Bentrovati e grazie per averci concesso questa intervista! Parliamo di Nyx Insight - Project S.E.T... ci spiegate in due parole di che gioco si tratta e ci parlate un po' dell'ambientazione?
Due parole? Mutazione accademica. Ma siccome non sappiamo stare zitti, ecco il resto u_u"
Nyx Insight – Project S.E.T. è un gioco di ruolo play-by-chat ambientato in un universo alternativo dove il futuro ha deciso di iscriversi all’università... e ha portato con sé mutazioni genetiche, tensioni ontologiche, potenziamenti bioenergetici e una mensa a km zero (che è la vera rivoluzione, diciamolo).
Il cuore pulsante del gioco è il S.E.T. – St. Edwards Texas, una città accademica iper-tecnologica e leggermente inquietante (perché se non bastasse la IA Nyx Insight da cui prende il nome la land, abbiamo anche M.I.N.E.R.V.A. la simpatica e disturbante u_u"), dove gli studenti non solo studiano, ma evolvono, si potenziano, si ribellano e si perdono in riflessioni.
Diviso in Cluster, ognuno con specializzazioni tematiche, il S.E.T. è un microcosmo stratificato in cui si intrecciano dinamiche accademiche, misteri profondi, giochi di potere e strane vibrazioni cosmiche (letteralmente). Nessun elfo, nessun drago: qui i mostri sono le domande a cui non vuoi rispondere. E a volte... le risposte che trovi. E una flora e fauna che sembra uscita da un trip allucinogeno!
È un gioco per chi ama il pensiero critico, la narrazione condivisa, le atmosfere sospese tra utopia e distopia e i PNG passivo-aggressivi con titoli accademici troppo lunghi (tipo il Capo Ranger che spaventa tutti..).
È una lettera d’amore e un interrogativo urlato al futuro, mascherati da GdR.
E no, non serve una laurea per giocarlo. Ma non garantiamo che non vi venga voglia di prenderne una, dopo.
Sembrate prendere spunto da tantissime fonti: serie TV, Hogwarts (!!), Cyberpunk ecc. ecc spiegateci un attimo da dove nasce lo spunto!
Oh, ci avete beccati. Colti con le mani nella marmellata.
Avete presente quel meme con la bacheca piena di fili rossi, occhiaie profonde e qualcuno che urla “TUTTO È CONNESSO”? Ecco, più o meno così e_e
Il nostro spunto non viene da una fonte… ma da un’intera discoteca di suggestioni narrative. Abbiamo preso Hogwarts, ma l’abbiamo hackerata: niente cappello parlante, solo Cluster tematici dove si studia e si sperimenta (per davvero!). Abbiamo aggiunto un tocco di Cyberpunk, ma con meno pioggia e più ansia... Un pizzico di Marvel e X-Men, ma senza tute di lycra: qui i potenziati si vestono come ricercatori e ragazzi semplici. E ci siamo pure lasciati affascinare da Divergent, Titans, The Hunger Games e altri guilty pleasure filosofico-nerd.
Perché, diciamocelo: siamo figli (e figlie e creature) di un immaginario frammentato, iperconnesso, che vuole fare i conti con la propria identità, con il potere, con la conoscenza e con i troppi esami non richiesti della vita.
Quindi lo spunto nasce da lì: dal desiderio di creare un gioco che sia anche una domanda continua. Una scuola post-umana dove i personaggi possono evolversi davvero, non solo nei punteggi, ma nelle scelte. Dove ogni lezione è un pretesto per farsi venire una crisi esistenziale..
In pratica: abbiamo fatto un frullato di tutte le storie che ci hanno formato e affascinato, aggiunto un tocco di utopia universitaria, una spolverata di mistero e l’abbiamo servito in una tazza di porcellana crepata chiamata Nyx Insight ma senza Belle con il suo vestito giallo svolazzante.
Cheers.
Parliamo di razze. Quali sono disponibili e cosa le caratterizza?
Qui giochiamo con esseri umani che la scienza ha guardato intensamente... e ha detto: “E se ti rendessi un pochino inquietante ma super funzionale?” *ammicc ammicc*
Ecco le razze disponibili, con pregi e difetti omaggio:
Homo Sapiens
Sì, proprio tu. L’umano base. Nessun potere scintillante, nessuna mutazione fotogenica… ma una straordinaria capacità di adattarsi, sopravvivere e sorprendere tutti.
Pensali come gli studenti fuori sede: arrivano spaesati, ma alla fine dominano il campus.
Gli Ancestrali
Discendenti da antichi esperimenti genetici, hanno memorie profonde, corpi resistenti e menti strategiche.
