Beyond Seventh Day

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Le cose più importanti sono le più difficili da dire. Sono quelle di cui ci si vergogna, poiché le parole le immiseriscono – le parole rimpiccioliscono cose che finché erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori. Ma è più che questo, vero?

Le cose più importanti giacciono troppo vicine al punto dov'è sepolto il vostro cuore segreto, come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i vostri nemici sarebbero felicissimi di portare via. E potreste fare rivelazioni che vi costano per poi scoprire che la gente vi guarda strano, senza capire affatto quello che avete detto, senza capire perché vi sembrava tanto importante da piangere quasi mentre lo dicevate. Questa è la cosa peggiore, secondo me. Quando il segreto rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconti ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare.

[Da Stagioni Diverse, incipit del racconto Il Corpo – L'autunno dell'innocenza]

Ascoltare... Se la metà della popolazione che cammina su questa terra, ne avesse avuto la capacità,non saremmo arrivati a quello che il mondo è oggi.

Quando tutto ciò ha avuto inizio, l'umanità ha continuato a camminare per quella strada comoda e dritta che l' avrebbe portata rigorosamente lì... Proprio lì. Se fosse così facile e riduttivo da definirlo a “quel paese”, amico mio, lo farei con tutto il cuore ma dove ha condotto la strada che da sola, l'umanità ha asfaltato con tanta caparbietà non può essere definita.

Molti segni, molti sono stati ammoniti, nessuno può dire che non sia stato avvertito che qualcosa, presto o tardi, sarebbe capitato.

Non è proprio quello che ci si aspettava. Un'eclisse preventivata da tempo, la terra viene colta da un tremore che sembrava provenire dalle profondità del nostro pianeta, come se qualcosa li sotto,si fosse deciso a cambiare posizione. Lo stupore generale. Poi di nuovo la calma. Il tempo esatto di convincersi che non era nulla per cui allarmarsi e poi...

Dire dove è cominciato è proprio il modo sbagliato per iniziare il discorso. E' cominciato. Punto. Da quattro direzioni diverse, dall'alto, dal basso e da ogni misero angolo del globo. Tutti quelli che erano stati in silenzio, tutti quelli che lavoravano per conto di Lui o dell'Altro, sono venuti fuori, mandando a quel paese secoli di leggenda, velate verità, per mutare il tutto in qualcosa che gli uomini hanno di nuovo preferito dimenticare. Quello però che le due parti non si aspettavano è che a iniziare non erano stati loro, ma quell'Altra che giaceva da qualche parte sotto i piedi di tutti e forse stanca di tutto quell'indolente trambusto ha preferito darci un taglio...

Ciò che tu vivi è una vita all'insegna della sopravvivenza, fatta di scelte che non possono essere ritondanti. O è bianco o è nero. Il grigio non è concesso. Se vuoi rimanertene in disparte, fai pure ma non lamentarti se farai una brutta fine. Questo mondo è fatto di prede e predatori, o sottometti o sei sottomesso, o sei un leader o sei uno schiavo. Se vuoi vivere senza essere nero né bianco e restare in “vita”, allora devi renderti indispensabile a qualcuno che non ti renda schiavo e non senta la pericolosità della tua esistenza.

Apri la tua finestra sul mondo e piangi tutto ciò che hai perso: famiglia, amici, fidanzata/o, figli, colleghi. Tutti dispersi o peggio ancora, scomparsi o morti... O quasi morti. Ognuno di noi ha fatto la sua scelta, quella di salvarsi il culo e pensare per sé, e così che sei ancora su questa terra.

Adesso la casa, la tua casa è dove deciderai di vivere. Come sarà la tua vita lo dovrai decidere tu. Con chi stare e dove restare nessuno te lo dirà, finché avrai la forza di sottrarti alle leggi che regolano questo nuovo mondo... Un luogo vale l'altro, adesso che la burrasca è passata, ogni città sembra regalare a tutti lo stesso scenario. Distruzione, rovine di un'era ormai conclusa. Grattaceli pericolanti, case dove di luce e calore non ne vedranno più, strade divelte. Animali che via via vanno impossessandosi di ciò che prima era della comunità. La natura irrompe, senza troppi problemi, laddove noi eravamo padroni.

I mortali sopravvissuti sono dispersi per il mondo, nessuno è stato risparmiato e se così è stato è per volere di qualcuno che presto o tardi verrà a reclamare ciò che gli appartiene.

Conta sette giorni e sette notti e cerca di sopravvivere..

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