We're a frek show - AHS gdr

Questo gdr è ambientato in due città diverse: LOS ANGELES e JUPITER, ai tempi nostri. Entrambe nascondono segreti, entrambe sono ispirate alla serie televisiva “American Horror Story” –a tutte e quattro le serie- anche se non seguono le vicende di esse.

LOS ANGELES. La seconda città più grande degli Stati Uniti d’America. La città in cui si è spostata ”la Congrega”, la cui sede originaria era New Orleans.
La Congrega è un’accademia di magia per le poche streghe rimaste al mondo. Ragazze spesso inconsapevoli dei propri poteri, le quali hanno trovato rifugio tra le mura di quella che, apparentemente, sembra una normalissima villa americana.
A capo della Congrega vi è una strega adulta, ed è colei che ha il compito di guidare le streghe più giovani, di far si che arrivino a controllare i propri poteri. E di impedire che il mondo esterno scopra dell’esistenza della magia, anche se c’è chi ritiene che questa sia una convinzione vecchia ed ormai superata: d’altronde, al giorno d’oggi, chi mai brucerebbe una strega sul rogo? ...naturalmente solo le altre streghe, se accusate di crimini per i quali, secondo il loro codice, è prevista la morte.
Inoltre ogni strega, in particolare le allieve più ambiziose, sogna di prendere il posto della cosiddetta “Suprema”. Per ogni generazione di streghe vi è una Suprema, una donna che possiede tutti i poteri magici esistenti, e che quindi la rende la strega più potente al mondo. Ogni Suprema avrebbe il compito di scoprire chi sarà a succederla, anche se non tutte, nel corso degli anni, si sono dimostrate degne o all’altezza di fornire insegnamenti di vita alle giovani streghe.
Ma c’è dell’altro: da secoli e secoli le streghe vengono perseguitate. Ciò avviene perfino nella generazione attuale, anche se coloro che le vogliono morte, agiscono in modi più subdoli. Esistono infatti delle organizzazioni di “i Cacciatori di streghe”. Uomini che agiscono per timore o per vendetta personale, che si sono prefissi come scopo quello di uccidere tali donne. E lo fanno con armi vere e con tecnologie avanzate. Niente roghi, solo pistole di precisione.

Ma LA, per gli amanti del genere, è famosa soprattutto per i crimini commessi in questa città. Esistono dei veri e propri tour di cosiddetti “luoghi dell’orrore”, in cui una guida, esperta in tali faccende, mostra ai curiosi le varie case, lì dove sono successi fatti particolarmente raccapriccianti.
Ve n’è una in particolare che suscita sempre l’attenzione dei più: “la casa degli omicidi”.
Esteriormente appare come una villa bellissima, risalente al 1900, dotata di giardino e di cancello in ferro battuto. Le ampie finestre le danno un aspetto imponente, ma non sinistro per chi non conosce la storia di tale abitazione.
Il prezzo di vendita è basso, anche perché i proprietari non rimangono mai a lungo...nè in casa né su questa terra. Non ne era però a conoscenza la famiglia che si trasferì dall'Inghilterra, una famiglia composta da tre fratelli, rimasti orfani. Fu così che, dopo aver visitato la casa, venne acquistata subito con entusiasmo, specie nell’aver avuto una tale fortuna. Nessuno di loro però si accorse delle sottili risate provenienti dalla cantina, o del ritrovare gli oggetti in un posto diverso da dove li avevano lasciati l’ultima volta.
La casa li stava osservando...o meglio, erano i precedenti proprietari a farlo. Perché la dimora degli omicidi possiede un segreto, un segreto che in pochi conoscono: chiunque muoia al suo interno o entro i limiti imposti dal cancello, vi rimarrà per sempre. Le anime dei defunti resteranno lì in eterno, a proteggere quella che, un tempo, era stata anche casa loro.


JUPITER. Città degli Stati Uniti, Florida. Una città non grande come LA e non caratterizzata dalla magia. No, a Jupiter la protagonista ha un altro nome: pazzia.
Qui infatti si trova uno dei manicomi più noti, il Briarcliff Manor. L’unico, in tutta America, che nasconde fatti raccapriccianti. Si tratta di una struttura privata, le cui porte non vengono aperte a chiunque, ma solo a coloro che intendono far curare un paziente, presumibilmente malato di mente. Una struttura in mano alla chiesa, presieduta dal Monsignore, un uomo ambizioso e falso. Egli, anni addietro, quando prese Briarcliff, accordò il permesso al medico curante di effettuare sperimenti sui pazienti, coloro che, oltre che pazzi, erano anche affetti da una malattia incurabile. Questo al fine di trovare una cura a quei mali a cui, al giorno d’oggi, ancora non vi è rimedio.
Ma la situazione prese una piega diversa rispetto agli iniziali buoni propositi: gli esperimenti vennero fatti anche su pazienti sani, abbandonati dalle famiglie ormai da tempo. Pratiche che arrivarono a deformarli, a farli apparire come mostri che, per non destare sospetti, venivano liberati nel bosco adiacente alla struttura e lasciati a se stessi.
Tuttavia Briarcliff non è solo un centro per malati di mente: molte persone vengono incastrate dai propri familiari, dalla polizia o dai propri nemici. Finiscono in manicomio, costretti a vivere sotto un regime troppo rigido, troppo antico, fatto di punizioni corporali e di altri orrori.

Ma a Jupiter vi è anche il divertimento. In una zona della città vicino alla foresta ed al lago, si trova una radura, affittata mensilmente dalla proprietaria del Freak Show. Il Freak Show è lo spettacolo della stranezza, della deformità. Le persone disagiate, che possiedono particolarità fisiche che agli occhi degli altri li fanno apparire come mostri, trovano rifugio nel grande tendone a strisce. Ma nessuno sa cosa si cela realmente dietro quei sorrisi, dietro gli spettacoli che, aimè, non riscuotono mai molto successo a causa di attrazioni proposte e riproposte. Vi è perversione, dannazione, un senso di libertà che, tali soggetti, possono esplorare solo facendo parte del Freak Show.