Sono quelli che ti guardano in silenzio durante i dibattiti… e poi demoliscono il tuo intervento con tre parole e un sopracciglio alzato.
Un po’ nonni Jedi, un po’ menti da scacchisti multidimensionali.
I Luminalis
Connessi alla bioenergia e all’invisibile, i Luminalis percepiscono flussi, emozioni, aura e Spotify altrui anche in modalità incognita (magari gli piacerebbe, ma ci provano intensamente eh.).
Vivono tra il presente e il possibile, tra un mantra e un blackout energetico.
Sono quelli che meditano, ti leggono l'anima... e poi ti battono a ping-pong senza muovere un muscolo.
I Cambianti
La fluidità fatta carne. Si adattano, si trasformano, si mimetizzano.
Il corpo è il loro strumento, l’identità una sinfonia in costante riscrittura.
Sono gli adattabili per eccellenza, alcuni con un tocco animalesco alla Wolverine.
Sono i camaleonti con ansia e il guardaroba nel DNA.
Vuoi sapere quale razza fa per te?
Semplice: quella che ti fa venire voglia di scriverci sopra una saga.
Quale tipo di dinamiche "tecniche" utilizzate? Dadi? Abilità? Ecc.
Il nostro sistema si basa su una formula semplice ma efficace: Skill + Statistica Primaria associata + Un bel d20 randomico (sì, il Fattore C = Culo) = il tuo valore d’azione.
Quel numero rappresenta quanto sei stato brillante, letale o clamorosamente sfortunato in quella prova.
Nel caso di una sfida PVE – ovvero quando te la vedi con PNG, ambienti ostili, ostacoli tecnici o metafisici – il risultato ti dà immediatamente l’esito dell’azione (Tiro basso, Medio o Alto, a seconda del risultato). Hai successo? Grande, avanti tutta. Hai fatto un tiro Basso? Forse è il momento di rivalutare il tuo grado di fortuna!
Nel PVP, invece, cambiano le regole del gioco: non si guarda più se hai fatto un “successo” o “fallimento” in senso assoluto, ma si confrontano i punteggi finali dei due contendenti.
A livello di costruzione personaggio, abbiamo abilità comuni e abilità di razza, pensate per amplificare la diversità narrativa. Le abilità di Razza non sono accessibili tutte, ma si selezionano per diversificare i personaggi e non rendere tutti un po' troppo OP.
Nello specifico come gestite eventuali poteri e le magie?
In Nyx Insight – Project S.E.T., non parliamo propriamente di “magie” nel senso fantasy del termine, ma sì, ci sono poteri.
Li chiamiamo abilità come per quelle comuni dei personaggi e hanno un leggero bonus di Razza (anche gli umani ne hanno, per non rimanere degli outsiders).
Come si gestiscono? Con lo stesso sistema tecnico del resto: skill + statistica + dado da 20, nulla di complicato. Ma alcune skill di razza affaticano i personaggi, quindi vanno usate con parsimonia.
Ci parlate dei “Cluster” cioè vere e proprie mini-fazioni accademiche presenti all'interno dell’ambientazione?
Le affascinanti “mini-fazioni accademiche” del S.E.T. — un po’ come le casate di Hogwarts, ma con meno magie arcane e più scienziati superpotenziati.
Immaginate un universo accademico dove invece di dividersi per facoltà vecchio stampo, tipo “Io studio ingegneria, tu storia”, ti ritrovi in un ecosistema vivo, pulsante, dove tecnologia, arte, etica e spiritualità fanno la danza del sapere insieme. Questo è il cuore dei Cluster: macro-aree interdisciplinari che non solo insegnano, ma ti avvolgono, ti sfidano e ti fanno sentire parte di una vera tribù.
Ogni Cluster è tipo un piccolo mondo a sé, con i suoi edifici dedicati, laboratori dove puoi smanettare con robot o studiare le vibrazioni dell’anima, biblioteche che profumano di futuro, e – cosa fondamentale – spazi sociali dove si costruiscono legami più forti di un algoritmo ben ottimizzato. Non è solo studio, è esperienza immersiva: impari a fare cose concrete, a collaborare, a trovare soluzioni innovative ai problemi più spinosi, il tutto mentre ti costruisci una rete di contatti che farà invidia al miglior influencer.
