St. Lawrence's Orphanage

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Latowidge era un piccolo, ridente villaggio, grande abbastanza da contenere a duecentoquaranta anime, situato sulle scogliere di Everton. Era popolato da gente semplice, fondamentalmente buona e con sani principi, sempre desiderosa di fare solo il meglio per la comunità. Il Sindaco Dougstone, uomo robusto e con una calvizie incipiente, era famoso per essere una persona tutta d'un pezzo, amante del suo lavoro e dei suoi cittadini. Non c'era cittadino piantagrane a Latowidge che non passasse per le sue mani e che, puntualmente, decidesse di svolgere lavori utili per la comunità. Sebbene il clima fosse perennemente freddo, cosa più che comune in Inghilterra, nessuno si aspettava la terribile tempesta di neve che distrusse i raccolti e, in seguito ad uno sfortunato incidente, uccise quasi cento abitanti tra uomini e donne. Nella desolazione, solo un pensiero riusciva a farli andare avanti: I bambini. Molti erano rimasti orfani, ed i più grandi avevano a stento due anni. E' un segno, dicevano concitate le donne. Sarà difficile, rispondevano gli uomini. Ma i cittadini di Latowidge non erano famosi per arrendersi così facilmente, nemmeno nei tempi più cupi. Così crearono, plasmarono, diedero una ragione di vivere a loro stessi e a quei bambini, considerati un dono speciale, da proteggere.


E' il 1801 quando i cancelli del St. Lawrence's Orphanage, lucidi di smalto nero, vengono aperti per la prima volta.


All'inizio non fu facile, ma nel giro di qualche anno la cosa cominciò a funzionare. I bambini, però, cominciavano a suscitare preoccupazione negli adulti. Pallidi, silenziosi e schivi, non davano segno di voler uscire dalla loro nuova casa, preferendo l'atmosfera un pò cupa dell'orfanatrofio a della sana aria pulita. Gli anni passarono, gli adulti non se ne curarono più, i bambini, ormai divenuti ragazzi, si facevano vedere sempre di meno.

Tutto procedeva nella normale tranquillità di un comune villaggio, quando una notte un forte odore di fumo non spinse il Sindaco a guardare fuori dalla finestra. In lontananza, come un macabro teatrino dell'orrore, bruciava il St. Lawrence. Arrivati sul posto non ci furono tentativi di soccorso, ormai era inutile. L'edificio bruciava, le fiamme si innalzavano indomabili verso il cielo. ma nessun lamento proveniva dall'interno. L'orfanatrofio stava ancora divampando quando i primi fiocchi di neve caddero al suolo, ammantando i cittadini di una nuvola bianca e ovattata, non sufficiente a cancellare l'orrore davanti ai loro occhi.


E' il 1821 e, dopo ventun'anni, finalmente nevica di nuovo nel non più ridente villaggio di Latowidge.

E' il 1821 quando i cancelli del St. Lawrence's Orphanage, ormai ridotti in cenere, vengono sepolti dalla neve.

E' il 2o12 e tutti i giornali inglesi riportano la stessa notizia. Il St. Lawrence's Orphanage, bruciato tragicamente centonovantadue anni fa, decide di riaprire i battenti. Non si sanno ancora le cause dell'incendio che distrusse l'edificio, ma il nuovo sindaco, Mr. Doyle, è irremovibile: Non nego che la tragedia del 1821 non abbia toccato il cuore di tutti, afferma il sindaco, ma bisogna lasciarsi alle spalle il passato e costruire il futuro sulle sue fondamenta, in modo da imparare dai propri sbagli.

E' il 2013 e il progetto è finalmente concluso. Il St. Lawrence's Orphanage è stato ricostruito seguendo le vecchie progettazioni, in modo da risultare quasi uguale all'originale. L'orfanatrofio è pronto per essere di nuovo abitato, questa volta senza incidenti.

E' il giorno dell'apertura e i nuovi abitanti del St. Lawrence, radunati per la prima volta davanti ai cancelli, hanno una curiosa sensazione di déjà vu.

E improvvisamente, comincia a nevicare.

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