Hottingam

Hottingam è un piccolo puntino sulla mappa delle Grandi Terre, tuttavia la sua importanza è fondamentale: la città è infatti custode del fragile equilibrio che regola i rapporti tra i popoli che abitano tutte le Grandi Terre, ed è la sede delle più importanti istituzioni, oltre ad ospitare la reggenza. La cittadella trae la sua origine quattro generazioni precedenti a quella che stiamo vivendo, inizialmente era un avamposto fortificato latino. In quel tempo l’Impero latino si estendeva oltre l’immaginabile, tuttavia i confini a nord erano costantemente minacciati dai popoli celtici d’Europa, che avevano assistito al declino dei propri territori, conquistati dall’invasore. Con la caduta dell’Impero, i limiti geografici furono stravolti, andando ad assumere i contorni che ancora oggi persistono: in quel tempo, un uomo, stanco di tante guerre, rivolte e disordini, acquistò il forte ormai in stato di semi-abbandono, e vi si stabilì col proprio corposo seguito, ristrutturando le mura e rendendolo a tutti gli effetti un castello. Quest’uomo era Retvail Von Carth I, e il suo obiettivo era quello di creare una colonia pacifica e autosufficiente, un’oasi di pace in un mondo di guerra. Alla sua morte, lasciò un erede, Derfel Vhon Gwidien I, che ben presto abbandonò la linea d’azione del padre, partendo a propria volta in guerra: seguì un periodo di Caos in tutte le Grandi Terre, e il male occupò completamente i territori della Demetia, che in seguito sarebbero stati appellati Oscuro Nord. Ci sarebbero voluti molti altri anni, prima dell’intervento della compagnia dei Cavalieri della Croce, un gruppo che comprendeva i migliori uomini d’arme di tutte le sette terre, uniti per consacrare nuovamente i regni alla pace. Vi appartenevano il figlio "nedestro" del monarca, il cui nome era Leonard Vhon Gwidien, Zak Lothar, il fratello Sword Lothar, Ancelo MacDomuhill, Ares Mosthes, e Francisco Kainard Kabral. Affrontarono insieme molte battaglie, riportando gradualmente la pace nei territori, ma solo in cinque giunsero ad Hottingam: Kainard si era votato al male, poiché aveva sempre agito nell’Oscuro Nord, e il tradimento l’aveva portato ad assumere il controllo su quei domini. Fu ucciso anni dopo, in seguito ad un incredibile scontro con la Somma Sacerdotessa Rainy Vhon Gwidien, sorella dell’allora reggente di Hottingam Leonard, la cui figura era stata sempre affiancata da quelle dei due Lothar. Ares Mosthes aveva assunto il comando delle sue terre natie, quelle mongoliche, e Ancelo MacDomuhill aveva fatto altrettanto, diventando guida dei popoli celtici. In seguito alla morte di Leonard, e alla scomparsa dei fratelli Lothar, il regno di Hottingam conobbe un’ulteriore tempo di crisi: la reggenza di Ares Mosthes e di Eileanoir Vhon Gwidien, vedova del monarca, non fu all’altezza delle aspettative, e ben presto tutti i regni sprofondarono nuovamente nell’oblio. I due eredi di Leonard, Melissa e Derfel II furono coinvolti nel conflitto, ma i cavalieri del Drago d’Oro, e nella fattispecie il Sommo Galahad e la Voce dei Draghi Morgana si occuparono di custodirli, Gahalad assunse la responsabilità di Melissa, e Morgana quella di Derfel. Una notte, il signore del nord Khanser, con un agguato al palazzo di Hottingam, uccise la reggente Eileanoir, e la piccola Melissa; Galahad, impazzito per il dolore e per l’impossibilità di gestire la situazione, scomparve. Morgana decise di mettere al sicuro il piccolo Derfel non solo dalle mani del Nord, ma anche da quelle del patrigno Ares, sospettando che volesse terminare definitivamente la dinastia Vhon Gwidien, ponendo la propria al trono; varcò sul proprio drago, con Derfel in seno, i confini della Britannia, e vi si barricò, assumendo il controllo della corporazione dei cavalieri dei Draghi. Nel contempo, per vendicare la morte di Eileanoir, Ares aveva inviato tutti gli uomini di cui l’esercito reale disponesse a combattere una sanguinosa guerra al nord: alla guida delle armate, vi erano il Console Faramir McDashas e il Generale Ancelo MacDomuhill, tornato alla pugna dopo varie peripezie. Gli scontri durarono per quasi cinque anni, senza risultati sostanziali, ed era ormai evidente l’inadeguatezza di Ares nel ricoprire il ruolo di monarca: il regno era ormai una dittatura. Il Console fece così ritorno ad Hottingam, ristabilendo l’ordine e trucidando l’usurpatore, e consegnò la reggenza provvisoria a Morgana, che più di tutti si era distinta per virtù e perseveranza, col compito di custodire il piccolo Derfel, che avrebbe assunto il potere una volta raggiunta la maggiore età.