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Nome Gioco: In the name of Chaos
URL:
https://inthenameofchaos.forumcommunity.net
Categoria: Play by Forum
Genere: Urban Fantasy
Stato: Sconosciuto
Ambientazione:
Sin dall’antichità gli esseri umani hanno venerato divinità ultraterrene. I popoli eressero templi e luoghi di culto per venerarli, sino ad arrivare a compiere riti che comprendevano sacrifici per rendere magnanime le divinità verso di loro per qualunque genere di desiderio, a prescindere che esso fosse prettamente primario o meno.
Pensateci: intere popolazioni intente a venerare una presenza che mai nessuno aveva mai visto con i propri occhi se non tramite rappresentazioni artistiche o delle quali aveva letto le mirabolanti storie tramite antiche scritture o steli.
L’essere umano non è fatto per rimanere fermo al suo posto. No. L’essere umano deve trovare, sempre e comunque, il modo per acquisire maggiore potere, per poter essere venerato a sua volta e, di conseguenza, scalare la fantomatica gerarchia che vi è tra i suoi simili e, fantomaticamente, raggiungere una cosiddetta “vetta” che lo porti a sentirsi, a sua volta, un Dio. Non a caso molteplici guerre sono state messe in atto nei secoli e pure oggi, in alcuni casi, proseguono. L’uomo deve sempre e comunque far prevalere il suo ego a qualunque altra forma di vita e ciò non è andato più a genio a quelle presenze ultraterrene che vegliano su quelle mere formichine che, operose o meno, albergano la Terra.
Non si ha la certezza di quando la stele dorata, da anni esposta nel Metropolitan Museum of Art di New York City, sia stata creata. L’unica certezza che si ha riguardo ad essa è che, secondo alcune certezze, essa sia portatrice di sventura e, al contempo, di grandi cambiamenti sul suolo terrestre.
Nessuna controprova scientifica ha portato a risultati soddisfacenti, ergo: le dicerie sono rimaste tali se non per i soggetti che lavorano all’ultimo piano dell’Empire State Building e nelle stanze che si celano sotto il rinomato locale Marquee.
Anni ed anni orsono un Demone Superiore si introdusse, una notte, nel MOMA e trafugò la stele per permettere ad un Sacerdote di compiere una sorta di rito di risveglio sfruttando il potere latente della stele stessa, oltre al suo potenziale esoterico. La presenza oscura sperava di poter richiamare Ade, ossia l’indiscusso re degli inferi, ma il risultato non fu ciò che il demone sperava, bensì non accadde nulla in quella sala appena illuminata se non tramite candele posizionate in luoghi specifici su quel pavimento sul quale il Sacerdote aveva disegnato ad arte un cerchio nel quale aveva inscritto figure geometriche, simboli e scritte in latino.
Un boato proruppe dall’esterno del locale nel quale i due si trovavano facendo tremare il terreno e lasciando che polvere cadesse dal soffitto. Il demone sorrise soddisfatto mentre lo stregone accanto a lui, ancora chino a terra, con le mani aperte ed i pollici e gli indici di esse che sfioravano l’iscrizione sul pavimento, sospirò e sputò sangue a terra, nel cerchio esoterico dinanzi a lui. Qualche schizzo raggiunse pure la stele e quello fu l’inizio della fine.
Un secondo boato e la terra tremò di nuovo.
Il demone posò una mano su di una spalla dell’uomo che, stremato, stava continuando a pronunciare parole in una lingua fin troppo antica per essere compresa. Necessitava forza oscura quell’essere prettamente umano se non per la componente esoterica che lo stava pervadendo da capo a piedi.
Lo stregone urlò l’ultima parola di quella presunta frase e la terra smise di tremare all’istante. Il demone scansò, con malgarbo, la sua mano dalla spalla dello stregone che, oramai esanime, cadde in avanti, lasciando che il sangue che gli sgorgava dalle labbra, ricadesse sulla stele posta dinanzi a lui, sul pavimento.
Il demone recuperò la stele e, per nulla soddisfatto di ritrovarsi dinanzi ad Ade, la sfilò da sotto il corpo del defunto ai suoi piedi, proferì qualche parola, per nulla lusinghiera, rivolgendosi all’uomo che aveva sfruttato sino alla morte e tornò a mescolarsi tra la folla del locale che si ergeva sopra di lui. Nessuno fece caso a lui sino a quando, appena varcate le porte del locale, due soggetti, elegantemente vestiti, lo portarono in un vicolo buio poco distante. Uno dei due lo bloccò tenendolo fermo con il suo stesso corpo e l’altro recuperò la stele, se la mise sottobraccio ed impose la mano libera sulla fronte del corpo che ospitava il demone.
Urla.
Nient’altro si sentì da quel vicolo. Peccato che il frastuono del locale attutisse tutto quanto e nessuno le udì davvero.
I due soggetti elegantemente vestiti si lasciarono alle spalle, nel vicolo, solamente un pugno di cenere. Si avviarono verso il MOMA, rimisero la stele al suo posto, dopo averla ripulita del sangue dello stregone morto, e fecero per tornare presso le loro abitazioni. Un uomo distinto li raggiunse poco distante dalla machina che li stava attendendo. I due soggetti, due arcangeli, tanto per la cronaca, prestarono attenzione all’uomo e gli guardarono gli occhi: in esso non vi era nulla di umano se non l’aspetto.
Il rituale compiuto dallo stregone, sotto costrizione del Demone Superiore esorcizzato poco prima era stato portato a termine e dinanzi a loro avevano un Dio pagano: il re degli inferi.
Il terrore percorse le spoglie terrestri delle due presenze celestiali.
Non un singulto. Non un battito di ciglia.
Ade schioccò le dita ed i due soggetti erano come evaporati nell’aere circostante.
Nessun testimone. Nessuna telecamera in funzione. Nulla. Solamente la mano ed il braccio del tramite del Dio che prendevano fuoco. Ade lasciò prontamente quel corpo diretto verso un secondo.
Da allora alcune divinità sono scese sulla Terra e vivono tra noi vite comuni di esseri umani nella media. Hanno mantenuto parzialmente il loro potenziale, ovviamente, ma non si sono ancora palesati al mondo. Altri si sono aggregati alle due Organizzazioni che lottano tra loro per impedire o far progredire la fine del mondo per come lo conosciamo.
Da una parte vi è il World Wide Help (WWH) che ha al suo vertice un Serafino che impersona un senatore, mentre, dall’altro lato, troviamo una sorta di massoneria che preferisce non avere un nome per evitare di essere facilmente riconoscibile agli occhi dei media. Di quest’ultima si sa solamente che ha come leader indiscusso un Demone Superiore che è un avvocato di grido del foro newyorkese.
La leggenda riportata sulla stele recita, a grandi linee, che la fine è prossima, ma che noi abbiamo il potere di fermarla se saremo devoti agli Dei che riusciranno a contrastare gli altri.
L’eterna guerra tra bene e male è quasi agli sgoccioli: tu da che parte starai?
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Data Pubblicazione: 09/10/2017
Ultimo Aggiornamento: 15/02/2023
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