Regno di Idob

Le maestose montagne noridiche, le verdi e immense foreste, la lunga spiaggia che costeggia tutta la parte sud di questo regno, chiamato Idob, in onore del primo umano che ci ha messo piede, appunto Jolarel Idob; abile combattente e capo di un esercito umano, che ogni giorno era pronto a girar con i suoi cavalli in cerca di nuove terre da conquistare. In seguito, in questo regno, nascerà una città, la città di Idik, la capitale del regno, in onore del nipote dell'eroe Idob, che successivamente divenne re. Ma Idik, durò poco. Fu ucciso da Taroles, un malvagio elfo che voleva Idob a tutti i costi, quindi partì dal regno sottostante con un esercito di favolosi arcieri per appunto eliminare il nipote di Idob. La guerra tra elfi e umani quindi cominciò, e durò per ben dieci anni, dopo di che gli Dei, infuriati ed ormai stufi di questa eterna lotta fra razze, decise di punirle entrambi. Una gigantesca esplosione, proprio nel bel mezzo del regno, disintegrò in pochi istanti entrambi gli eserciti, lasciando un vasto buco nel regno. Le incessanti pioggie che si susseguirono, riempirono il vuoto, creando il tutt'ora presente Lago di Idob. Per cinque anni Idob restò deserta, mentre Idik, senza abitanti era ormai divenuta una città fantasma. Ma i mezz'elfi, creature mezzosangue, nate dall'incrocio tra umani ed elfi, proprio le razze che anni prima si erano date guerra, non ci misero molto a conquistare Idik e tutto il regno che ormai era destinato alla totale distruzione. I mezz'elfi quindi portarono Idob in una lenta, ma vasta fioritura, ma non era ancora finita. Il regno era appena tornato in corsa, quando dall'underdark, stufi di essere esclusi, i drow, tenebrosi elfi oscuri, vennero in superficie e dichiararono guerra ai mezzi. I mezz'elfi però, non volevano assoltamente ricadere negli errori dei loro avi, ma i drow non erano d'accordo. Ci fu quindi, inevitabilmente una medesima guerra per la conquista di Idob, ed un acceso scontro tra Fiordus, il capo dei mezzi e la matrona dei drow. La battaglia non durò molto, ma entrambi gli eserciti ne uscirono sconfitti e stremiti. Da entrambe le parti ci furono migliaia di perdite, quindi sia Fiordus che la Matrona chiesero trattato di pace. Fu innalzato poi il Tempio dei Cieli, un tempio dove le persone possono andar a raccontar le proprie preghiere, appunto per evitare future guerre. Proprio sotto il tempio, sotto metri di terra si dice giaccia la leggendaria Spada del Tuono, la spada che usò Fiordus durante la guerra contro i drow. Altre razze vennero poi a sapere dell'esistenza di questo regno e si stabilirono senza troppi problemi. I nani, venuti da'al di la delle montagne, si stabilorono nelle miniere a sud, credendo di trovar richezza, ma senza successo. Oramai però i nani si sono adeguati a quelle caverne, tanto che all'interno ci sono forgie e fucine. Gli gnomi assieme agli halfling presero la parte nord della foresta. I folletti decisero di appartarsi nel Boschetto dei Funghi, all'interno della foresta, posto tranquillo dove crescono strani ed enormi funghi, particolari di questo regno. Gli orchi, come i nani, presero di mira le miniere, ma anche le montagne, ottimi luoghi dove allenarsi, per una razza combattiva come la loro. I centauri si stabilorono bene nelle foreste, come anche gli ofidi, creature dall'aspetto di rettile. I troll adorano star nelle montagne, essendo esseri solitari e poche volte accettati dalle altre razze. I gargoyle, misteriosi esseri, custodi del Tempio dei Cieli, dove anche trovano ottima dimora. Tritoni e sirene trovano nel mar di Idob ottimo ristoro, e molto spesso si aggirano negli altri luoghi attraverso la spiaggia. Le arpie ed i minotauri preferiscono staresene nell'oscura zona del nord-ovest. Una volta una estesa e vasta foresta resideva, ma un arcimago dalle malvagie intenzioni, non ci mise molto a spazzarla via, facendo restare solamente gli scheletri dei verdi alberi. In quella zona, anche una misteriosa e spaventosa grotta risiede, la Tana del Drago, nella quale si dice risieda lo spirito di un Drago Rosso, morto all'interno per mano degli Dei. Nuove razze giungono in massa da altri luoghi, e vengono sempre ben accettati dagli abitanti di Idob.

La pace si protrae negli anni, ma potrà durare in eterno?