For Whom the Bell Tolls

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Non si sa bene quando tutto iniziò, ma di certo si narra che un tempo Handlingshire fosse una terra verdeggiante e tranquilla, circondata da piccoli stagni silenziosi e da gente cordiale ed ospitale, tuttavia accadde una cosa portatrice di cattive notizie, di infausto presagio: la piccola chiesetta poco fuori il borgo sprofondò nello stagno su cui era stata costruita durante una Santa Messa.

Voci dell'epoca dicevano che era dovuto al terreno troppo argilloso ed instabile e che la vecchia costruzione aveva ormai le fondamenta marce, ma altri invece lasciarono detto che era stato un indicibile peccato a far infossare la Casa del Signore e che da quello stagno fosse risalito il Demonio per poter diventare il pastore di quelle anime.

Fatto sta che non molti credevano a queste sciocche e superstiziose dicerie, ma alcuni sì, alcuni vi credevano talmente tanto da dimenticarsi persino dell'esistenza di quella marca, nel tentativo di lasciare che quel Male restasse lì, a consumare i suoi peccatori.

Tutti però sono convinti che ad Handlingshire gravi un tetro segreto, un mistero che racchiude molte, se non troppe, vittime.

Chiunque vi entri sa che non potrà più uscirvi, sa che non c'è via di scampo da quel luogo ambiguo, perverso e tetro.

Quella marca sembra essere un luogo abbandonato da Dio, un posto in cui pare esserci un perenne autunno e dove si riescono a sentire odori umidi, creature che strisciano silenziose nel terriccio molle. Quel luogo sembra restare sempre in attesa di nuovi ospiti, sempre in attesa di un nuovo sanguinoso sacrificio.

Si dice infatti che certi tipi di eventi segnino per sempre i luoghi in cui accadono.

Sentimenti, paure, ricordi, desideri sono tutto ciò che serve per far sì che qualcosa possa prender vita o aggrapparsi al nostro mondo. Peccati, segreti e colpe che possono svegliare antiche forze, insaziabili appetiti che trascinano nel loro oblio chi decide di essere carnefice e complice.

Una maledizione a dire il vero, nulla di più inquietante.

1850

L'inverno, come sempre, è rigido in una zona brulla e spoglia come quella e tuttavia sembra essere diverso dai precedenti poichè Handlingshire sta ancora una volta respirando, anelando nuovo cibo...

Se presto non fosse arrivata nuova carne, tutto il peso della maledizione si sarebbe riversato sui fautori di quel male.

Non c'era tempo da perdere, la Bestia andava nutrita e con essa anche tutti gli altri orrori, gli stessi abitanti non possono sottrarsi alle loro manie, alle loro perversioni e alle loro atrocità, non ce la fanno più, non possono osare o tanto meno ad impedirsi di non obbedire.

Sicuramente c'è chi arriva spontaneamente ad Handlingshire, come se fosse richiamato da un gaudente sussurro o semplicemente spinto dagli eventi a valicare il confine con le altre contee, chi per incidente, chi per sbaglio. Non si possono mai conoscere a fondo le strade che ognuno di noi percorre, nessuno sa chi traccia il proprio destino almeno fino a quando non arrivi alla resa dei conti, ed era ciò che tutti loro attendono: il suono della campana dello stagno, il rintocco della raccolta.

Altri invece devono essere portati lì, devono essere sedotti ed accompagnati in quel luogo tetro, dimenticato, ma è sempre rischioso, è sempre difficile riuscire a portare con sé qualcuno senza che poi nessuno si domandi che fine abbia fatto il proprio congiunto.

Consapevoli o no sono tutti complici, ognuno fa parte di un disegno, ciascuno di loro avrà una maschera che copre in maniera perfetta quello che sono e proveranno a divorarti l'anima, a strappartela per trascinarti con loro o per distruggerti.

A Lui non importa come, importa solamente una cosa...

La tua anima.

Non è importante quanto sia salda la tua Fede e nemmeno quanto possa essere forte il tuo corpo. Una volta superato quel confine, una volta che la campana ha rintoccato per te...

Chi sarà fortunato da riuscire a distruggere quel borgo fatale?

Chi sarà folle da unirsi a quel bisogno perverso di nutrirsi del sangue delle povere vittime ignare di tutto?

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