Caotica Gdr

Immaginate il silenzio di un lunedì sera, uno di quei giorni tristi e vuoti, la quiete della notte a malapena rotta dal vociare dei grilli e dal suono lontano di qualche auto. Immaginate un momento del genere, con la luna che brilla alta nel cielo, è una luna piena, tonda e perfetta, e alzando lo sguardo vi perdete nella sua luce. Bene, fissate bene questo paesaggio nella vostra mente: è l’unico che vedrete d’ora in poi.
La notte è calata ovunque, e non se ne andrà come nell’ordine delle cose dopo alcune ore, lasciando il posto al sole e al giorno. La notte è tutto ormai, è l’inizio ed è la fine.
Le piante muoiono, le persone si incupiscono, e dalle ombre sorridono creature che l’umanità non avrebbe mai dovuto incontrare.
Per molti degli abitanti dell’attuale Terra è difficile ricordare un momento in cui il sole ancora brillasse nel cielo. La maggioranza è nata nella Notte.
Di fatto, il mondo stesso ha cambiato nome: il vecchio, “Terra”, è stato abbandonato dopo il primo sterminio ad opera di Coloro che Camminano nel Buio. “Caotica” è sembrato molto più adatto. La storia, però, è stata ricostruita con accuratezza dagli storici dei Figli della Luce, ed è stata inserita ne “La caduta degli uomini e degli dei”, il trattato di storia che copre il periodo fra il Natale Nero, nel 2003, e i giorni nostri.
Nessuno si aspettava nulla del genere, tantomeno gli umani.
Il 25 dicembre 2003 piazza San Pietro era gremita di persone per la Messa di Natale e il pontefice stava per dare inizio alle celebrazioni.
Ricostruire quegli istanti è complesso, per via degli eventi che si sono susseguiti ad una rapidità eccezionale, ma con una sufficiente precisione si può stabilire questo ordine: a Roma, il pontefice viene assalito da un gruppo di uomini assoggettati a Coloro che Camminano nel Buio, che d’ora in poi chiameremo Figli del Buio; a Parigi, Londra, New York, Tokyo, Berlino esplodono ordigni di origine magica che distruggono le aree circostanti per diversi chilometri, causando perdite innumerabili; nel frattempo, da Mosca provengono notizie di un grande cerchio che avrebbe avvolto la città; prima che qualcuno possa intervenire, viene attivato il più grande e nefasto incantesimo che l’umanità abbia conosciuto: la Maledizione Folkstrot.
Una parentesi: William Folkstrot è stato un talentuoso Figlio del Buio vissuto ai primi del Novecento, esperto di magie legate alla fisica. La Maledizione che porta il suo nome ha un unico, catastrofico effetto: portare la notte eterna, schermando la Terra dalla luce del Sole, nefasta per i Figli del Buio. Richiede una quantità di energia immensa, tanto da essere ritenuta impossibile da attivare – quantomeno, fino al 2003. La morte di tutte quelle persone ha permesso ai Figli del Buio, la cui magia si basa sull’energia rubata ad altri esseri viventi – al contrario di quella dei Figli della Luce, che proviene dalla forza di volontà – di avviare il cerchio della Folkstrot, dando inizio alla Notte.
Il contrattacco dei Figli della Luce non si fa aspettare: Mosca cade nelle mani dei buoni, i Figli del Buio vengono uccisi, ma la Folkstrot è ormai attiva e inarrestabile. Una delle Leggi della Magia afferma che “per bloccare un incantesimo di energia X è necessario applicarvi un’energia superiore a X”. Considerando tutto ciò che è stato fatto per attivare la Folkstrot, sarebbe necessario un sacrificio umano ancora più grande – inoltre, i Figli della Luce non possono utilizzare l’energia della morte, e dunque sarebbe necessario l’intervento di un Figlio del Buio.
Nel frattempo, la guerra fra Figli della Luce e del Buio è ripresa senza sosta, considerando la Folkstrot come una contravvenzione degli Accordi di Atlantide. Questa volta, l’umanità non è stata tenuta all’oscuro dell’esistenza dei maghi e della magia: è divenuto obiettivo dei Figli della Luce proteggere gli uomini, allo scopo di privare i Figli del Buio di fonti di energia ed evitare lo sterminio dell’umanità.
Va ammesso, però, che la Notte è un vantaggio notevole per i Figli del Buio, che non possono sopportare la luce solare. Grazie a ciò, sono riusciti a prendere possesso di alcune regioni del mondo, in cui gli uomini sono ridotti in schiavitù – usati come banche di energia.
Nello specifico, la Corte dell’Estate controlla l’Europa e il Nord America, mentre la Corte dell’Inverno tiene in una stretta tirannica Sud America, Africa, Medio e Lontano Oriente (Russia compresa) e Oceania, nonché i territori del Polo Sud e del Polo Nord, pericolosamente vicini alla zona neutrale di Atlantide, dove risiedono le uniche creature magiche esterne a questa contesa, le Fate. Queste figure immortali e bellissime hanno dato inizio agli Accordi per evitare che la Terra venisse devastata dalla guerra, e ora che questi sono stati rotti si trovano in una situazione complessa, tanto che il Consiglio stesso è diviso a metà fra supportare la Corte dell’Estate e quella dell’Inverno. Solo la presenza di Alea, la Regina, evita che scoppi un conflitto anche fra le mura eteree di Atlantide.