The night is dark and full of terrors

2 maggio 1998. Harry Potter giaceva immobile sulla fredda pietra del pavimento di Hogwarts, gli occhi celesti spalancati dietro ai vetri degli occhiali, morto. Harry Potter, quel giorno, era morto due volte, ma questa volta nulla avrebbe potuto riportarlo dai suoi amici, perché di lui era rimasto solo l'uomo, e l'uomo è fragile. Il Signore Oscuro aveva vinto e con Nagini al suo fianco si crogiolava nel dolore di chi aveva perso qualcuno, la Bacchetta di Sambuco era così divenuta sua di diritto. I suoi avversari, dopo l'ultimo colpo sferzato alle loro certezze, uno dopo l'altro si piegarono al suo volere e chi non lo fece fu giustiziato sul posto o preso prigioniero e portato ad Azkaban.
L'era di Voldemort era cominciata con una lunga scia di sangue che col tempo si sarebbe assottigliata, ma non sarebbe mai sparita.

Grazie a qualche esperimento alchemico - ancora oggi rimasto segreto - andato a buon fine, il Signore Oscuro prolungò la durata della sua vita, invecchiando molto più lentamente rispetto a chiunque, in modo tale da poter lasciare ai posteri un mondo perfetto, come lui lo desiderava. Il castello di Hogwarts divenne una sorta di monumentale museo, teatro delle atrocità che erano accadute e fungeva da monito per chiunque avesse voluto rovinare in qualche modo quel mondo perfetto che Voldemort aveva costruito; venne lasciato tutto com'era, con le sue rovine e i calcinacci, mentre il fulcro dell'economia magica e del potere veniva spostato in Norvegia, così come anche il titolo di scuola di Magia e Stregoneria più prestigiosa del mondo. Il castello di Dypsvar, a est di Dragerfjord, fu scelto come erede di quello che aveva confermato la supremazia del Signore Oscuro.

Inizialmente l'accesso alla scuola fu concesso solamente a ragazzi Purosangue, nati in famiglie di soli maghi; tuttavia dopo secoli di matrimoni combinati malamente era diventato difficile capire chi fosse realmente Purosangue, così dopo alcuni decenni venne aperta anche ai Mezzosangue, sebbene essi fossero scelti dopo meticolosi controlli da parte del personale del Ministero della Magia norvegese.

Tutto stava andando secondo i suoi piani. La storia era stata scritta dai vincitori e Voldemort era diventato il punto di riferimento per migliaia di ragazzi, ma non per tutti. In quel mondo così perfetto esisteva ancora qualcuno che riusciva a capire come tutto fosse così sbagliato, che sarebbe valsa la pena di morire per tentare di ribaltarlo, e una di queste persone era il nuovo alchimista incaricato di mantenere il Signore Oscuro in vita.
Egli architettò un piano per uccidere sia Voldemort che il suo ultimo Horcrux, il serpente, ma non tutto andò come previsto. Nagini, prima di essere distrutta dall'uomo, riuscì a morderlo e rallentarlo, facendo in modo che venisse preso. Fu in quel momento, quando gli occhi del Signore Oscuro incontrarono quelli del suo attentatore morente, che Voldemort capì che non poteva continuare a vivere. Era arrivato per lui il momento di farsi da parte ed essere ricordato nella gloria delle sue azioni. Doveva trovare un erede, qualcuno che possedeva parte del suo corredo genetico.
Una giovane e potente donna dai capelli corvini, l'ultima Gaunt. Eva Gaunt. A quel tempo Eva studiava a Dypsvar e stava dimostrando di essere una strega dalle doti eccellenti, e Voldemort non attese molto prima di prenderla sotto la sua ala e farla diventare la più spietata e potente strega di quell'epoca. Quando questa finì gli studi, il Signore Oscuro la ritenne pronta e matura per poter prendere il suo posto nel mondo magico e in alcune fiale le consegnò i suoi ricordi.
Eva li vide, scrutò nell'ultima parte di anima che gli era rimasta e capì. Avrebbe dovuto ucciderlo.
Nel silenzio di una notte d'inverno Eva si introdusse nella sua abitazione.
"Ti stavo aspettando. Sei pronta." furono le parole che Voldemort pronunciò prima che un lampo verde attraversasse la stanza, uccidendolo. In quel momento, quando la bacchetta di Sambuco divenne sua, si aprì nella sua anima la prima crepa.

All'età di ventitrè anni divenne preside di Dypsvar, entrando nella storia come Preside più giovane della storia magica. Se possibile, la scuola divenne un luogo ancora più oscuro, e con essa il mondo magico; nel contempo, lavorando nell'ombra, qualcuno incominciava a capire che quella realtà non sarebbe potuta esistere per sempre.

To be continued...