Deryon the Chronicles

“Il nostro mondo possiede millenni di storia alle spalle e qui, negli Archivi della Torre della Conoscenza si trova ogni briciola di quella storia. Ogni parola, ogni azione, ogni pensiero di coloro che hanno contribuito al proseguimento della vita su Deryon, è segnata in questi archivi e viene insegnata e raccontata a tutti i membri della Confraternita della Conoscenza. Coloro che provengono da fuori e richiedono il nostro aiuto per poterne sapere di più, saranno guidati attraverso il labirinto intricato formato dagli scaffali degli archivi e troveranno risposta a ciò che cercano.
Voi state cercando informazioni riguardo alla storia da quando nacquero le Gemelle della Profezia ad oggi, seguitemi, e vi narrerò ciò che il vento ancor oggi sussurra inesorabile.”



Con queste parole venite accolti nella Torre della Conoscenza della grande città delle Cascate. La donna che avete di fronte è l’ex allieva della leggendaria Signora della Conoscenza, Yvaine Fortetempesta. Ella appare eterea, quasi irreale ai vostri occhi e cammina con passo talmente leggero da sembrare che non stia nemmeno toccando terra. Le piumate ali alle sue spalle sono ripiegate ma ben visibili. Vi addentrate sempre più in quello che ai vostri occhi appare come un labirinto interminabile ed intricato di scaffali zeppi di libri e pergamene di ogni genere. La donna dall’aspetto ancora giovane si ferma presso un’enorme scaffale da cui prende alcuni libri e varie pergamene, che apre e dispiega sotto i vostri occhi, cominciando a leggere e a raccontare…



“Agli albori dei tempi, quando il malvagio Dether venne rinchiuso nel cuore della terra dai Celestiali, le signore di Luce ed Oscurità diedero vita ad un sigillo che si sarebbe spezzato il giorno che Dether si fosse liberato. Con la sua liberazione un emissario con in seno il potere di luce ed oscurità sarebbe nato con il compito di contrastare il crudele e potente nemico.
Qualcosa però non andò secondo la Profezia che le Celestiali avevano scritto.
Quando Dether, allora conosciuto come il Maligno, si liberò dalla sua prigione di pietra e fuoco, non nacque un emissario, ma ne nacquero due.
Erano Gemelle, nate da madre elfo e padre umano.
In una era serbato il potere della Luce, nell’altra quello dell’oscurità.
Divise sin dalla nascita, le sorelle crebbero separate, Iryan il nome della gemella della luce, Njia il nome di quella dell’oscurità.
Iryan rimase per diversi anni con la madre nella cittadina natale, nella foresta Beju, e crebbe sotto al sua guida e quella dello stregone Nisserm, un eremita che aveva deciso di istruirla alla via della magia e del combattimento.
Quando Iryan giunse alla vecchia accademia, a Sud, a malapena conosceva Njia. Incontrata per strada, non sapeva nulla di lei, se non che era stata nelle fila del Maligno e ne era fuggita quando questi aveva ucciso suo padre e suo zio.
Njia era approdata nell’esercito nemico per errore, arruolata con l’inganno, era rimasta per molti anni a combattere per loro sotto l’influsso malefico del signore nero che aveva intuito che in lei c’era un forte potenziale. Infatti, a differenza della gemella sconosciuta, lei aveva già scatenato il proprio potere più volte ed era assai consapevole della propria forza.
Quando riuscì a liberarsi dell’influsso oscuro che Dether aveva sulla sua mente, Njia era fuggita giungendo dal padre ma dovendo fuggire ancora poiché fu ucciso dai soldati dell’esercito nero. La giovane incontrò Iryan senza sapere che fosse la sorella ed in lei trovò un’affinità a sé stessa mai trovata in nessun’altro.
Viaggiarono assieme e si fecero arruolare alla fortezza dei Meris dû Nar sotto la guida del saggio e vecchio Saledh. Dimostrarono in breve tempo di essere entrambe molto abili e portate per quasi tutti i tipi di combattimento e per la magia.
Gli anni passarono fra una battaglia e l’altra e loro scoprirono nel frattempo chi erano e perché possedevano un potere tanto immenso.
