste ricoperte da una pesante armatura.La collinetta si trovava nel mezzo di una valle poco profonda,fiancheggiata da declivi alberati delle montagne che si ergevano su tutti i lati creando una barriera impenetrabile.A destra e a sinistra sorgevano collinette simili,anch'esse scavate da enormi blocchi di ghiaccio che avevano eroso il terreno decine di secoli prima.Su ognuna di esse,la luce del sole si rifletteva sull'acciaio,passando attraverso l'esile cortina di pioggia che rimaneva sospesa nell'aria.Scintillanti bandiere apparivano stranamente opache nella grigia luce del mattino e l'intermittente segnale proveniente dai corni si diffondeva nell'aria.Il terreno che si trovava fra le collinette era solcato da fossati e canali,file di appuntiti paletti di legno e pericolose buche piene di catrame,che rendevano il transito attraverso la valle quasi impossibile.Gli ingegneri avevano lavorato febbrilmente alla preparazione finale e,per l'occhio non allenato,la fila di truppe e di macchine da guerra sarebbe apparsa,in effetti,impressionante......Battere di tamburi in lontananza,terribile rumore che andava riecheggiando nelle orecchie...."In mezz'ora li avremo addosso" disse un Cavaliere d'Argento,a capo di una guarnigione di Sacri Guerrieri,posti al centro dell'intero esercito...."Mettetevi bene in testa queste parole" continuo' "Alcuni cadranno,altri saranno mortalmente feriti,ma non dobbiamo avere paura perche' conosciamo il nemico che dobbiamo fronteggiare e siamo consapevoli del nostro destino"..Si vedeva che il Cavaliere d'Argento aspettava una risposta,un segno dai suoi soldati,e in cambio ricevette grida di battaglia levate al cielo...Il Cavaliere annui' con fierezza e torno' a parlare "I nemici si stanno avvicinando armati di spade dentate e altre terribili armi,ma non saranno un problema per noi"..e cosi' dicendo allungo' un braccio verso la vallata.."Ogni elemento di quella marmaglia non vale una sola scaglia delle nostre armature,per cui combattete a cuore sereno e pensate ai fiumi di vino che scorreranno quando festeggeremo la vittoria!"..A questi proclami gli uomini si lasciarono andare a grida e cori di entusiasmo,anche se sui loro volti si andava disegnando sempre piu' viva la tensione per la battaglia imminente....lo stomaco si stringe in una morsa terribile e la bile inasprisce la saliva,mentre l'adrenalina inizia a scorrere a fiotti lungo tutto il corpo....."Per ognuno di noi ci saranno almeno dieci nemici,oggi la terra avra' molto sangue da bere..." aggiunse mentre la pioggia e il vento sembravano evitare la figura del Cavaliere d'Argento,che in quello scenario fuori dal mondo sembrava essere uscita da una fiaba.....nel frattempo si faceva sempre piu' insistente l'eco dei tamburi dei nemici e il rombo provocato da centinaia di pesanti stivali da guerra sul terreno gonfio di pioggia della triste vallata.......discorsi e parole dei soldati come sussurro vibravano nell'aria...."Siate cauti,incisivi e veloci"....era l'inizio della battaglia....