Dragon Age: Rebirth

Sono passati cento anni da quando l'ennesimo arcidemone è stato annientato, nel Ferelden, grazie al sacrificio di molti.

Cento anni in cui Ydrane, piccolo continente situato nei lontani angoli del Thedas, si è sviluppato, ignaro di ciò che altrove accadeva. Guerre, pestilenze, carestie: niente raggiungeva le coste immacolate del verdeggiante regno. Qui le razze vivevano in pace ma, si sa, le cose belle non sono destinate a durare. Il potere chiama altro potere, ed infine è bastata la corruzione di pochi a portare la guerra anche a Ydrane.

Facciamo però un piccolo passo indietro nel tempo, andando a vedere come si è sviluppata la storia del regno.
Quando il continente venne scoperto, i primi coloni lo trovarono disabitato da creature senzienti: trovarono risorse, clima ospitale, ricchezze di ogni genere. Decisero di trasferirvisi, continuando però a mantenere i rapporti con la patria, ovvero i re del Ferelden e di Orlais.
Fu questo l'anno zero, l'inizio di tutta la storia di Ydrane.

Nei cinquant'anni a venire, le colonie cominciarono ad espandersi e nuove case città costruite. Prima erano semplici villaggi, poi cittadine sempre più grandi e belle. La più grande, Vraziel, venne presa come capitale del Regno e, grazie alla vicinanza con l'Oceano, divenne presto il porto più sviluppato e ricco del posto. I re del Thedas, intanto, continuavano ad imporre tasse sempre più pesanti e limiti via via più stretti al nascente regno misto. Inoltre, non vedevano di buon'occhio l'armonia che pareva regnare fra tutte le razze del posto, elfi e qunari compresi.
Per ribellarsi alle ingiustizie dei loro Re, membri delle prime colonie formarono un Consiglio guidato da quattro rappresentanti, uno per razza, e diedero loro i poteri necessari a decidere come comportarsi.
Il Consiglio dei Quattro, infine, decise di dichiarare l'indipendenza di Ydrane ed ogni rapporto precedentemente intrapreso con il resto del Thedas venne interrotto. Ci furono anni di guerre navali, ma mai Orlais e Ferelden riuscirono a battere la piccola flotta di Ydrane, grazie anche alla conoscenza che questa aveva sui mari che circondano il regno.

Lentamente, l'esistenza di Ydrane fu dimenticata. Le storie divennero prima dicerie, poi quest'ultime mutarono in racconti e leggende dimenticate dai più. Passati duecento anni, il Ferelden venne colpito dalla piaga della prole oscura e, dunque, l'attenzione fu completamente dirottata sui regni a Ovest del Thedas, dimenticando una volta e per tutte ciò che accadeva nel lontano Est. Il regno lontano continuava a crescere e prosperare, mentre gli anni continuavano a passare serenamente.

Dieci anni fa, a Vraziel, capitale di Ydrane, un giovane mago ha scoperto un tomo importato dal lontano Ferelden, contenente grezze indicazioni sull'utilizzo della magia del sangue. Secondo le leggende, tale grimorio apparteneva a Corypheus, uno dei rari prole oscura senzienti e con abilità magiche. Incuriosito, l'uomo ha cominciato a studiare questo manufatto, diventando via via sempre più interessato, fino a mettere in pratica egli stesso un paio di incanti. Affascinato come non mai dall'oscuro incanto, l'uomo si è convinto che tale pratica lo avrebbe condotto alla conquista del regno e lo avrebbe reso un sovrano giusto e migliore dei precedenti.
Damian, questo il nome del mago del sangue, si è immerso ancora di più in antichi incantesimi e vecchi racconti, fino a scoprire un rituale di evocazione potente e pericoloso, grazie al quale ha riportato in vita un antico e potente Arcidemone. Il drago, successivamente, ha cominciato a rievocare il suo esercito formato dalla prole oscura e, per ora, sembra prendere ordini dal giovane mago. Ma... durerà?

In ogni caso, una nuova minaccia si è risvegliata dopo un lungo sonno, e tocca a nuovi eroi salvare non solo Ydrane, ma il mondo stesso.

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