The Wizarding Union Gdr

Cause two can keep a secret If one of them is dead
Vi era stato un tempo lontano, in cui nel mondo magico nessuno sembrava doversi mai preoccupare della propria incolumitá. La Caccia alle streghe, il processo di Salem, le dinastie magiche estinte sembravano esser solo ricordi lontani. Nessuno, dopo di loro, aveva mai sfidato il mondo magico cercando di sovvertirlo alle proprie regole. Per anni la pace era regnata incontrastata, tutto questo almeno fino all'arrivo del signore Oscuro. Lord Voldemort aveva gettato la comunitá magica nel Caos, con il suo controllo ed il dominio a sfavore dei mezzosangue e di coloro che non avevano una dinastia puramente magica nel proprio sangue. Le paura, anche alla sua prima morte, continuó a regnare incontrastata tanto che nessuno riusciva a possedere neanche il coraggio di pronunciare il suo nome. Ma fu al suo ritorno che la gerarchia magica cambió, che i maghi oscuri risorsero ed iniziarono incontrastati a camminare lungo le strade gettando la popolazione nella piú totale paura. Per fermarlo, vennero sacrificate molte vite, ed altrettante ne vennero salvate. Uno dei luoghi piú devastati fu proprio la scuola di Hogwarts, l'Istituto Magico inglese che venne distrutto pezzo dopo pezzo. Le macerie fu tutto ció che rimase della scuola, il ponte crollato ed il lago nero ora pieno di detriti, di sangue, di corpi galleggianti dei maghi che avevano provato sulle sue sponde a vincere ognuno per la propria fazione. Uno sterminio e nessuno, nemmeno coloro che avevano vinto opponendosi a Voldermort, potevano poi dichiararsi vincitori. Certo, con il tempo la scuola venne ricostruita e le persone tornarono lentamente alle proprie vite ma si poteva forse davvero chiamare quella una Rinascita?

"Nessuno, dovrá mai venire a sapere di tutto ció. Il mondo magico deve rimanere al sicuro, ora piú che mai."

Nessuno rivelerá mai la veritá, su come Hogwarts divenne il campo di battaglia piú grande mai visto fino a quel momento. Nessuno dirá mai ai Babbani che il loro vicino, quel piccolo bambino che invitavano a prendere un thé e che forse un giorno avrebbe sposato la loro figlioletta era morto durante una battaglia a cui non avrebbe mai dovuto partecipare prima di tutto. Nessuno busserá mai neanche alla porta delle famiglia strazianti, scusandosi, chiedendo loro se avessero bisogno di qualcosa. Tutto ció di cui il Ministero ha bisogno nuovamente, ora, é infangare il tutto, nasconderlo e dimenticarlo, come se gli errori passati non fossero mai neanche esistiti. Perché la mente umana si sa, trova piú facile dimenticare invece di vivere con i sensi di colpa e questo ovviamente non esula neanche i maghi e le streghe, la cui paura piú grande era di dover poi un giorno scontrarsi nuovamente con una minaccia al pari di Lord Voldermort.

"Io faccio soltanto il mio dovere… come tutti… Fosse dipeso da me non è questo che avrei scelto né per me… né per noi due."

Per salire alla carica viene scelto l'assistente ministeriale Gregory Dinkins. La sua vita, il suo aspetto, tutto di lui fanno pensare ad un ministro perfetto per riportare in auge gli animi, senza dover mai rivangare il passato. La sua candidatura viene preparata nel migliore dei modi eppure a nessuno sembra importare realmente nulla di lui. Gli animi sono scoraggiati e purché non sia l'ennesimo mago oscuro, chiunque andrá bene. Senza neanche riuscire a ritirarsi dunque, Gregory diviene ministro e nella famiglia Dinkins tutti, eccetto lui, sono contenti di questa scelta. É cosí che Dinkins perde sua moglie, la sua stessa figlia, impegnato con un lavoro che non vuole ne viene ben presto inglobato tanto da non accorgersi delle poche attenzioni riservate a sua moglie, a colei a cui voleva rimanere accanto, finendo poi per divorziare. A questo punto, senza piú neanche una guida, Gregory diviene un facile bersaglio e mal consigliato, getta automaticamente il mondo magico nei pasticci.

“Sono molto brava nel mio lavoro. Sono più brava di chiunque altro. Non è arroganza, è un dato di fatto.”

É con queste parole che Gregory viene giustificato, che il suo intero staff cerca di mantenerlo al potere, ognuno per diverse ragione. C'é chi ne capisce il problema e non lo incolpa, chi ne é spaventato, chi semplicemente ha bisogno che lui continui ad intraprendere le proprie mansioni mentre loro tramano alle sue spalle. Durante una missione segreta, dei babbani vengono uccisi in una colluttazione magica. La missione risulta una farsa per svelare al mondo l'esistenza della magia. La morte dei babbani genera scompiglio, confusione, rabbia e curiositá. Ben presto tutti vogliono conoscere le persone che hanno ucciso con un bastoncino i propri simili e ben presto, la comunitá magica viene obbligata a sottostare a regole di sicurezza. Non é piú possibile studiare magia come privatista, cosa che alcune famiglie avevano iniziato a fare per anni. Le bacchette di ogni mago ed ogni strega divennero ben presto tracciabili, aumentando quei protocolli che erano stati rimossi per permettere loro di vivere con piú libertá. Ora tutti iniziano ad odiare il ministro, che viene ben presto costretto a rinchiudersi in casa e comunicare solo tramite lettere e messaggi, senza mai mostrare il proprio volto.

Lungo le strade della cittá iniziando dunque ad apparire strani messaggi di rivolta, maghi ribelli iniziando ad usare la magia senza alcuna ragione in mezzo alle strade, finendo cosí per attirare l'attenzione anche di coloro che fino a quel momento avevano rispettato le regole. Perché tutto ció? É questa la domanda che il mondo si pone, osservando boccini volare e cartelli apparire sui muri, chiedendo ai maghi di aiutarli prima che il mondo magico potesse essere esposto. Non erano forse loro stessi, con quei loro gesti, a mettere in pericolo tutti loro? Nessuno sembra peró avere una risposta definitiva, c'é chi inneggia alla follia, chi ad un qualche segreto interno e chi ancora ad una bugia ben piú grande di loro che dovrebbero solo confondersi quanto basta per non capire cosa accade sotto i loro stessi nasi.