La tesi analizza il rapporto tra scienza, tecnologia e giochi di ruolo (GdR), esplorando come questi elementi vengano rappresentati, interpretati e utilizzati nelle diverse ambientazioni ludiche. Partendo da una definizione storico-culturale di gioco di ruolo, l’autore indaga il modo in cui discipline scientifiche come fisica, biologia, medicina, astronomia e informatica, insieme agli sviluppi tecnologici, influenzano la costruzione di mondi immaginari, regolamenti e narrazioni.
L’elaborato evidenzia l’immaginario scientifico degli autori e dei giocatori, con esempi che spaziano dal wargame alle simulazioni complesse, e approfondisce le contaminazioni tra magia e tecnologia, mostrando come i confini tra fantasia e scienza vengano spesso sovrapposti o ribaltati. Viene inoltre esaminato il ruolo del cosiddetto “motore fisico”, cioè l’insieme di regole che riproducono leggi naturali e tecniche nei sistemi di gioco, insieme all’importanza delle statistiche scientifiche e tecnologiche nei regolamenti e alla loro funzione educativa.
Una parte significativa del lavoro è dedicata all’uso dei GdR come strumenti di comunicazione della scienza: dalla didattica delle discipline scientifiche alla sensibilizzazione su rischi ambientali e sanitari, fino alla simulazione di scenari complessi per fini educativi e sociali.
La conclusione sottolinea come i giochi di ruolo possano diventare non solo mezzi di intrattenimento, ma anche veri e propri laboratori narrativi e cognitivi, capaci di stimolare la riflessione critica e il dialogo tra scienza, tecnologia e società contemporanea