La differenza con le vecchie facoltà? Meno silos accademici, più integrazione hardcore. Qui non ti tocca saltare da un edificio all’altro per corsi diversi o restare intrappolato in un singolo punto di vista. Il Cluster ti offre un ecosistema che ti supporta su ogni fronte: accademico, sociale, professionale. Hai un tutor? Sì. Un mentore? Certamente. Stage e progetti reali? Ovviamente. Abbiamo anche i laboratori estivi u_u"
Potete dirci qualcosa sulle corporazioni, i mestieri e le possibilità di gioco che incontreremo in land? O magari qualche altro aspetto interessante che non è possibile individuare ad una prima occhiata?
Parliamo delle famigerate corporazioni… che da noi, semplicemente, non esistono quelle canoniche. Non perché ci siamo dimenticati di inserirle, ma perché abbiamo scelto di fare le cose in modo diverso. Siamo una land scolastica (ok, una versione potenziata e un po’ disturbante di una land scolastica), quindi abbiamo strutturato il gioco attorno a quattro macrogruppi più personalizzati.
Il primo gruppo è l’Università vera e propria — con i lavoretti part-time per gli studenti con fascia di reddito minore, quindi SET + Lavori in questo comparto. Poi ci sono i Club, che sono volutamente misti e super flessibili. Le Confraternite, invece, le abbiamo volute non convenzionali. Dimentica le versioni stile film americano con giacche identiche e riti da iniziazione cringe. Qui sono comunità alternative. E poi, sì, ci siamo tenuti un piccolo spazio per i gruppi segreti e i culti. Perché dai, vuoi mettere il fascino di qualcosa che si muove nell’ombra? Il Culto di Eos è già attivo, ed è un mix intrigante tra fede e ritualità mimetizzata nella vita accademica. Altri gruppi nascono con quella vena un po’ illegale, un po’ idealista e soprattutto segreta (gli Eos sono un po' pavoni e non si nascondono u_u"). Niente gang da quartiere, sia chiaro: siamo in una città ipersorvegliata, con droni che ti leggono e ti osservano °_°
Ma la verità è che la natura trova sempre il modo di... evadere il sistema, no? E quando lo fa, lo fa con resilienza, con astuzia e — perché no — con un certo stile.
Dichiarate in scheda che è presente il PvP ma con delle limitazioni. Come sta procedendo questa parte del gioco e soprattutto in cosa consistono le limitazioni?
Il PvP è permesso solo in contesti narrativamente giustificati — niente far west con morti tra due che si sono incrociati alla mensa, al massimo una catfight ben organizzata.
Ci sono limiti al tipo di poteri e abilità utilizzabili, per evitare che uno faccia incetta di super poteri e ribalti l’intera trama.
Le conseguenze del PvP sono reali, ma non letali — insomma, puoi farti male, perdere la faccia, ma non finire espulso immediatamente o nel reparto psichiatrico senza preavviso.
C’è una sorta di “consenso informato”: tutti sanno a cosa vanno incontro e si gioca per il gusto del racconto, non per fare il bullo di quartiere accademico.
Come procede? Beh, tra drammi, alleanze tradite, e qualche sconfitta umiliante, la dinamica sta prendendo piede bene. E se ti scappa un colpo basso? Beh, preparati a sentire il giudizio (e le risate) del Cluster Aegis alla denuncia. I nostri Texas Ranger sono proprio inflessibili quando ci si mettono u_u
Esistono un numero davvero impressionante (forse troppi) di giochi Urban Fantasy. Cosa pensate vi differenzi dagli altri Urban Fantasy?
Questa domanda è oro colato, grazie per avercela fatta u_u" Noi non siamo una Urban Fantasy canonica, con vampiri, licantropi e streghe o in generale Razze Antiche e millenarie con storie epiche, sorry.
Siamo una land scolastica, anche. Un equilibrio tra le parti che va reso noto.
Qui il fulcro non sono le guerre sovrannaturali ma il contesto accademico futuristico — un’università dove la magia è roba da laboratorio, le creature strane sono più probabilità genetiche che maledizioni ancestrali, e il “potere” è una combinazione di neuroni potenziati, bioenergia e qualche algoritmo ribelle.
Abbiamo scelto di mantenere una linea narrativa scolastica rigorosa: pochi personaggi adulti, perché vogliamo che la scena sia tutta per chi sta vivendo la crescita, il caos emotivo, l’identità in formazione.
Niente prof mega-poteri che salvano il mondo a colpi di “abracadabra” o che guidano il gioco dei più piccoli. L'equilibrio tra le parti è un contesto narrativo che non sovrasta nessuna delle scene altrui.
