Glory Wars

1° Atto: Antefatti

Sono già passati innumerevoli millenni da quando gli esseri umani si sono insediati su Enduria. La loro civiltà ha via via rimpiazzato la popolazione nativa degli Urunak, che, nonostante fosse composta da uomini primitivi dediti alla caccia, aveva il controllo su straordinari poteri magici. In questo modo, gli esseri umani hanno attirato su di sé l'ostilità di questo popolo che si è sentito braccato nel proprio territorio. Dominando il paese in maniera disordinata e ingiusta, i capi dei potenti clan umani si accaparrarono tutte le ricchezze della terra di Enduria sulle quali poterono mettere le mani, utilizzandole solo per i propri subdoli scopi. Tali governanti iniziarono ad invidiarsi, l'un l'altro, ogni minima cosa, fino a giungere al punto che preferivano distruggere ed incenerire ampi appezzamenti di terra piuttosto che farli cadere nelle mani di un clan avversario.

2° Atto: Conflitto

Visto l'andazzo di devastazione delle splendide terre di Enduria, poco prima che ormai tutto fosse compromesso, gli Dei intervennero mandando un messaggero, un essere divino di luce pura, a consegnare un codice di regole che gli Dei avevano stabilito per l'umanità. Il codice conteneva molto più che delle semplici regole che impedivano la distruzione della terra di Enduria, ma un ordine che gli essere umani dovevano rispettare. Ci doveva essere un Re, il quale avrebbe avuto il diritto di regnare e, con quello il dovere di salvaguardare l'ordine stesso. L'ordine prevedeva che la carica di Re, e il diritto ad essa connessa, venisse di volta in volta contesa, mentre il codice stesso rimaneva sacrosanto ed inviolabile. Se gli umani non avessero rispettato le regole del codice divino, una piaga eterna avrebbe colpito Enduria, aumentando sempre più, giorno dopo giorno, la sua forza distruttiva e devastante.

3° Atto: Momento culminante

Attraverso la più grande e gloriosa competizione che mai si fosse vista prima, i clan si sfidarono tra loro nell'arena di Chirasol, la capitale del regno, per determinare chi sarebbe stato il primo ad ascendere al trono di Enduria e a diventare Re nell'era seguente all'introduzione del codice degli Dei. Il vincitore fu Thias. Thias fu per Enduria una vera manna dal cielo. Il suo regno, però, durò soltanto pochi anni. Molti degli altri Gran Maestri dei clan avversari invidiavano il trono a Thias, e la smania di potere consumava sempre più i loro cuori. Per questo motivo si susseguirono battaglie sanguinose. All'inizio venivano combattute con riverente timore verso il codice portato agli umani da quell'essere di pura luce. Col susseguirsi dei secoli, però, queste riverenza venne meno, così come la fede nell'esistenza degli Dei e lo stesso codice gradualmente perse il suo posto di riguardo nella vita di tutti giorni degli esseri umani, venendo relegato a mera leggenda.

Atto 4°: Declino

Si arrivò al punto in cui Vesk, il quale, insieme al clan, governava su buona parte della regione del nord, per primo sfidò apertamente il codice, infrangendolo. Egli e la sua armata di assassini assetati di sangue, insieme a mercenari senza scrupoli e servendosi di ogni tipo di macchine da guerra di distruzione di massa, presero d'assalto le vicine città di Parnassa, Wildon e Jolon. Vesk mutilò gli amministratori reali delle città prima di riunire insieme le sue armate e muovere guerra alla capitale stessa. La notizia di questo oltraggio si diffuse velocemente su tutta Enduria, e impauriti di perdere i loro averi e le loro terre portò molte notti insonni ai Gran Maestri degli altri clan. La ben nota sete di potere prese il sopravvento e dopo pochi giorni scoppiò una violenta guerra che si estese, ben presto, su tutti i territori conosciuti. La guerra fu totale e tutta Enduria fu, ancora una volta, ridotta a terra di desolazione e distruzione.

5° Atto: Catastrofe

Gli Dei lasciarono agli umani ventidue giorni per riconsiderare le loro azioni e fermare la guerra, ma niente di tutto ciò accadde. Nel giorno ventitreesimo gli Dei lanciarono la prima piaga sull'umanità: migliaia di mostruose creature infestarono la terra. Il loro unico impulso era quello di razziare, saccheggiare e distruggere tutto quello che trovavano sulla loro strada; anche i clan che ancora esistevano. Squarciatori dei Cieli, Lucertoloni Demoniaci, Psico-Comici, tanto per nominare solo alcune delle creature che furono rilasciate sulla terra per annientare quelli che non avevano rispettato l'ordine divino. Il caos fu presto ricoperto di sangue, così come ogni dubbio che si era insediato nelle menti degli uomini sulla veridicità dell'antica leggenda, e sulla validità dell'ordine degli Dei. Ci vollero anni per ricostruire i villaggi, i borghi e le città. Inoltre, la maggior parte della popolazione visse una vita di costante paura, tormentata dalle creature che da quel momento in poi presero dimora nelle circostanti contee rocciose, pianure, fiumi e foreste.

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