The Division Rpg - let toxins seep into my soul

New York, 25 Dicembre 2016. L'aria è tremendamente fredda, in città, ed i tombini fumano come se nascondessero chissà quale tesoro nelle fognature. Mentre Lucas si guarda attorno, immagina di intravedere distrattamente persone intente a correre di qua e di là: ad alcuni mancano gli ultimi regali, altri si affrettano a pensare a qualche ricetta che possa piacere a tutti, ma ci sono anche quelli che, presi dall'empatia, corrono senza alcun motivo. Neanche la Vigilia di Natale è più la stessa, pensa Luke. Sì, perché per le strade innevate di New York nessuno corre, scivola o passeggia, quella sera, e non lo fa più da un anno: quella che gli scorre davanti agli occhi è una città mutata, una che non riconosce nemmeno più. C'è solo lui, sulla trentaquattresima, ed i suoi stivali sono gli unici a mordere la neve che ricopre l'asfalto scheggiato dalle bombe. Lucas avverte uno scricchiolio sinistro e si volta all'improvviso alla sua destra, scorgendo un altro ragazzo, un "non adulto" come lui, che però, al posto della valigetta, ha un M4 in mano. Glielo punta contro, tremante, ma non gli dice niente. Sembra in preda ad un attacco di panico.
« Ehi, amico, calmo! Sto solo... sto portando risorse a... » prova a dirgli Luke, cominciando ad avvertire le ossa e le membra scuotersi come se fosse stato in piedi sul treno -quello che, di solito, lo riportava a casa da scuola.
« Dove stai di base?! Dove?! » gli chiede quello. La sua voce è acuta e tremolante come le sue braccia, forse è anche più piccolo del suo avversario.
« Central Park! Non sparare! » gli grida Lucas, mollando la valigetta piena di bende, disinfettanti, fili di nylon per la sutura e siringhe sterili. Il tutto si riversa in strada, finendo nella neve. Dietro al ragazzo spuntano altri uomini: uno tiene una torcia elettrica, ed il suo volto è chiaramente sfregiato, mentre l'altro, magro da far spavento, corre dal bambino con l'M4 e gli sussurra qualcosa all'orecchio. È finita, mi ammazzano, pensa Lucas.