Parliamo di tempistiche di gioco. Spesso nei play by chat Urban Fantasy i tempi per “Azionare” sono particolarmente lunghi. Voi dichiarate in scheda il tempo massimo per azione di 10 minuti. E’ un tempo rispettato? In generale preferite un gioco più veloce o un gioco più lento e riflessivo?
Abbiamo creato un sistema interno di “etichette dinamiche” (sì, tipo le skin nei videogiochi), che cambiano a seconda della vibe del player. Ci sono: I Fulmini (5 minuti o meno): gente che scrive più veloce di quanto pensi; Gli Equilibrati (7-12 minuti): la vera media, precisi come metronomi, sono la maggioranza dei nostri utenti; Le Lumachine: oltre i 12 minuti... ma li amiamo comunque. I nomi son diversi, avevamo voglia di tirarcela un po' nell'intervista u_u"
Ora, disclaimer importante: questa è una preferenza indicativa, non un tribunale del tempo. Però, quando si parla di role corali... ehi, lì si diventa un po’ più severi. Non si può bloccare un’intera scena epica perché uno dei personaggi è andato in modalità “sto scrivendo il mio romanzo personale”. I nostri master tengono d’occhio la situazione proprio per garantire che la scena abbia ritmo, contenuto e soddisfazione per tutti.
Per le role a due o massimo tre? Più chill vibes. Se ti va di rallentare, va bene, ma: comunicazione is key. Basta parlarsi e tutto fila liscio. Siamo una land ma se si gioca insieme, ci si rispetta. Anche nei tempi.
Attualmente quanti giocatori avete e che medie di online riuscite a raggiungere?
La media serale sta sui 15 online, che è tipo una pizzata tra amici. Di giorno invece siamo una decina — il turno diurno della land, quelli che si connettono tra una call e un caffè o una pausa da lavoro.
Abbiamo 44 iscritti, 29 attivati e sì, sappiamo che non sono numeri da “viral trend”, ma oh — è un numero che speriamo possa incrementarsi con il tempo. Alla sera poi i mappati sono spesso solo i gestori o i PNG... per dire che si gioca eh u_u"
Ma ora arriva la verità, quella vera vera: siamo pochi, ma buoni. E averne altri sarebbe top, per metterci dentro anche loro nei buoni, levando i pochi dalla nostra verità.
La land è chill, le interazioni fluide, niente cliquette tossiche o giri chiusi da soap opera. Quindi sì, i numeri sono bassi, ma il mood? Altissimo, anche se fa un caldo bestia, *anf anf*.
E se stai leggendo questo con l’idea di unirti… preparati a entrare in un posto dove non serve fare la fila per farsi notare. Qui, se ti va di giocare, giochi. Punto.
Attualmente quali difetti riscontrate all'interno del GdR? Come pensate di risolverli?
Allora, partiamo col dire che abbiamo aperto il nostro GdR nel periodo più strategicamente... infelice possibile, perché siamo persone che hanno riflettuto troppo prima di aprire ed estremamente pignole. Quindi il nostro periodo top è stato l’estate. Esatto, dei geni del male. Proprio quando la gente preferisce tuffarsi in piscina piuttosto che stare a sudare anche l'acqua di altri al PC, va in vacanza per il meritato riposo dopo mesi a studiare o lavorare o in generale si fa gli affari suoi perché può (e deve, bravi u_u").
Un altro difetto? Facile: l’utenza che al momento sembra più sparuta di unicorni a una convention di draghi. Colpa dell’estate? Forse. Colpa nostra che abbiamo fatto i ninja e non abbiamo aperto il progetto senza sbandierarlo sul portale? Anche. Risultato? A un certo punto rischi di fare il replay infinito con le stesse facce e ti senti come in un loop di serie TV in cui tutti recitano sempre la stessa scena. Per fortuna l'intervista che ci state facendo dovrebbe tappare questa scelta infelice.
Poi, diciamolo: la nostra documentazione è un romanzo epico – tipo “Guerra e Pace” dei GdR. Abbiamo costruito un universo alternativo così dettagliato che a volte sembra di leggere un’enciclopedia più che un manuale. Ma, spoiler alert, questa è la croce e delizia del mestiere: o ti immergi nella lore o rischi di perderti. Qui il rimedio è… beh, non c’è. È come dire “bevi più acqua” a chi ha sete nel deserto. Su questo probabilmente penseremo a una versione smart per capire se si possa essere interessati o meno al progetto, così che non ci sia perdita di tempo da nessuna parte.
