Il 28 agosto 2018, sulle pagine del quotidiano Libero, la giornalista Costanza Cavalli firma un articolo dal titolo “I maniaci dei videogiochi vanno curati in clinica”, citando nella sua disamina il LARP come diretta estensione del mondo videoludico, fornendone una visione limitata e parziale. Insomma si vede proprio che ha studiato approfonditamente l'argomento prima di scriverne! In particolar modo, ci riferiamo al seguente passaggio:
<< [...] L’altra faccia di questa dipendenza sono i giocatori che finiscono con il voler “entrare” nel videogioco: è nato così il business dei “Giochi di ruolo dal vivo”, i cui organizzatori vengono pagati per inventare ambientazioni e trame tratte da quelle dei videogiochi. I giocatori si travestono, interpretano un personaggio, mangiano cibo in scatola come se fossero in guerra, non si lavano per giorni, si sparano con armi finte, vengono inseguiti da attori-giocatori travestiti da zombie, a volte lo diventano anche loro, e i ruoli si mischiano e si confondono. Come su un set di un film, dicono loro, è: “una ricostruzione realistica per calarsi pienamente in un mondo fantastico. La nostra passione non è un semplice passatempo ma è reale impegno, reale dedizione e soprattutto regala reali emozioni.” Chissà. [...] >>
(Quotidiano Libero, 28 agosto 2018, Costanza Cavalli)
Come portale di settore, riteniamo importante informare i nostri visitatori di questo ennesimo esempio di disinformazione sul mondo dei Giochi di Ruolo (GdR) da parte di un quotidiano di stampa tradizionale. Ancora una volta, si scrive del nostro hobby dimostrando una scarsa (nulla?) comprensione della materia.
Ma non è tutto!
Non aggiungerò altro a quanto vedrete nell'articolo "Giochi di ruolo, una galassia pericolosa" del 20/03/2029. Si tratta di un classico esempio di disinformazione e fake news, questa volta proveniente da un giornale che dovrebbe essere considerato "autorevole" come Il Resto del Carlino/La Nazione.
Non resta che fare un ironico applauso alla stampa nazionale, che continua a dimostrare di non aver compreso la natura dei nostri hobby! Non possimao perciò non chiudere con il geniale meme del nostro utente baboomba: