In un mondo del lavoro che richiede competenze trasversali (soft skill) sempre più complesse e cruciali, la formazione aziendale è alla costante ricerca di strumenti innovativi ed efficaci. Questa tesi si inserisce in tale contesto, esplorando il potenziale educativo di media tradizionalmente relegati all'intrattenimento. Partendo da una riflessione sul valore pedagogico del gioco e della narrazione , il lavoro si propone di superare la letteratura quasi esclusivamente teorica sull'argomento per offrire una soluzione concreta e applicabile.
L'obiettivo principale di questa ricerca è strutturare una metodologia pratica per l'utilizzo del celebre gioco di ruolo Dungeons & Dragons come strumento per la formazione delle soft skill in ambito aziendale. Si intende così investigare come un medium interattivo e narrativo possa essere impiegato in modo consapevole per generare effetti costruttivi e favorire lo sviluppo di competenze come il problem solving creativo, la leadership e l'intelligenza emotiva.
Per raggiungere questo scopo, la tesi si articola in un percorso che muove dalle fondamenta teoriche per giungere a una proposta progettuale.
Il primo capitolo analizza i concetti di gioco e narrazione come strumenti pedagogici, delineando il loro impiego tradizionale nella formazione aziendale.
Il secondo capitolo si concentra sul gioco di ruolo, sulla sua genesi e sui suoi elementi caratteristici, motivando la scelta di Dungeons & Dragons come sistema di riferimento.
Il terzo capitolo, cuore della trattazione, illustra passo dopo passo la metodologia pratica ideata, denominata "Narrazione Fluida Funzionale" (NFF), mostrando come trasformare un'esigenza formativa in un'esperienza di gioco strutturata.
Il quarto capitolo, infine, affronta il tema della misurabilità qualitativa dell'esperienza formativa, analizzando casi studio e modelli teorici di riferimento, tra cui un'esperienza diretta presso l'azienda The Liquid House e un workshop sperimentale tenutosi con successo a Lucca Comics & Games.
In sintesi, questo lavoro non si limita a un'analisi teorica, ma fornisce un vero e proprio manuale pratico per progettisti e formatori che desiderano integrare le potenzialità del gioco di ruolo nelle loro attività, colmando un vuoto nella letteratura esistente e aprendo a nuove prospettive di sviluppo personale e di gruppo.