E dulcis in fundo, il nostro classico “tallone d’Achille”: la restrizione sui caratteri in una categoria dove tutti pensano non ci debba essere. Sì, quella cosa che fa storcere il naso a chi vorrebbe giocare il personaggio di mille sfumature ma deve stare nel righello e ti si ferma il pathos alla fine dei caratteri. Dove guardi il limite, piangi un po' e poi tagli e cuci, che potresti essere assunto a lavorare per un atelier di moda. Potrebbe sembrare una penalità, ma hey, magari sarà la nostra arma segreta, la ciliegina che distingue il nostro Urban Fantasy da tutti gli altri. Tempo al tempo, o sarà hit o flop, ma noi scommettiamo sulla nostra capacità di adattamento e nei feedback dell'utenza u_u/
Ci sono nuovi progetti in cantiere che ci potete anticipare? Quanto terminerà indicativamente il beta test e cosa manca al suo completamento?
Progetti in cantiere: spoiler... ce ne sono pochi. Ma non perché siamo pigri eh — anzi, il contrario. Abbiamo avuto una gestazione talmente lunga e intensa che probabilmente non abbiamo nulla da spremere dai limoni (LOL) o da Leotordo, la nostra programmatrice. Abbiamo inserito tutto quello che ci serviva, da documenti a dinamiche, fino all’ultimo pixel.
E a proposito di Leotordo? È una eroina moderna. L’abbiamo talmente stressata con richieste, fix, patch e “e se invece lo facessimo lampeggiare in viola?”, che temiamo seriamente possa ghostarci e riapparire sei mesi dopo su una spiaggia messicana con un mojito in mano e un nuovo nome.
A parte qualche aggiustatina di fino e i classici bug che si nascondono tipo ninja (maledetti, vi acchiapperemo e vi stermineremo > semicit Liam Neeson vibes!), diremmo che di progetti mega-galattici non ce ne sono. Abbiamo però i nostri fedelissimi Bug Hunters™ che li rincorrono con la stessa dedizione di un golden retriever col frisbee.
Per quanto riguarda il beta test: sì, la land è tecnicamente pronta già da un pezzo. Ma noi, da veri perfezionisti borderline, abbiamo deciso di prolungare la beta fino a fine estate. Perché? Perché siamo pignoli, ok. E perché luglio e agosto non sono proprio i mesi ideali per dire: “OH RAGA, GRAND OPENING!” mentre tutti sono al mare, ai festival o a frescheggiare sui monti con Annette, a meno che non proponi un Parco divertimenti estivo.
E poi a settembre si entra in modalità “Back to School”, direi che per noi è realmente così! Ne approfittiamo fortissimo.
A chi consigliereste il vostro gioco e perché?
A chi consiglieremmo il gioco? Beh, sicuramente non a chi cerca solo botte da orbi, quest da completare in pochissimi giorni e poteri spammabili come se fossimo in un MMORPG del 2005.
Il nostro gioco lo consigliamo a chi ha voglia di mettersi in discussione. A chi ama i personaggi pieni di contraddizioni, le trame lente che si costruiscono un passo alla volta, i dialoghi intensi in cui ci si scava dentro con più forza che in un combattimento fisico. A chi, davanti a un fallimento critico, non si arrabbia… ma lo trasforma in una scena da Oscar o da Meme (qui, ci siamo perfettamente).
A chi piace che il gioco venga costruito con altri giocatori, con una gestione e uno staff che lancia spunti sì, ma non ne prende il comando assoluto, anzi, lascia tutto in mano ai giocatori. Il gioco calato sempre dall'alto no, noi proviamo a punzecchiare, ma sta al giocatore decidere se accettare o meno il nostro input e valutare quello che la land offre nella sua interezza.
Qui si esplora il senso di identità, il rapporto con il potenziamento, la costruzione di sé in un ambiente accademico estremo e non sempre semplice. È un urban fantasy, sì… ma con la cravatta stretta, i cluster in guerra silenziosa e del drama dietro l'angolo.
Lo consigliamo a chi si sente un po’ fuori posto, ma affamato di storie che lasciano il segno. O a chi si sente al suo posto ma vuole tentare una strada un po' diversa.
A chi non vuole essere per forza il protagonista, ma sa costruire una sottotrama potente come un romanzo interiore e lo diventa perché Leader naturale delle folle.
Se hai voglia di vivere in un campus dove le decisioni pesano, le relazioni cambiano tutto e i poteri sono solo la punta dell’iceberg emotivo… sei nel posto giusto. E se ti chiedi “chi sto diventando?” almeno una volta a settimana… benvenut? al S.E.T.
Grazie mille e in bocca al rettore!
Ma magari ehm- Grazie molte a voi per l'occasione di farci conoscere U_U see yaaa!