Bloody Romania GDR

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ANTICHITA'

Nel 1436, Vlad II Dracul (Soprannominato "Tepes" vista la sua abitudine di impalare i nemici e le voci che sospettavano riguardo il suo vampirismo) salì al trono della Valacchia. Sarà estromesso dal trono nel 1442 da fazioni rivali con la complicità dell'Ungheria. Nel 1443 Vlad II venne liberato e, appoggiato da truppe turche, riconquistò il suo trono. L'anno successivo (1444), in base ai pesanti accordi raggiunti con il sultano Murad II, egli inviò alla corte ottomana i suoi figli Vlad e Radu cel Frumos come ostaggi. Durante i loro anni come ostaggi, i due giovani Drăculești vennero educati dai turchi all'arte della guerra, alla logica ed alla fede musulmana, ma la loro situazione era abbastanza delicata: tre anni prima i figli del despota serbo Đurađ Branković erano stati accecati con dei ferri roventi perché sospettati di voler fuggire dalla loro prigionia.

A peggiorare la situazione di Vlad e Radu contribuì il fratello maggiore, Mircea II, animato da chiari intenti di crociata anti-turca: Mircea partecipò infatti alla Battaglia di Varna (1444) e, nel 1445, strappò al sultano la rocca di Giurgiu, passandone a fil di spada la guarnigione turca. Lo stesso Dracul, dopo la sua indiretta partecipazione a Varna, dette ormai per spacciati i suoi figli[8]. Forte del supporto degli Ottomani, Vlad Dracul fece ritorno in Valacchia e si riprese il trono usurpatogli da Basarab II e alcuni infedeli boiardi.

Nel dicembre 1447, boiardi in combutta con il reggente ungherese János Hunyadi si ribellarono contro Vlad II Dracul e lo uccisero nelle paludi di Bălteni. Mircea II di Valacchia, figlio primogenito ed erede di Dracul, fu accecato e sepolto vivo a Târgoviște. Per impedire che la Valacchia cadesse in mani ungheresi, gli Ottomani liberarono il giovane Vlad III e lo rispedirono in patria. Il fratello di Vlad, Radu, invece si convertì all'Islam ed entrò al servizio della corte ottomana.

Quello che non sapevano, è che Vlad era davvero un vampiro. Dracula fu apparentemente ucciso, infatti esso sostituì a se stesso con il cadavere di un contadino di aspetto simile che vestì con i propri abiti. Una volta fuggito, osservò i figli essere uccisi oppure unirsi ai nemici e, sebbene la rabbia gli ribollisse il sangue, fuggì in Turchia sotto mentite spoglie. Visse lì per quasi 420 anni, creandosi un nome e diventando un aristocratico del luogo che si spostava da città a città, cambiando identità, osservando la guerra finire e i propri nemici morire da lontano. I suoi compaesani iniziarono, come i romeni, a sospettare di Vlad e a ritenerlo un vampiro; a causa di un incidente, il nobile venne finalmente reputato ufficialmente come tale e dovette fuggire per preservare la propria identità e per evitare la rabbia dei Turchi che iniziarono a organizzare delle "cacce al vampiro". Il vampiro, riconosciuta ormai la scomparsa dei propri nemici, tornò in Romania, precisamente nel suo castello a Brasov, ma questa volta fece in modo che i compaesani iniziassero a sviluppare una paura atavica per lui e quindi la loro superstizione. Dracula, tornato finalmente in madre patria, decise di trovarsi delle spose e, una volta trovate tre giovani vergini, le vampirizzò per renderle sue per l'eternità. Circondato da quelle Veneri, decise di procreare, di dare vita a degli eredi. Convocò così una strega del luogo per permettere alle sue spose di poter essere fecondate e quindi di partorire, ottenendo come risultato diversi figli. Nacquero così 7 figli, tutti mezzi vampiri e divennero come i genitori soltanto raggiunte età differenti non dipese da loro. Vennero addestrati al controllo e alla bella vita, quindi presero ognuno le proprie strade: la primogenita rimase in Romania insieme al suo fratellino (terzogenito), mentre gli altri si sparsero per il mondo, tra Turchia, Italia, Inghilterra e così via. Nel 1890 però avvenne l'incontro con Jonathan Harker, che portò a una lunga avventura e alla conseguente morte del conte Dracula, scritta e opportunamente modificata da Bram Stoker che sostituì se stesso con il personaggio di Abraharm Van Helsing.

Alla morte del padre e delle rispettive madri, i figli, distrutti da dolore, decisero di ripopolare il mondo di altri vampiri. I figli rimasti in Romania, presero il controllo del castello e si occuparono di quel territorio, dando vita a nuovi figli che ben presto si dispersero per tutta la Transilvania e più, occupando l'intera nazione.

Purtroppo per loro, però, le altre creature non furono particolarmente felici di questo: i Licantropi e le streghe, infatti, presero questo improvviso aumento di Vampiri come un segno di minaccia. Iniziò una tacita guerra tra le varie razze, alle spalle degli umani che erano già in guerra tra di loro (cosa che contribuì a nascondere il tutto).

Dopo un decennio di guerra, il capo clan vampirico decise di porre fine a tutto e convocò il capo branco dei Licantropi e la Strega suprema di Brasov. Insieme decretarono la pace e firmarono un patto di Alleanza che garantiva il reciproco aiuto e il mantenimento della pace tra i tre clan.

OGGI

Il patto è ancora in vigore, le varie razze sono tra loro in pace, gli umani non sospettano di nulla... o quasi. Brasov, essendo una città piena di misteri, raccoglie sia scettici che non. Questi ultimi spesso si organizzano in squadre di ricerche, oppure creano dei veri e propri enti di investigazione.

Ma qualcosa sta cambiando. Gli umani si avvicinano sempre più al mondo soprannaturale e alcune creature di quest'ultimo sono stanchi di mantenere la pace con razze che loro reputano "inferiori".

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