Yu-Gi-Oh! The Duel Realm GdR

Dieci anni dopo l’assalto dei bariani, Heartland è caduta in ginocchio sotto il regime di un’entità di cui si conosce solo il nome: Ombra. L’intero globo è stato assoggettato da questo individuo avvolto in una coltre di mistero, detentore di un potere dai contorni distruttivi e soverchianti a cui pare non ci sia modo di ribellarsi. Chi si arrischia a tanto, va incontro a nefaste conseguenze.
Non solo, la dimensione Zexal non è l’unica ad essere vittima di questa implacabile dittatura: il multiverso come lo conosciamo non esiste più. I giochi di carte sono banditi, vietati. È illegale possedere un proprio deck, organizzare partite e istituire Tornei, pena l’incarcerazione. Anche solo nominare qualcosa di affine al gioco di carte, o discuterne di sfuggita, può portare a sanzioni più o meno pesanti. Tutto questo appare pesantemente ingiusto.
Eppure, non solo Ombra afferma di essere nel giusto, ma persino di agire per un bene superiore che è proprio la salvezza del pianeta: insomma, asserisce, è fin dall'antichità che gli eventi provano a mettere in guardia l'umanità rispetto ai sopracitati giochi di carte. Questi ultimi sono soltanto motivo di sventura che possono condurre addirittura alla rovina del mondo; sono dannate, permeate da una forza oscura e misteriosa, e il potere che è stato miracolosamente concesso al dittatore serve proprio da contrapposto a tale forza al fine di scongiurare quel catastrofico epilogo. Ombra, difatti, non si professa come nemico, ma al contrario salvatore del popolo, il predestinato il cui ruolo è stato imposto da un'entità al di sopra di tutti loro, e che per tale ragione non può venir meno alle proprie responsabilità. Ha un compito nei confronti del popolo, e ha intenzione di portarlo fino in fondo.
Perciò i cittadini sono tenuti a fidarsi di lui. Chi si dimostra così crudele e avventato, invece, da mettere in pericolo la popolazione, deve essere castigato e allontanato da quest'ultima. Assicura di essere quindi brutale esclusivamente con chi se lo merita, e anche lì, più che incarnare il ruolo del cattivo, afferma di impersonare quello del giustiziere costretto a punire i colpevoli, proprio per salvaguardare quei puri e onesti cittadini che invece hanno coscienziosamente scelto di rifugiarsi nella sua protezione.