Hogwarts The Last Rebellion

Anno 1811. Il neo-Ministro della Magia Grogan Stump, in seguito a numerosi tentativi fallimentari, fornisce un’ultima e definitiva legislazione per le creature magiche non umane. D’ora in poi saranno considerate Esseri “tutte le creature che possiedono intelligenza sufficiente per comprendere le leggi della comunità magica e prendere parte alla responsabilità di definire tali leggi”. Rientrano in questa categoria Folletti, Licantropi, Vampiri, Giganti, Veela, Elfi domestici, Megere. Centauri e Maridi, per propria scelta, saranno classificati come Animali, insieme a decine di creature non senzienti, dall’Avvincino al Troll e al Vermicolo. I Fantasmi costituiranno un gruppo a parte, quello degli Spiriti. I maghi più estremisti richiedono l’inserimento dei Babbani nella lista ministeriale degli Animali. L’ordinamento giuridico non fornisce un’immagine veritiera delle reali condizioni in cui vivono queste creature. I Giganti sono ormai estinti in Gran Bretagna e terribilmente rari nel resto del mondo, segregati in territori disabitati e irraggiungibili, spesso tra montagne inospitali; la loro violenza repressa causa frequenti scontri fratricidi e li porta ad allearsi con maghi oscuri nella speranza di sovvertire l’ordine costituito. Agli Elfi domestici spetta una sorte grama: sono legati da un’indissolubile vincolo di schiavitù alle famiglie di maghi, oppure vengono sfruttati come lavoratori instancabili, anche nelle cucine di Hogwarts. I rari tentativi di riabilitazione, tra cui il C.R.E.P.A., sono considerati nel mondo magico alla stregua del ridicolo. Centauri e Maridi vivono isolati dalla civiltà e lontani dalle istituzioni, che li considerano Animali dall’intelligenza quasi umana. Veela, Vampiri e Licantropi sono in generale meglio inseriti nella società, ma molti di loro vivono nell’ombra, proteggendo il segreto della propria natura. I Folletti, le creature più scaltre e infide che si conoscano, sono incaricati della gestione della Gringott, la banca dei Maghi e delle Streghe, di cui conoscono tutti i segreti e che considerano sostanzialmente inespugnabile. Centauri hanno la solitudine che desiderano e I Folletti l’oro che bramano, ma di fronte a questa politica repressiva, la pace sembra una nave in precario equilibrio sulle onde del mare quando all’orizzonte si addensano nubi di tempesta. I Folletti possiedono i mezzi necessari a muovere guerra contro i Maghi, ed il carisma per convincere altri gruppi di creature a lottare con loro. Questa possibilità diviene sempre più simile ad una necessità di fronte alla stretta della politica ministeriale, volta ad esautorare lentamente ed inesorabilmente i Folletti dal controllo della Gringott. La banca, infatti, tiene sotto scacco il Ministero della Magia e, in un certo senso, l’intera società dei maghi. Consci del fatto che la supremazia economica potrebbe divenire pretesto per una rivendicazione di potere, gli esponenti politici elaborano un progetto segreto che prevede il subentro di dipendenti ministeriali alle sgradite creature magiche. Con il ricordo dell’ultima guerra ormai lontano, molti influenti maghi fomentano invece la via della violenza. Il piano diviene palese nel momento in cui il direttore della Gringott viene sollevato dall’incarico e la banca è sottoposta al controllo ministeriale. I Folletti organizzano scioperi e proteste nel tentativo di paralizzare la collettività, ma è nell’ombra che tramano per scatenare una guerra che li riporti in possesso dell’oro e degli artefatti che da sempre reputano propri. La tensione è massima e ciascuna delle parti si prepara ad affrontare una battaglia ormai imminente. Da un lato, i più pacifisti sperano che le acque possano calmarsi, dall’altro lato uomini senza scrupoli ordiscono inganni e trame per raggiungere posizioni di prestigio. È proprio un raggiro che dà ai Folletti l’illusione della vittoria e causa, a tutti gli effetti, lo scoppio del conflitto. I Folletti sferrano l’attacco durante la notte, affiancati dai Centauri. Colpiscono il Ministero per creare un diversivo, convinti di attrarre tutto il potere dei maghi nei sotterranei di Londra. Numerosissimi Auror, dipendenti, civili perdono la vita nella mischia, trafitti dalle spade d’argento dei Folletti e dalle frecce dei Centauri. Il vero scontro, tuttavia, si scatena alla Gringott. Le perdite sono innumerevoli su entrambi i fronti, ma sembra che i maghi conoscessero preventivamente la strategia dei ribelli, e forti di quest’anticipazione, riescono ad avere la meglio. Su una nave in balia della tempesta, solo chi sa danzare nel vento può sopravvivere. Tra le rovine degli uffici semidistrutti, si trova il corpo del Ministro della Magia. Alla conclusione della grande battaglia, la società magica deve rapidamente ricostruire ciò che è stato distrutto. Sulla prima pagina della Gazzetta del Profeta la Fontana dei Magici Fratelli nell’atrium del Ministero, con le statue del mago e della strega brutalmente decapitate, rappresenta la macabra immagine di una società sconvolta dalla violenza. La fine della guerra appare tanto lontana da essere irraggiungibile, la ribellione prosegue sotto forma di guerriglia con attentati e delitti, il panico lascia spazio ai più spregiudicati per mettere in atto un gioco di potere senza eguali. In breve i maghi e le streghe d’Inghilterra si trovano ad avere un nuovo Ministro della Magia ed un nuovo Stregone Capo del Wizengamot. La direzione della Gringott è assegnata ad un’influente strega, e persino ad Hogwarts, per quanto rimanga in carica il vecchio preside, sembra che le politiche stiano cambiando.