Saint Seiya - the beginning of the end

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Sembrava trascorso un secolo dall’ultima Guerra Sacra, ma in verità erano passati pochi mesi. Le divinità stavano riorganizzando i propri schieramenti per le prossime guerre, ma ignari del pericolo non comprendevano che un antico male, sigillato da millenni, attendeva cauto negli oscuri abissi dell’oltretomba. Il male aveva un nome, Apophis il Dio del Caos. Esercitando il suo potere sui quelli a lui fedeli riuscì a liberarsi dai sigilli che lo tenevano prigioniero tra il nostro mondo e quello divino. Le sue macchinazioni erano ben studiate e in pochi giorni egli riuscì ad impadronirsi dell’Egitto che cadde nel caos e nelle tenebre. Nessuno venne risparmiato se intralciava il suo cammino. Coloro che sopravvissero divennero schiavi. Forse per loro sarebbe stato meglio la morte che una vita in schiavitù. Apophis sembrava inarrestabile, la sua brama di potere era senza fine. Egli non voleva solamente l’Egitto, ma il mondo intero. Sfortunatamente per lui il dominio del pianeta doveva esser messo da parte per qualche tempo. Infatti su una preda più succulenta si posò l’occhio di Apophis. L’Olimpo. Dimora degli dei greci che per anni sapevano di quel Male, ma invece di annientarlo vollero semplicemente infliggerli la punizione di sigillarlo in una vita a metà. Fu così che schieramenti nemici dovettero far fronte comune per affrontare le vaste armate del grande Apophis. Una nuova battaglia era iniziata, la Guerra della Sopravvivenza. Fortunatamente per l’esercito alleato il Dio del Caos aveva una controparte. Ra, Dio del Sole. I due erano fratelli, ma la pazzia di Apophis doveva essere fermata e solo il suo consanguineo sapeva come fare. Fu così che un giorno un il Dio del Sole si mostrò, tramite una sua emanazione celeste, al Titano di Crio, Kalibur, spiegandogli come rinchiudere il pazzo fratello. Di preciso non si sa quanto sia durata la Guerra della Sopravvivenza, ma è chiaro che numerosi guerrieri fecero la loro parte. Astarte, prima tra i guerrieri di Ares, organizzò le difese della sua amata Sparta. Il dorato cavaliere di Libra compie un gesto simile rafforzando le protezioni del Grande Tempio ed insieme alla fedele di Ares pianificano come difendere la Grecia stessa. Numerosi angeli, guidati dalla valorosa Megara, si spingono fino sulle spiagge dell’Egitto per rallentare il più possibile gli eserciti di Apophis. Il caso volle che anche l’Ultimo rinnegato cavaliere, il Capricorno Oscuro, scese in campo d’Egitto per dare man forte alle armate celesti. Tutto sembrava inutile contro l’ascesa del Caos, ma un manipolo di coraggiosi cavalieri guidati dal Titano di Crio riuscirono a sigillare nuovamente Apophis utilizzando sei pietre mistiche le quali divisero il malefico potere. Tali artefatti vennero separati per impedire che il Male potesse nuovamente ritornare per completare la sua oscura opera. Un paio di mesi passarono da quei tragici avvenimenti. Il pianeta stesso ne uscì sconvolto. I territori che andavano dall’Egitto fino alla Grecia sembravano un immenso ed arido campo di battaglia fatto di desolazione e tristezza. Sfortunatamente al guerra venne combattuta anche in altri luoghi lasciando il medesimo spettacolo. Tutto il mondo sembrava sull’orlo della rovina. I comuni mortali divennero diffidenti gli uni con gl’altri. Numerosi e valorosi cavalieri persero la vita, ma un piccolo barlume di speranza si faceva largo tra le tenebre di quel mondo devastato da quell’ultima guerra. La Guerra della Sopravvivenza.

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