Impararono a sfruttarlo e con l’aiuto di altri Cavalieri come Illius e Gelert, impararono a trattenere la potenza che sapevano scatenare, grazie ai medaglioni del potere, in grado di incanalare la loro furia in pietre speciali e molto, molto rare.
Quando Saledh morì, l’accademia venne lasciata nelle mani delle sorelle che la guidarono in battaglia contro l’esercito nero che li attaccò e distrusse l’accademia del sud. Dopo quella bruciante sconfitta l’esercito dei Meris dû Nar si trasferì più a nord, dove si situa l’attuale Fortezza di Meriot.
Qui si installarono e si ripresero dalla sconfitta, cominciando ad allenare nuovi Cavalieri di Drago e nuovi soldati per il loro esercito.
Il tempo passava e la situazione era ferma, nessuno guadagnava o perdeva terreno e tutte le fazioni erano sfiancate dalla guerra continua.
Nija fu catturata ed imprigionata dal Maligno, che tramite una potente maledizione a sigillo di sangue riuscì a risvegliare in lei solo la rabbia, l’odio e la crudeltà sopiti nel suo cuore.
Ella tornò ad essere il luogotenente dell’Oscuro e a combattere per lui. Si liberò dell’amuleto di trattenimento del potere ed imparò a controllarlo solo con la propria volontà, scatenando tutta la potenza che aveva in corpo.
Numerosi furono i tentativi di riportarla alla lucidità e numerose furono le perdite, prime fra tutte, quelle fra le fila del Maligno.
Stufa di essere una marionetta nelle sue mani, ella si era ribellata e con l’aiuto del fedele vampiro Illius era riuscita ad eliminarlo e ad assorbire anche i suoi poteri, divenendo assai più potente della sorella gemella che, sempre fedele a Meriot, era rimasta e cercava di contrastarla.
Altre battaglie, altre guerre, sino a che anche Iryan vacillò e fuggì.
Divenendo cattiva, la sorella aveva dimenticato marito e figlia, rimasti a Meriot assieme al compagno ed allievo di Iryan. Quando la gemella della luce scappò in preda alla follia, fu Aleon, suo allievo e fedele sostenitore, ad occuparsi dell’accademia.
Durante questi anni, a nord, il Maligno era riuscito a tornare, il suo spirito mai morto si era rafforzato ed aveva creato una potente pestilenza che trasformava le persone in esseri orribili e senza coscienza al suo servizio. In quell’occasione, Therus e Meriot sancirono un’alleanza per sconfiggere il nemico comune.
Iryan seppe della grande battaglia che stava per avvenire e tornò, finalmente in sé e con nuova consapevolezza del proprio potere, per combattere al fianco di tutti.
La guerra fu fra le più sanguinose e terrificanti che si erano mai verificate ma alla fine il Maligno fu definitivamente sconfitto e il suo spirito imprigionato all’interno di un potente manufatto che fu poi preso e nascosto nelle segrete della fortezza di Meriot.
Un problema era sorto però, l’alleanza fra le due fortezze era cessata con la fine della guerra e la pace non era ancora possibile da raggiungere.
Illius, il vampiro, amante di Njia e suo grande sostenitore, raggiunse segretamente Iryan per parlarle e con lei decidere di giocare il tutto e per tutto per riportare l’Oscura Signora alla normalità.
Stanco delle sue crudeltà, forse per mancanza del suo lato dolce, il vampiro aveva escogitato un modo per liberarla dal sigillo malefico che Dether le aveva imposto anni prima.
Una nuova battaglia fu fatta, le due sorelle erano a confronto e le fondamenta stesse di Meriot tremavano sotto i loro colpi, ma alla fine, fu la vittoria.
Illius riuscì a spezzare il sigillo e a liberare l’anima della mezzelfa dell’oscurità e la pace fu finalmente definitiva.
Nija aveva perso la memoria sulle proprie crudeltà, rimasta ad anni prima, quando la figlia non aveva che pochi anni e tutto era felicità nella sua vita.
Da questo momento in avanti tutto è stato pace e tranquillità.
Poche battaglie per liberare del tutto Deryon dagli ultimi sparuti gruppi di nemici legati a Therus ed all’Oscuro, poi, tutto ebbe fine.
