The Phantom of the Opera

Negli ultimi mesi del 1869, quando l' Impero si stava portando a una clamorosa sconfitta militare e politica, le chiacchiere dei salotti bene di boulevard Haussmann erano tutte sprecate per commentare la lotta tra donne che stava rischiando di far saltare un qualsiasi spettacolo dell'Opéra: la fulgida Prima Donna Carlotta Giudicelli era stata sostituita all'ultimo minuto da una giovane, sconosciuta debuttante. Christine Daae.
La nuova stella del bel canto si trovò al centro di un grosso scandalo: si vociferò che fosse l'amante del nuovo Patrono del teatro, l'aitante scapolo Visconte Raoul de Chagny; l'uomo però pareva non fosse il solo a concorrere al cuore della cantante e fu allora che il nome del Fantasma dell' Opera uscì dai pettegolezzi delle ballerine di fila per poi prendere fuoco pochi mesi dopo, quasi fosse il rogo che distrusse buona parte della Grande Salle e del palco, quasi fosse stata l'avvisaglia del fuoco sul punto di divampare nella Monarchia.
Quelle fiamme fecero il loro dovere.
Ora nessuno ricorda l'esatta cronologia degli eventi, a pochi anni dal loro accadimento. E chi sa tace, sorvegliando nel buio.
La gente di teatro, si sa, è superstiziosa; ben pochi sfidano la notte per i corridoi echeggianti dei ridotti e dei dormitori e tutti scappano terrorizzati quando, dal nulla, volano le note indemoniate di un violino senza padrone.
Angelo della Musica.
Figlio del Diavolo.
Fantasma dell' Opera.
La paura può avere molti nomi, ma chi vi da bado quando la Belle Epoque è alle porte, quando il mondo intero pare ribollire e in grado di mutare in un solo giorno?
Benvenuti a Parigi.
Ma ricordatevi di tenere una mano all'altezza degli occhi, se vorrete sfidare il Fato e la leggenda.