Dresdain

[ THE GOLDEN AGE ] THE FOOL'S GOLD

Ogni storia inizia con delle scelte. Buone, cattive, neutrali che siano, tutte le scelte portano risultati. Il mondo ha ottenuto i propri, voluti o meno che fossero. Si tratta di centinaia d'anni fa, quella che oggigiorno viene raccontata come l'Era d'Oro per le innovazioni e scoperte. La necessità di sopravvivere ad un pianeta che non era più in grado di sostenere la vita umana. La disperazione di chi sa d'aver i giorni contati. L'umanità ha trovato una soluzione per i suoi problemi; l'esclusione completa e totale della natura dalle loro vite. Visionari da tutto il mondo, menti brillanti e giovani, si riuniscono per costruire nuclei in aree naturali già distrutte dall'uomo. Creano sistemi chiusi, si isolano da tutto ciò che è natura, fino a creare i nuclei sociali di cui oggi il mondo è composto.


[ THE WILDS ] THE ENDLESS CITY

Nei secoli, il mondo è stato lentamente abbandonato, ritornando ad un suo equilibrio. Le vecchie città, ora abbandonate, sono state ricoperte da rampicanti e vegetazione, divorate lentamente dall'inesorabile ricrescita. Pochi umani hanno scelto di convivere con la natura, accontentandosi di luoghi rurali alla disconnessione che c'è fra essi e le nuove città. Piccoli nuclei rurali si trovano nel cuore di foreste e giungle, guidati da una o più persone. Vivono di ciò che la natura offre, la rispettano, e Madre Natura ha ricambiato alcuni di essi con i suoi doni. Ogni nucleo ha la sua leggenda su di essi e su come si presentano, ma pochi possono vantare di averli visti, e di essere stati toccati dal bacio di Madre Natura. I pochi che sanno, tendono a nascondersi nella giungla più fitta. L'unico nucleo tutt'ora mai trovato da nessuno: Dayadhvam.


[ DEHRADUN ] A BRAVE NEW WORLD

Fra le ultime ad essere costruita, Dehradun prende il nome dall'omonima, ormai abbandonata città. È considerata il fiore all'occhiello di tutti i nuclei costruiti nell'Era dell'Oro, tanto che ospita quasi un bilione di abitanti. Coperta da una delle più grandi cupole costruite, ha una proiezione dei cieli che segue cicli prestabiliti per mantenere un equilibrio all'interno del nucleo. A Dehradun, così come in tutti i nuclei, non esiste la disoccupazione. Ogni cittadino ha una funzione all'interno del sistema. La città ha tagliato del tutto i ponti con ogni tipo di allevamento e vegetazione, sopperendo alla loro assenza con la chimica. La città ideale per sopravvivere, anche a costo di chiudere fuori da essa grandi pezzi di popolazione. Tutt'oggi ammassati in baraccopoli costruite attorno alla cupola, in attesa del loro turno per vivere nel Nuovo Mondo.


[ MALIN BASTIYON ] THOSE LEFT BEHIND

Baraccopoli, favelas, si tratta di un agglomerato di abitazioni rudimentali costruite principalmente in legno che poggiano direttamente sui muri di Dehradun. Le più vecchie sono, difatti, quelle più vicine al perimetro, diventando sempre più recenti quanto più ci si allontana da esso. Case costruite con assi di legno malandate, spesso e volentieri disboscando la vegetazione lì dove è sicuro. Si estendono per chilometri e congiungono tutti e quattro i Gate del Nucleo. Persone che, ancora, sperano ed attendono di essere ammesse all'interno del Nucleo, o di essere protetti da tutto ciò che è l'esterno. La società all'interno della baraccopoli non è ordinata, men che meno sanzionata. Tendenzialmente, però, le persone optano e prediligono cooperare per poter sopravvivere, mettendo su un vero e proprio sistema di baratto. Non è escluso, però, che ci sano individui che scelgano uno stile di vita clandestino o criminale.