Le sorelle vissero il resto dei loro anni presso la Fortezza.
Iryan ebbe due figli, gemelli anch’essi ma senza nessun pesante fardello sulle loro spalle, e crebbero con la madre, la zia e la cugina presso Meriot in cui scelsero la strada del combattimento come coloro che li hanno allevati. Le due donne allevarono anche una quarta creatura come fosse figlia loro.
Una bambina elfa fu affidata all’accademia e loro se ne presero cura, chiamandola Elynia e crescendola secondo i dettami dei Cavalieri di Drago e la istruirono al meglio come fosse figlia loro.
Il giorno della dipartita delle Gemelle, poiché i figli di entrambe si erano rifiutati di prendere il loro posto, fu Elynia ad essere nominata nuovo Cavaliere Supremo di Meriot ed è toccato a lei occuparsi dell’accademia e di tutto quel che ne consegue.”

“150 anni sono passati, le sorelle sono ormai passate a miglior vita, ricongiungendosi con i Celestiali. Su Deryon è calata la pace da quando il Maligno è morto e il suo spirito intrappolato in un potente manufatto che ne trattiene l’enorme potere. Questo medaglione è stato nascosto in un luogo introvabile ai più per evitare che venisse trovato ed utilizzato.
Sono passati lunghi anni di pace e prosperità per il nostro mondo, Therus è finita per andare in rovina, senza più nessuno che l’abitasse, esclusa qualche creatura oscura e strisciante che vi si annida.
A Nord, nell’Evrerok i Vampiri sembrano essere scomparsi ed i pochi rimasti vivono per i fatti loro stando rintanati ed isolati dal resto del mondo, così come i Lupi malvagi e i Mannari, in parte si contendono l’Evrerok mentre l’altra parte vivono ancora nel Qualennate(CAMBIARE NOME), alcuni in pace altre ancora bellicosi nei confronti delle genti che sono da quelle parti.
Meriot è capitanata da una degli ultimi allievi allevati dalle Gemelle, la saggia druida si occupa di guidare la fortezza e i suoi soldati con diligenza. I Meris dû Nar ed i Cavalieri di Drago si occupano di pattugliare tutta Deryon e fare da messaggeri di pace fra una regione e l’altra intervenendo come mediatori e diplomatici per le questioni più disparate.
Qualche piccola schermaglia con le creature bellicose e malvagie, come gli orchi e i loro simili, ma nulla di grave che richieda l’intervento dell’intera forza armata di Meriot.
Purtroppo però, qualcosa ha iniziato ad insinuare dubbio e paura, voci che da sud arrivano sino alla splendente città delle cascate ed oltre, voci che mormorano di un terrore in arrivo dal deserto.
I Cavalieri hanno cominciato ad indagare, poiché si dice che creature oscure simili a demoni si aggirino per il deserto e facciano razzie delle tribù nomadi e delle loro piccole mandrie di cammelli e simili.
Nessuno sa dire con certezza se sia la verità o meno, ma alcuni affermano di aver visto fra di essi una donna splendida ma terribile e spaventosa al tempo stesso. Qualcuno sopravvissuto ai loro attacchi dice di averla vista in testa a quel gruppo di demoni e a guidare gli attacchi e le sanguinose guerriglie.
Le voci divennero pian piano certezze e realtà.
Un piccolo esercito demoniaco stava attraversando le terre libere di Deryon marciando verso il Nord, laddove c’era la ormai decadente Therus.
A capo di quell’esercito, una donna. Il suo sangue impuro è riconoscibile in quegli occhi di fuoco che ardono di rabbia ed odio verso coloro che le attraversano la strada.
Ella ha fatto in modo che quella fortezza distrutta e decadente venisse liberata dalle oscure belve che la abitavano, alcune uccise, altre prese sotto il suo comando ed ora è li che si è instaurata.
Le spie di Meriot non conoscono il motivo della comparsa di questi demoni seppure continuino a tenerli d’occhio e a contrastarli quando tentano di attaccare villaggi o persone sul loro passaggio.
Purtroppo, la pace in cui tutta Deryon ha vissuto negli ultimi 150 anni, è giunta apparentemente al termine ed è giunta l’ora di riunire le forze per tornare a contrastare il nuovo nemico.”