Shinzo - Il Lungo Viaggio di Yakumo

Mechano City era caduta. Non solo nel senso che fosse stata sconfitta, ma anche letteralmente!
Il gigantesco pilastro che la sorreggeva in alto sopra alle montagne era stato spezzato dall'imponente raggio distruttivo di Rusephine, la regina degli uccelli.
Della loro grande città robotica rimanevano soltanto le macerie. Mushra, Sago e Kutal si erano presi il carico di proteggere Yakumo durante la caduta della città, perché non perdesse la vita. Ne erano usciti malconci, ma la ragazza stava bene. E anche loro.
Guardandosi in giro, Bolt non poteva dire lo stesso dei suoi compagni robot.
E nemmeno i due enterriani rimasti che commentavano la situazione.
Mushra si era già lanciato, con le nuove ali della sua iper-forma, verso il mare: era diretto alla fonte del raggio di luce.
Sago e Kutal si trasformarono anche loro in iper-enterriani e si apprestavano a seguire il compagno, quando Yakumo li interruppe: "Sago, Kutal: aspettate! Vengo con voi! La città ha sofferto già abbastanza. Voglio tentare di fare la pace con Rusephine"
"La pace?! Quell'arpia ha distrutto le nostre case, i nostri quartieri, la nostra città!!!" sbottò d'un tratto il piccolo Bolt intromettendosi "Io non so cosa vogliate fare voi due, ma una cosa è certa, se voi affronterete Rusephine, io sarò al vostro fianco, pronto a distruggerla insieme a voi. Anche se i miei poteri sono limitati..."